mercoledì 13 maggio 2015

Avengers: age of Ultron


Sono passati tre anni dall'attacco dei Chitauri a New York. E' stato il momento in cui i più forti eroi della Terra si sono uniti e hanno scoperto di essere destinati a sfide sempre più grandi e difficili. Questo grande evento li ha cambiati, ribaltando quelle che credevano le proprie certezze. Qualcuno ha scoperto come si possa combattere per il proprio paese anche se i suoi governanti sono corrotti. Qualcuno ha scoperto che è bello essere un uomo, anche se sono solo creature fragili. C'è chi ha deciso di poter essere migliore, anche se lo hanno addestrato a essere un mostro. C'è chi non ha ancora accettato il fatto di convivere con un pesante lato oscuro. C'è chi trova la sua forza nella famiglia, anche se non ha poteri. C'è chi teme per la sua famiglia nonostante vesta di una armatura invincibile e cerca di creare una armatura più grande, che possa difendere tutto il mondo. In tre anni non c'è più lo Shield (qualcuno avverta quelli del telefilm), il trono di Asgard non è più stabile come si potrebbe immaginare, i terroristi hanno saputo dire la loro contro supposti superuomini. E nello spazio qualcuno trama di cambiare gli equilibri dell'universo, per amore della dea delle tenebre.
Niente è più stabile e i poteri di una giovane strega arrivano a far vacillare il già debole animo di un vecchio fabbricante d'armi. Tony Stark ha paura di quello che potrà accadere in futuro e la sua armatura a protezione del mondo, le "sentinelle" Iron Patrol, sono insufficienti allo scopo, deboli. Così in un attimo di follia decide di applicare una a noi già nota e pericolosa fonte di energia aliena al suo programma di intelligenza artificiale. Ma l'energia si scopre avere una sua coscienza, derivata da tutte le paure del vecchio Tony e nel fondersi con la tecnologia del milionario nasce allora Ultron. Un essere che crede come la soluzione ai problemi del mondo sia nell'evoluzione. E sia necessario averla subito. Anche a costo di alcuni sacrifici. O molti.


In pratica sono tre anni che aspettavamo questo film ed ora che pubblichiamo l'articolo penso avrete visto quasi tutti la pellicola. Gli Avengers sono tornati, con al timone quel geniaccio di di Joss Whedon. Ed è già record di incassi, speculazioni sul futuro supereroistico cinematografico Marvel, gente che fa il gesto dell'ombrello alla Dc Comics. Perché Avengers: Age of Ultron è una pellicola esaltante, divertente e che più di una persona andrà a vedere nelle sale più volte. In pratica una scelta obbligata per distendere i nervi in questo periodo pre-estivo, magari da gustare in Imax, con un cesto di popcorn gigante e bibita acclusa (con pupazzetto omaggio magari). Ci si diverte, si torna bambini, ci si esalta forte, si piange pure un po'. Forse non è il film perfetto. Forse la forbice di 50 minuti ha creato più di un guaio con la continuity narrativa. Forse il fatto che deve restare anche un film per bambini ha imbavagliato la produzione e il regista in primis (Che ha preso malissimo il final cut e dico MALISSIMO). Forse alcune cose sono forzatissime ma chissene. Il cattivo alla fine non è poi così cattivo, è quasi simpatico, ama Pinocchio della Disney (c'è in rete Ultron che canta canzoni Disney ed è da spisciarsi... se trovo il link... sono quei grandi di How should have ended)...



... e pure è parecchio sfigato anche se fatto di effetti speciali fighissimi. Ma cavolo che spettacolo che è con le sue armature multiple cattive. Ma quanto è tosta la strega Wanda poi? Ma quanto è bona, pure? Ma quanto è immenso Visione? Ma quanta classe,  quanta personalità? Siamo lontani dai tempi in cui le A.I. dei film erano robe ottuse e prive di fantasia. L'era di Skynet è finita (quasi...). Si vede che siamo nell'era della applicazione Siri, che oltre ad indicarti la strada ti chiama "cucciolo" quando sbagli strada... Ma quanto è geniale quella cosa tra Hulk e la Vedova Nera che pare la versione sexy del gesto di sottomissione del Pianeta delle Scimmie? E la scena di Quicksilver col treno che mi sono immaginata montata con la scena di Spiderman vs Dr Octopus sul treno? E la fattoria? No, la fattoria non è così epica ma è puro "cuore", dà il senso a tutto il film, la ragione morale per cui si fanno le cose, la paura che le cose belle si perdano. La fattoria è una grande scena. Certo c'è poi Thor e le acque termali predittive, che hanno dovuto spiegarmela e non ci sono riusciti. Quando un bambino a fianco ha capito tutto al volo dicendo "Thor fa cose mistiche asgardiane e scopre cose". Forse bisognerebbe davvero vedere di più questi film con occhi da bambino. Noi adulti abbiamo comunque qualcuno con cui identificarci, quel Clint Barton che a peso si trova dentro ad un mondo in cui la gente vola attraverso un martello o viene sbrinata come i ghiaccioli dalla seconda guerra mondiale. Quel Clint Barton che ci ricorda come da grandi poteri derivino grandi responsabilità e ci fa venir voglia di comprare un arco.
E poi c'è la Hulkbuster versione Tekkaman con tanto dei pod di R-Type e componenti cambiabili alla Jeeg Robot d'acciaio. Wow.
Insomma tanta, tantissima roba.
Niente di troppo profondo, ma il messaggio, bello, alla fine c'è. E pure tanta autoironia a stemperare dove serve. Lasciando spazio anche alle lacrime, dove è giusto che ci siano. Un pacchetto completo per famiglie allora, con la proverbiale consapevolezza di essere infine sempre un fumetto. Di quelli colorati e non troppo pensosi.
Merito dell'ottimo cast e di un regista che ha sempre saputo mettere i sentimenti davanti a tutto. Nonostante l'alto numero di personaggi, il film riesce a svilupparli bene (quasi) tutti. Un merito non da poco. E poi ci sono le scene che combattono tutti insieme, volando, scambiandosi le armi e picchiando nello stesso tempo venti nemici al rallenty. Cosa si può volere di più? Sì, una scena delle terme più chiara la volevo anch'io...
Buon divertimento a tutti quelli che non hanno ancora invaso le sale. 
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