domenica 27 gennaio 2019

Mortal Kombat 11 - primo trailer





Dopo l'interminabile sviluppo e supporto di Injustice 2, Ed Boon e NetherRealm Studios finalmente tornano al loro pargolo migliore, in grande stile, presentando a sorpresa questo trailer durante il Game Awards 2018. Injustice mi piace, ma Mortal Kombat mi piace di più e avrei preferito al posto di Injustice 2 (con metà dei personaggi di cui non mi è mai fregato nulla, e non parlo dei bellissimi guest character, che invece ho amato tutti) che continuassero ad uscire per Mortal Kombat X decine e decine di dlc. Ora però l'attesa è finita e anche se si sa ancora poco o nulla del nuovo titolo Boon sgancia la bomba, anche se nella forma un po' laida del "bonus preordine": Shao Khan tra i personaggi selezionabili. Shao Khan, avete presente? Il boss finale implacabile, barbarico e oscuro, con elmo diabolico, martellone e tante schiave lascive ai suoi piedi è finalmente (senza cheat) giocabile dopo più di dieci anni buoni. E a me basterebbe davvero questo insieme alla data di uscita del gioco, fissata per fine aprile. Lo scontro che viene mostrato nel filmato, un classico Scorpion vs Raiden, si dice che utilizzi il motore di gioco che sarà applicato in-game. Si parla di personalizzazione dei personaggi dal lato estetico e forse pure su quello del gameplay e la cosa mi fa paura, mi fa presagire i giocatori di Soul Calibur e Tekken vestiti intenzionalmente da pagliacci per distrarre l'avversario, spero che questo aspetto sarà contenuto, non voglio affrontare un Goro coperto di pagliuzze dorate, con in mano degli acchiappa-mosche e con un testa un vaso da notte. Ho già gli incubi. Ma Mortal Kombat "è Mortal Kombat" come direbbe il saggio. E lo è ancora di più se sei nato come me nei '70 e hai visto il primo in sala giochi, se ti sei deliziato con l'immenso numero 2 su Megadrive, se hai cercato la raccolta dei primi 3 su ps1, hai esultato quando lo hai visto al cinema come opera prima di rilievo di Paul Anderson, ti sei depresso nelle prime interaZioni 3D del brand e sei tornato all'ovile, con Mortal Kombat IX, che era vicino alla cosa più bella del mondo anche se era doppiato col culo. Mortal Kombat che dietro alle mosse legnosine e l'appeal barocco trasuda gli anni '80 della mia giovinezza nel modo più reaganiano, muscolare, carpenteriano e vandammoso. Mortal Kombat che è roba da truzzi fanatici degli horroracci sanguinolentucci e filmacci marzialeschi brutti fin nel midollo ma che per questo, per la sua carica tanto libertaria quanto scema, non gli si può volere male.
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