martedì 27 gennaio 2015

Fantastic Four - il primo trailer del film sui Fantastici quattro che non dovete perdervi nel 2015

Inaspettatamente, come fulmine a ciel sereno, arriva direttamente dalla rete il primo trailer del nuovo film dell'acclamato regista-sceneggiatore di Chronicle, Josh Trask. Una pellicola ancora blindatissima che ha fatto però già parlare di sé. Ma lasciamo i commenti a dopo le immagini...

Ormai una decina abbondante di anni fa la Marvel, in piena aria di spolvero, iniziò a costruire un universo narrativo alternativo chiamato "Ultimate". Un modo per riscrivere e aggiornare i suoi personaggi più iconici, renderli più vicini ai gusti moderni e senza millenni di continuity da rispettare accalappiare nuovi fan. In pratica quasi tutti i cinecomics ora al cinema nascono da alcuni spunti presi di peso dalla linea ultimate. Non lo facevano i film di Story dei fantastici 4 ma ci arriviamo ora. Mark Millar e Warren Ellis furono incaricati di ricreare per la collana Ultimate  il quartetto per eccellenza della Casa delle Idee, il masterpiece di Lee-Kirby, i Fantastici Quattro.

ComeBendis re-immaginò Ultimate Spiderman come un adolescente "al passo coi tempi", mettendo in soffitta un Peter Parker ormai nella serie regolare diventato adulto, Millar-Ellis (che in seguito ebbero pure il timone della testata regolare del quartetto con esiti pazzeschi) decisero di abbassare l'età dei giovani eroi per narrare la storia della famosa "famiglia di supereroi" da una prospettiva del tutto nuova. Quando i Fantastici Quattro originali, per capirci, presentavano ormai Reed e Sue come una coppia rodata con due figli e John e Ben esuli da vari matrimoni in crisi. Una realtà quasi da sceneggiato per casalinghe del pomeriggio. Fu così che in aria di svecchiamento Reed Richards, Mister Fantastic, dai capelli brizzolati e dallo sguardo alla George Clooney si trasformò in un geniale, insicurissimo nerd dagli occhialoni con la montatura enorme. Allo stesso modo Sue, la donna invisibile, divenne da mammina d'America una combattiva e sboccacciata ragazzina-genio, per nulla rappresentante del sesso debole. Ben "la cosa" Grim passò dall'essere un veterano pilota dell'esercito ad un ragazzotto dal cuore d'oro che va in giro a picchiare bulli. E Johnny... beh, sempre Johnny... La Torcia Umana non si discute e se sembra un ragazzino da adulto non può che esserlo "di fatto" in giovane età. Fu così che da esploratori spaziali gli eroi passarono direttamente (nel fumetto accade più avanti ed è oggetto delle trame più recenti) ad essere esploratori dell'ignoto extra-dimensionale, quando il giovane occhialuto Reed, allievo di una specie di scuola per geni diretta dal padre di Sue, scopre insieme all'amico Victor Von Doom la formula matematica per accedere alla cosiddetta Zona Negativa, un'autentica realtà alternativa il cui portale viene creato nell'istituto. Un po' Harry Potter, un po' Spider-Man. I giovani lettori si possono maggiormente identificare in loro poi, i problemi del nuovo quartetto non comprendono babysitter e pannolini. A livello di vendite dei fumetti, gli adolescenti fantastici quattro "ultimizzati" dapprima piacciono. Partito a cannone, il fumetto perde con il tempo un po' di colpi pur piazzando un paio di bombette mica male, come l'inaugurazione del ciclo del Marvel Zombies. Alla fine la testata chiude, non prima che i giovani eroi compiano qualcosa di davvero pazzesco, probabilmente i sogni inespressi di lettori e lettori dei Fantastici Quattro. Non vi dico che succede perché potrebbe risuccedere domani sul grande schermo, ma non sono cose da poco. Chi legge i fumetti sa bene che quello che hanno fatto Ben e Reed è difficile da dimenticare. E parliamo di "lato oscuro", una suggestione che poi il fumetto classico cercherà di rincorrere.
Nel frattempo Tim Story al cinema portava una pellicola ispirata al fumetto originale "famigliare e quindi non adolescenziale", un progetto tanto atteso che si pensava aver coinvolto George Clooney (appunto), Renee Zellweger, una mega sceneggiatura e un mega budget. Non andò esattamente così. Non contenti dello schifo, i produttori 20th Century Fox ci riprovarono nel 2007 con un sequel che, a dirla tutta, non è nemmeno così tremendo, ma comunque sta lontanissimo da quello che poteva-doveva essere il film su tali personaggi. Incassi così così, prospettiva di ridare alla Marvel i diritti sui personaggi, tutto va momentaneamente in soffitta. Fino a che arriva  Matthew Vaughn, l'uomo che ha fatto resuscitare i brand Marvel in mano alla Fox con X-Men: First Class (X-Men: l'inizio... traduzione accazzo per noi come sempre). Non è per me un caso che il successo di questo cineasta arrivi dritto da un altro fumetto trasposto al cinema, quel (moderno-schizofrenico) Kick Ass scritto, (corsi e ricorsi storici) proprio come Ultimate Fantastic Four, da Mark Millar. Vaughn rimette in sella gli X-Men ed è dietro (insieme al suo sceneggiatore top Simon Kinberg) pure all'ottimo X-Men: Giorni di un futuro passato e a questo

