lunedì 9 marzo 2015

Orfani: Ringo vol.5 : All'ultimo respiro



Dopo la spaventosa esplosione a epilogo del numero scorso, tutto pareva per sempre finito, non fosse per il fatto che in quarta di copertina c'era l'anticipazione del numero 5. I nostri eroi sono salvi per miracolo, ma quello che ha bisogno ora di un buon bagno nel solito classico e funzionale liquido rigenerante alla Star Wars è Ringo. Così gli orfanelli, che si accorgono di non accontentarsi più del triangolo,  devono ora sobbarcarsi la difesa del loro mentore, dimostrando al mondo di essere pronti a fronteggiarlo a testa alta, anche se la crudele dottoressa  Juric, sempre più confusa sul suo ruolo di madre di mostri, ha in serbo qualche decina di migliaia di guardie robotiche al suo servizio e un nuovo, vecchio, nemico sta solcando i cieli in cerca di vendetta.
corvi digest: i corvi sono sempre bestioline amate dai cattivi, come Disney insegna...
Nuovo numero degli Orfani, un piccolo concentrato di scene action senza tregua dalla prima all'ultima pagina. Recchioni gioca con la cultura pop combinando Romanzo Criminale a Lupin III (fantastica e "perfetta" la 500 modificata del Castello di Cagliostro di Miyazaki che si trova in un possibile covo della banda della Magliana) e declinando armonicamente le follie nazistoidi di giochi come Wolfenstein e Killzone con poetiche suggestioni, parimenti nazistoidi direttamente tratte dal classico Kyashan della Tatsunoko (tanto in versione vintage, quanto nella rivisitazione filmica). Ne risulta un overtour divertente, frenetico, coinvolgente, mooooooooooooooolto derivativo, estremamente ludico-tamarro (ma Recchioni "è" un tamarro convinto, e quando gestisce bene la tamarraggine ne fa suo marchio di fabbrica) ma godibilissimo. I tre ragazzini crescono davvero di numero in numero e ci stiamo letteralmente affezionando a tutti loro, tanto nei pregi che nei difetti. Sono l'anima di questa seconda serie ed è un vero piacere vedere la grazia con cui l'autore riesce a farli sbocciare in giovani adulti. C'è anche un piccolo spazio per la critica sociale e l'argomento è anche piuttosto amaro, in futuro si prevedono risvolti di trama davvero interessanti.
I disegni di Gianfelice per i colori di Niro sono ottimi e adattissimi alla frenesia action del racconto. La scena è sempre carica di "effetti speciali", tutta roba che scoppia, spara, ri-scoppia e ri-spara. Si respira ovviamente l'aria degli inseguimenti automobilistici al limite delle leggi fisiche di Lupin, dei combattimenti corpo a corpo di Kyashan contro robot che fanno il passo dell'oca, con mille scene-citazione a fare l'occhiolino a "chi sa". Ma non mancano alcuni scorci su un'altra delle belle intuizioni della seconda saga, sull'Italia futuro-prossima, delizia visiva del viaggio interiore dei nostri eroi, che si espande in scenari davvero evocativi e sempre  interessanti, in perfetto equilibrio tra passato e futuro. E c'è gente che vorrebbe andare in Giappone prima di aver visto Firenze o Roma... Naturalmente il top tamarro-recchioniano si annida nelle ultime pagine del volume, ma esteticamente non stona.
Bel numero. Divertente, veloce, da leggere d'un fiato.
Talk0

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