lunedì 12 gennaio 2015

Orfani: Ringo vol 3: Città Aperta


Prosegue l'odissea di Ringo e dei suoi Ringo Boys dal sud Italia verso il nord. La tappa di questo volume è abbastanza facile da intuire senza troppa fatica (quella del numero scorso mi sono sorpreso che non tutti l'abbiano beccata... i programmi di Mengacci non hanno più gli ascolti di una volta...). I nostri eroi sono sempre in fuga, alla ricerca di un posto sicuro al riparo dalla terribile dottoressa Juric e dai suoi Corvi. Il gruppo trova un alloggio di fortuna e si divide. Con 'Nue che sta ancora male e sente "freddo", Rosa decide di restare con lui e lui ne approfitta per farsi coccolare. Seba vaga per la capitale insieme a Ringo e i due hanno tempo di confrontarsi, forse capirsi, scoprendo infine di essere molto simili, se non uguali. Ma qualcuno è sempre in agguato e presto il gruppo dovrà nuovamente levare le tende.

Nuovo capitolo per il secondo ciclo della saga fantascientifica di Recchioni. Un numero molto interlocutorio, di passaggio, ma non per questo esente di bellissimi momenti, anche grazie all'apporto grafico di Carlo Ambrosini. Il disegnatore descrive una Roma bella come non mai, architettonicamente fedele, ancora grande quanto tragica, in bilico tra gloria e un decadimento quasi rurale. Straordinario. In questa cornice chiara e definita, quasi a darci più tempo del solito per contemplare il quadro visivo, si sviluppa un intreccio di stampo quasi intimista.  Recchioni riesce al meglio a dare spessore ai dialoghi, a farne il perno narrativo al punto da decidere di lasciare fuori campo l'azione. Ne risulta un numero unico quanto strano da approcciare rispetto ai precedenti, le vignette sono da gustare una per una con più calma del solito, soffermandosi sui dettagli dei volti, mai così scavati, profondi. I personaggi assumono quindi una tridimensionalità, una "verità" diversa e nuova rispetto al tratto forse più elegante ma anche più patinato con cui vengono definiti negli altri numeri. Un viaggio strano anche a livello cromatico, opera delle matite di Giovanna Niro. Le tinte sono ben definite e precise, ma accese, di forte contrasto, molto pittoriche. Il gusto visivo che ne esce è decisamente diverso dal solito, unico. Davvero un ottimo tour visivo, quasi straniante. Ci si appresta alla lettura avendo in mente un comic di stampo americano ben realizzato e ci si trova davanti il catalogo di una mostra pittorica.

Corvi digest: anche in passato alcuni corvi sono stati manipolati da oscuri personaggi come la Juric..
Per me risulta difficile muovere anche la più piccola critica a questo lavoro, mi trovo pienamente soddisfatto della lettura e dell'occasione di aver letto e ammirato un fumetto di questo livello. Sono colpito e affondato.
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