- Sinossi
fatta male: seconda guerra mondiale. Aerei in fiamme con dentro gente che
vomita e precipita tra mitragliate letali, fuoco e paracaduti che non si
aprono. In mezzo a tutto, lo spaurito Boyce (quel bravo ragazzo simpatico di
Jovan Adepo) e il cazzuto Ford (uno Jena Plisskin wannabe convinto, fuoriuscito
secondo un procedimento di "scienza esatta" dall'attore Wyatt
Russell... che di fatto faceva già un piccolo ruolo da ragazzino orfano in Fuga
da Los Angeles a inizio carriera e l'anno dopo interpretava proprio Kurt
Russell da piccolo in Soldier e in fondo ci è nato proprio da Kurt Russell,
perché è il figlio di Russell e Goldie Hawn!! Più scientificamente Kurt Russell
di così...). I due, insieme ad altri tre tizi, sono tutto quello che rimane di
una unità di assaltatori che avrebbero dovuto dopo l'atterraggio tirare giù una
torre radio al centro di una piccola cittadina sinistra frequentata da gente
oscura e strana stile Resisent Evil 4. L'orologio corre e la mega storica gita
in Normandia delle truppe americane deve partire, bisogna improvvisare. Ripresi
dalla brutta caduta i nostri si accorgono di essere effettivamente in una
piccola cittadina sinistra frequentata da gente oscura e strana stile Resisent
Evil 4, con l'aggiunta di nazi folli, stranamente invulnerabili e deformi
provenienti da altri videogame e film stile Wolfenstein, Frankenstein Army,
Dead Snow e roba così. C'è una specie di sostanza nera che scorre sotto il
paesino e da strabilianti poteri curativi/rigenerativi, ci sono scienziati nazi
che fanno esprimenti sulla cittadinanza locale, ci sono nazi cattivi che un po'
puntano a sedurre con il fascino superomistico le contadine (come la
bellissima e fragile Mathilde Ollivier) e un po' sparano a tutti a caso (Pilou
Asbaek). Così la missione di sabotaggio si trasforma presto in una caccia al
mostro condita di tante pallottole da sparare in testa ai soldati nazisti, da
sempre il "cattivo da film" più "amato da odiare" dopo Darth
Vader.
- E poi
non c'è altro, purtroppo: perché, maledizione, non c'è davvero altro. Il film
ha una partenza a trecento all'ora che sembra il sogno bagnato di ogni
videogiocatore medio di Call of Duty, ha scene ideali nate per appagare il
videogiocatore medio di Wolfenstein e Resident Evil, ma si perde a girare su se
stesso, per un mare di tempo, per lo più per via in una trama che riesce nel
difficile compito di non approfondire manco per sbaglio i rapporti tra i
personaggi, così come riesce a gestire in modo confusionario una sequenza
di azioni che sembrerebbero già chiarissime prima ancora di leggerle sulla
sceneggiatura. Il regista Julius Avery è come un bambino che al parco
giochi, davanti alla indecisione di salire sulle montagne russe o entrare nella
casa degli orrori, si mette a leggere il bugiardino delle Zigulì per due ore.
Avery sente la tensione spontanea verso il divertimento e una azione matta
degna di un Planet Terror di Rodriguez, ma al contempo vorrebbe girare
Inglorious Basterds e avendo a disposizione un Wyatt Russell "così tanto
Kurt Russell" ha pure voglia di girare un po' di roba stile La
cosa o comunque di citare "per conseguenza logico/tematica" il
Carpenter dalle parti di Distretto 13, Fantasmi da Marte, Fuga da Los Angeles e
pure perché no con un tocco di Grosso Guaio a Chinatown. E visto che una cosa
contraddice l'altra, visto che non puoi essere action e introspettivo e Horror
e divertente tutto insieme (se non sei appunto Carpenter o James Cameron), te
lo vedi proprio Avery lì, sul set, inebetito, nel leggere il bugiardino delle Zigulì, mentre in resto del cast monta scene e corre a destra a sinistra
seguendo la scaletta delle riprese.
- In conclusione: una volta si ventilava che
questo Overlord fosse legato al franchise di Cloverfield (la produzione è di
J.J.Abrams) e in effetti che la pellicola non esploda in un crescendo
hellzapoppin fatto di nazisti zombie, alieni, mostri giganti e realtà parallele
è un peccato. A prenderlo come una specie di prequel apocrifo della saga
di Resident Evil, il film di sicuro funziona, tutto sommato a vederlo ci si
diverte. Il comparto
artistico e tecnico è ragguardevole e riesce spesso a coprire il grottesco
immobilismo e mancanza di slancio della regia. Belli i mostri, bello lo
splatter, personaggi comunque divertenti e un cattivo piuttosto solido. Di
sicuro è un film che invoglia a una seconda visione, anche solo per godere
dell'ampio minutaggio dedicato alle scene action e alla messa in scena
"cattiva quanto basta". Ma con un budget simile Carpenter ne girava
dieci di film action b-movie, probabilmente tutti superiori a questo. Altri
tempi e altri registi. Se volete ad ogni modo sfoggiare Overlord per una serata
tra amici, tre birrette e rutto libero, al cinema o quando sarà in home video,
un po' di divertimento la pellicola di Avery saprà donarvelo. Per il prossimo
film però togliete le Zigulì dalle mani di quest'uomo.
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