L'unico trailer di cui mi è fregato
qualcosa dell'E3 2018 è diventato l'unico gameplay di cui mi frega qualcosa
della Quakecon 2018
Che bello l'ultimo E3. È il momento dell'anno in cui ti
senti sempre vecchio e inadeguato davanti ai videogame, che vanno a inseguire
per forza i gusti dei più giovani. Non hai davvero più voglia di esaltarti
all'idea del prossimo gioco Square - Disney con Sora e Jack Sparrow, perché non
hai ancora giocato il 2 e la remastered completa di tutti i Kingdom Hearts, che
ti fissa con occhi languidi da mesi, non l'hai ancora tolta dal
cellophane. Non sai se sarai ancora vivo per quando decideranno di
pubblicare il remake di Final Fantasy VII, ma non avendo ancora finito il 12
per mancanza di entusiasmo... Dopo alcune ore su Dark Souls, Bloodborn e i
suoi fratelli, opere masochistiche che hai giocato perché "old
school" e non da "fighette" (un po' ricordando i tempi di
Shadow of The Beast) ti passa un po' la voglia di aspettare i nuovi giochi
"punitivi ed estremi" in cui appena muori per colpe non tue (si
muore sempre per colpe non proprie), il gioco ti mette nelle pietose condizioni
di affrontare la vita successiva nudo, senza armi, armature, maledetto e
senza soldi, potendo solo contare su una botta di culo prima di morire,
inevitabilmente, schiacciati da un elfo di trenta centimetri comparso a tre
metri da un checkpoint. Però alla fine i giochi sadici e punitivi
li pigli uguali per passione masochistica, e lo sai. L'ultima trollata di
Kojima ti fa l'effetto di una trollata e basta, non solo destinata a uscire
nell'anno del mai ma anche con tutte le carte per sembrare poco divertente.
Non hai mai manifestato alcuna passione per i giochi sportivi (non ho ancora
inteso, dai tempi del Dino Dini Kick Off, le meccaniche del "teletrasporto
mentale" da un giocatore all'altro su cui si basano i giochi di calcio),
i giochi Ubisoft ormai non li giochi proprio, ti chiedi perché non esca
qualcosa di divertente come un nuovo SSX Tricky che non arriverà mai.
Invece l'idea del nuovo Call of duty senza campagna non la trovi male, ti
dà finalmente la motivazione giusta per non comprare la serie mai più.
Dei gdr online non te ne fai una fava perché settantamila ore da
dedicarci non le hai, non ce le vuoi dedicare e comunque settantamila ore le
stai già buttando come un deficiente a Clash Royale. L'ultimo presentato
Bioware però stuzzica ed è capace che lo istalli come hai fatto per Monster
Hunter. Non si è mai acceso l'entusiasmo per gli open - World, anche se
coniugati nelle nuove "varianti survival". Ti rompono con missioni
per lo più poco divertenti e tutte uguali, ti danno l'idea di "perdere
davvero tempo invece di fare cose più utili" (non avere una trama solfa
da seguire ti fa sempre questo effetto), da sempre li schifi e all'idea di
percorrere a piedi chilometri virtuali cercando di sopravvivere intrecciando
fango e rametti preferisci sederti sul divano per trenta minuti a guardare Bear
Grills su D-Max. Trenta minuti a settimana massimo. Bethesda ti dà la
bella prospettiva di avere un nuovo episodio di Wolfenstain, ma se come
"minaccia" sarà solo cooperativo (autentica idea dimmerda se
vera) non potrai giocare con nessuno dei tuoi amici, perché a tutti
quei fanatici di Battlefield piace solo girare sugli aeroplanini o a
cazzeggio sui carri di Viareggio. Tutto quello che ti rimane, se proprio non
vuoi farti tentare da quel open -World di Rage 2, cosa non brutta alla fine
visto che in fondo Rage 1 è l'unico "semi-open World" che hai finito,
è questo Doom Eternal.
