Wu Jing o se preferite "Jacky Wu" forse era un tempo semplicemente "un tizio che mena Brendan Fraser a inizio film" ne La mummia 3 nonché "il tizio che non so come si chiama di S.P.L" (da noi è arrivato solo SPL 2, con il nome Kill Zone e la presenza extra di Tony Jaa, presto arriverà SPL 3, per Blue Swan). Di sicuro era ed è un artista marziale da paura, con il pedigree, uno che come Jet Li ha fatto parte del Beijing Wushu Team, nonché un terza generazione di una famiglia di atleti marziali, ma mancava la grossa occasione per fare il botto, doveva arrivare il suo "periodo del lupo". Nel 2008, dopo che Jing partecipa come volontario della One Foundation per soccorrere le vittime del terremoto del Sichuan, il nostro, che continuerà una carriera di "solo attore" un po' su e giù, si fa notare con Wolf Fang (conosciuto anche come Legendary Assassin) di cui è protagonista e anche regista e tornerà regista e interprete con il mega successo Wolf Warrior, del 2015, e con questo Wolf Warrior 2, del 2017, uno dei più apocalittici successi della cinematografia cinese action. Uscito poco prima del similare Operation Red Sea di Dante Lam, Wolf Warrior 2 eleva ed esagera così tanto, ma così tanto, il tema del "machismo supereroistico del super soldato cinese standard", incarnato in Wu Jing stesso, che i cinema esplodono. I numeri di botteghino sono così alti e il militarismo "sbarazzino" esibito così anni '80 che per evitare che Wu Jing realizzi Wolf Warrior 3, riconfermandosi eroe nazionale e conseguentemente certo candidato a nuovo leader unico di tutta la Cina per consenso popolare, gli bloccano la produzione. Storia "quasi" vera, anche se suona come una supercazzola.
Ma cosa ha di speciale e così follemente contagioso questo Wolf Warrior 2?
Wolf Warrior (da noi stranamente inedito) era un film su un manipolo di super-soldati impegnato in estreme azioni anti-terroristiche contro un villain cattivissimo e occidentale, interpretato da Scott Adkins.
Wolf Warrior 2 mette da parte la super squadra per concentrarsi sulle gesta del solo super soldato Leng Feng (Wu Jing stesso), eroe dai contorni apocalittici a metà strada tra Rambo e Piedone l'Africano. Feng, che è simpaticissimo, fortissimo combattente a mani nude, irresistibilissimo giocatore di Beach Volley, raffinato sociologo multiculturale, grande campione di bevute tra amici, sub provetto, eccelso pilota di ogni veicolo nonché sorprendente culturista coperto da shampoo Baby Johnson, si trova a ricercare in lungo e in largo per l'Africa il proprietario di uno strano proiettile levigato a mano. Quel villanzone è l'artefice dell'omicidio della sua bella, super-soldatessa pure lei, uccisa mentre Feng era in carcere per una "questione di onore e rispetto militare" (che scopriremo ad inizio pellicola). Ben presto il nostro eroe finisce per essere coinvolto nel salvataggio di un medico virologo (che ovviamente è una figa da paura, Celine Jade, sventola da Wu Jing scoperta in Wolf Fang), poi di un'intera fabbrica a conduzione mista cinese-africana, intraprendendo una guerra personale contro un villain che è di nuovo cattivissimo e occidentale, questa volta con il volto del bravo e simpatico Frank Grillo (La notte del giudizio, Captain America Winter Soldier e Skyline Beyond). Un mercenario spietato al comando di un manipolo di mercenari spietati, per lo più occidentali e caratterizzati quanto i cattivi dei G.I.Joe, tra cui figurano il gigantesco wrestler Oleg Prudius (di recente visto in Fast 8 e John Wick 2) e la fantastica Heidy Moneymaker (la stunt di Scarlet Johansson quando fa Vedova Nera, ma pure di Ruby Rose in John Wick 2).
La trama, che sorprendentemente ha un mare di similitudini con il Tolo Tolo di Checco Zalone, è un semplice pretesto per montare in serie una lunga fila di scene d'azioni spettacolari, spesso sanguinolente quanto un Mortal Kombat, in cui il nostro eroe picchia, guida cose, nuota, spara, pugnala e fissa l'infinito con sguardo figo e pettorale lucente e unticcio. Infarcita di patriottismo ma ogni tanto non aliena a registri più leggeri, la trama a volte presenta dei pazzeschi momenti nonsense, come quando per salvarsi da degli infetti-zombie Feng gli distribuisce del ramen liofilizzato e loro vanno via contenti. L'azione è pazzesca, a partire dall'iniziale piano sequenza che segue il nostro eroe immergersi in mare, ribaltare una barchetta di pirati, combattere contro loro sott'acqua fino a legarli con filo di acciaio, riemergere, salire sulla loro barchetta, prendere un bazooka e con quello sparare a un'altra barchetta di pirati con il missile che viene sparato verso là telecamere come un James Bond. Wow!! La lunga scena dell'inseguimento in auto che coinvolge Heidy Moneymaker in una serie di salti con la moto e atterraggi su jeep in corsa è da paura. Tutto il film è zeppo di azione a rotta di collo, il volume di fuoco riesce quasi a superare Commando con Schwarzenegger e le arti marziali si esprimono con classe quanto a volte con una potenza "cartoon" tale da rivaleggiare con i film di Bud Spencer. Frank Grillo gigioneggia nel ruolo di un cattivo così cattivo da non avere neanche un nome, nei titoli di coda definito "Big Daddy" come "il più cattivo dei mostri" in uno zombie Movie classico. Fa il suo lavoro alla grande e gli vogliamo bene, Frank dovrebbe essere più sfruttato al cinema.
Wolf Warrior 2 arriva come graditissima sorpresa nel catalogo degli Originals di Blue Swan, una serie di opere di grande successo all'estero e nei festival, ma in Italia poco conosciute, che stiamo imparando ad amare. È un action travolgente ed adrenalinico, con una trama un po' assurda e semplicistica ma tanta voglia di farvi divertire, sobbalzare sulla poltrona e elogiare un artista marziale ingiustamente ancora poco noto. Una bella giostra su cui farci un giro, a mente spenta e tutta adrenalina.
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