Fantastic Four. Ciliegina, chiama a dirigere il film sul quartetto Firsk, un giovane talento che con una pellicola in found foutage da quattro soldi scritta e diretta da lui riesce a dimostrare al mondo di aver capito tutto su come si realizzano, bene, i film sui supereroi. Supereroi (adolescenti) abbattuti da superproblemi diremmo, ma senza una guida alla zio Ben. E per questo ancora più affascinanti e pericolosi. 
Ma veniamo ai personaggi.

Firsk, che co-sceneggia e dirige, vuole della partita anche uno dei suoi supers di Chronicle, l'ottimo Michael B. Jordan. Vuole fargli interpretare la Torcia Umana. Un attore di colore che interpreta un personaggio biondo con gli occhi azzurri. E qui si scatena, più o meno voluto, il caos mediatico.
Parentesi. Quando vidi Michael Duncan interpretare Kingpin in Daredevil, lo trovai perfetto. Pensando a Michael B. Jordan come possibile Torcia Umana, con in mente la sua interpretazione in Chronicle, che per me ricorda moltissimo il personaggio di Lee-Kirgby (una specie di alteta-rockstar ma dal cuore d'oro) lo trovo ugualmente perfetto. Non so se era davvero il caso dei fiumi di parole spese in rete sull'argomento, non so se si può considerare intelligente una campagna mediatica che punti su una questione di questo tipo. La questione per me è archiviata sul nascere, l'attore mi piace.
Nel ruolo della "Cosa" il bravissimo Jamie Bell, un attore pazzesco, che non sbaglia una pellicola, tanto action quanto drammatica. A differenza delle pellicole di Story, dove graficamente la Cosa pareva un (brutto) pelato ustionato grave, qui l'eroe è reso completamente in digitale con elementi "sabbiosi" ed è bellissima, enorme, potente come nelle migliori tavole del fumetto. Bell avrà a che fare con il motion capture, quindi, ma ha già dimostrato con Tin Tin, dove era supervisionato da Andy "Gollum" Serkis di saperci fare con le tute animate con sensori ottici.
A impersonare Sue Storm arriva la stupenda Kate Mara, ammirata anche in House of Cards. Ancora acerba nel corpo, riesce ad essere davvero sexy e determinata, un'ottima alternativa alla massaia-mamma-chioccia Susan. Una lolita al posto di una milf. Per Mr Fantastic, che nella serie Ultimate ha quasi toni Shakespeariani (il fatto di essere genio e ancora immaturo lo espone a mindfucking continui), Miles Teller, che noi ci ricordiamo per Project X. Ha l'aria del completo sfigato, ma è giusto che sia così, il personaggio deve essere così per funzionare bene.
Devo dire che questo primo incontro con la pellicola ci piace e affascina. E pare dalle immagini del trailer davvero la riproposizione della prima saga di Ultimate Fantastic Four. L'aria che si respira è tesa, i personaggi appaiono perfetti per il ruolo e gli effetti speciali sembrano perfetti, sembra un horror movie ad ambientazione spaziale, con quella magnifica Cosa dalla rocciosità e friabilità tutta sua e uno spaventoso Victor Von Doom mutato nell'ombra che, ci auguriamo, abbia come nel fumetto zoccoli e coda luciferina. Perché la Zona Negativa potrebbe essere anche un nome diverso dell'inferno e questa la pellicola che davvero non vi aspettate.
Ci ha conquistato e ora c'è una nuova pellicola da tenere d'occhio. Certo che i due film di Story incombono minacciosi sui  nostri ricordi... Speriamo bene.
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