Un gioco rinvigorito da un paio d'anni, vecchia scuola
per matusa, trama semplice e senza paranoie, divertimento cafone, bello veloce
e bello appagante. Però all'E3 non ha avuto neanche un secondo di gameplay, i
simpaticoni gli hanno relegato unicamente un filmatino stronzo, di un
minuto manco, pre-renderizzato e manco "di gioco". Ma c'era già
tutto. Il fuoco, il fucile a pallettoni, i diavoloni, il Doom Guy / Slayer
pronto a schiacciare tutti accompagnato da una colonna sonora heavy metal. In
quel minuto tornavi a metà degli anni '90, quando al Virgin Megastore di Piazza
Duomo era pieno di Doom 2 e tu stavi in fissa con la musica metal (Ozzy e Iron
Maiden), prima di passare a Bowie e a Nathan Alder. E parte l'amarcord... e
partono le immagini delle mille partite a Doom 2 a casa di un amico "col
pc potente", con cui ci "dividevamo le spese" per i videogame
tratti da Dylan Dog della Simulmondo per PC (il primo gioco di Dylan Dog per
Amiga, Il ritorno degli uccisori, era uno sballo... ma sto
divagando). Anni dopo, nel 2000 Doom 2 mi ricomparve davanti pure in una notte
assurda in quel di Padova. Stesso amore. E quando finalmente mettevo le mani su
Doom 3 (ho dovuto aspettare la remastered Play 3... una vita in pratica)
era di nuovo amore. L'appuntamento per "ritrovare" in
azione il Doom Guy oltre quel breve trailer dell'E3 veniva rimandato al
10 agosto, al Quakecon, e io già li odiavo, i ragazzoni di ID Software, perché
avrei atteso quel momento contando i secondi. Fino ad oggi. Il Doom di un
annetto fa era una delle cose più fighe, spartane, cattive e distruttivamente
terapeutiche che io abbia mai trovato negli ultimi anni nella disponibilità di
un videogiocatore medio. Doom, Bioshock, Bulletstorm e Wolfenstein, sono
state le mie sparacchine isole felici degli ultimi anni. I miei momenti
anti-stress migliori insieme ai picchiaduro. Ho provato a dedicarmi a
sparatutto online da cartoni animati stile Overwatch. Belli, divertenti, ben
programmati ma dopo un paio di mesi vivere in scenari stile Disneyland a
sparare inutilmente a tizi che quasi si teletrasportano mi ha un po' rotto i
coglioni. Si vocifera di gente che su Overwatch usa mouse e tastiera e ci
credo, solo che lo fanno su ps4 dove il 90% usano il pad e questo per me ha
quasi gli estremi del bullismo. A essere onesto con me stesso forse però sono
io che non tengo più il passo con i giovani e se volevo essere un minimo in
partita dovevo scegliere personaggi "utili che non vuole fare nessuno"
come i guaritori. Ho mollato. Avvolto dal nichilismo, stressato in un
periodo di vita troppo stressante, sognavo solo di aprire il cranio a qualche
cyber-demone nel nuovo Doom, rigorosamente giocato in single player. A
difficoltà seria ma non estrema . E ora che ho visto il nuovo gameplay
"negatoci all'E3", sono ancora più "sul pezzo". W Doom
Eternal, così sulla parola, che si dice ripercorrerà proprio la strada del Doom
2 classico e speriamo arrivi presto nel lettore della mia console. Che il Doom
Guy vegli su di noi con il suo BFG. Certo, facendo un po' le corna. Facendo le
pulci al nuovo lavorone di ID come viene mostratoci in questi due/tre gameplay
esclusivi, c'è da dire che si respira aria di casa. L'effetto spaccamascelle
della grafica che l'ultimo Doom aveva regalato due anni fa è purtroppo svanito,
si sente forte il senso della "espansione extra-lusso", ma va bene
così. Pure la novità più di rilevo (il rampino) sembra presa da altro,
tipo Bulletstorm, ma va sempre benissimo così. Il ritmo c'è ed è forsennato, il
Doom Guy / Doom Slayer è un personaggio ancora più tamarro del tamarramente
immaginabile, i cyberdemoni si piegano ai colpi del nostro eroe in modi ancora
più sadici e ci sono parecchie "facce nuove", l'ambientazione è
sempre più infernale, nuove armi. Per godere al 100% mancano giusto i veicoli
del vecchio Doom 2 a uso "investire i mostri". Una trama un po' più
solida dell'ultimo capitolo non mi dispiacerebbe. Quindi se per molti versi non
mi sorprende alla fine questa prima "prova su strada" di Doom
Eternal, il mio hype per lui rimane a mille. Hanno pure implementato pare una
"modalità invasione" sullo stile dei Dark Souls, in cui un giocatore
potrà invadere il single player di un altro giocatore (e sarà una modalità che
volendo si può escludere). Bella idea. Sembra che sarà rivisto anche il sistema
di "fatality", in ottica ancora più sanguinolenta, che tanto i
diavolacci e gli zombie stanno antipatici a tutti. Sembra che sarà grande il
doppio con il doppio di nemici e doppio di tutto. Insomma sarà un Doom,
un Doom 2. Potrà forse anche Doom Eternal entrare nella schiera dei pochi
giochi che riesco a finire di questi tempi? Speriamo di trovare il tempo.
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