Ai
bambini piacciono i pupazzi e qualche adulto eccentrico non dispiacciono
i pazzi. Così, per scherzo e per gioco, qualcuno prende un pupazzo e lo si
trasforma in pazzo. È la triste storia di Spank, coniglio di pezza beniamino
dei bpiù piccoli, unita a quella del giovane attore che lo interpreta negli
spettacoli per bambini. Un rapimento, una sostanziosa quantità di droghe
psicotrope sparate in corpo e la maschera di Spank il coniglio attaccata per
sempre al viso del suo interprete, con una colla chimica. E il pupazzo diventa
pazzo, un giochino sadico, ad uso personale di sollazzo. Prima richiuso,
ingabbiato e sfatto, Spank troverà forse la via di fuga per tornare nel suo
mondo. Ma tornerà anche la mente?
Veloce,
sporco e cattivo, in bianco e nero e blu malato alla Traffic di Soderbergh,
arriva sul mercato per gli amici di Noise Press questo strano Spank. Un piccolo
noir, forse un'origin story per dirla come nei fumetti di supereroi, di sicuro
un attestato di bravura nell'arte del thriller a fumetti, che colpisce per
l'idea originale e tiene il lettore attaccato fino alla fine, desideroso di
leggerne ancora e al contempo scosso, ferito, con gli incubi. Lo stile grafico
non cerca il conforto visivo, la coolness dei mille "conigli mannari"
dei videogame e manga giapponese. Spank è sporco, è spaesato, ha occhi vuoti e
tanta violenza in corpo. È un freak che si abbandona al lato più animalesco,
che strappa le facce con le unghie, è un uomo morto e rinato come qualcosa di
totalmente diverso. È angosciante e decisamente non adatto a un pubblico di
impressionabili. È profondamente calato dal punto di vista visivo nell'underground e non si
concede dettagli non legati ad angoscia, terrore, senso di impotenza. I
am Spank è una storia"sgradevole", nell'accezione corretta che
dovrebbe trasmettere la narrativa horror, colpisce per immagini e testi e
"te la porti a casa", ci ripensi, ti dispiace per la strana creatura
che ti ha fatto incontrare.
Davvero
bravi gli autori coinvolti, tutti provenienti da quella promettente
realtà editoriale online che è Dayjob Studio. Hanno confezionato un horror
senza fronzoli e paiettes, dritto, sincero, anti-spettacolare, crudo, ruvido.
Duro come un pugno in faccia, I am Spank ci trascina in un viaggio senza
ritorno verso la follia. Un viaggio in cui non esistono eroi e in cui i cattivi
non vengono sempre puniti.
Arrivato
su Facebook nel 2013, nel 2015 I am Spank ha fatto incetta di premi prestigiosi
come la migliore autoproduzione, agli Audaci Awards, e la migliore opera
di scuola americana, agli Indie Comics Awards. È quindi fantastico che
ora, grazie a Noise Press, tutti possiamo gustarci questa piccola perla
dell'horror indie.
Di
Federico Chemello e Massaggia consiglio anche il romantico e tragico Restiamo Sdraiati qui per sempre, edito da Shockdom. Di
Chemello e Furini, sempre per Shockdom, trovate anche il dramma a sfondo
scolastico Dieter è morto. Sono opere successive a I am Spank,
sempre pervase dal thriller, legate tra loro per rimandi tematici. Se vi
piacciono le storie oscure ed entrate nel mood giusto leggendo una di queste
opere, vi verrà voglia di leggerle tutte e già vi anticipo che ne vale la pena,
che è stata una bella scoperta.
Noise
Press riporta in vita I am Spank e se vi piacciono le storie indie inquietanti
ed horror dovreste provarlo.
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