domenica 3 agosto 2014

Apes Revolution Il pianeta delle scimmie (Dawn of the planet of the apes) - dai a Cesare quello che è di Cesare


Piccolo bisticcio linguistico e premessona generale: C'era una volta un film del 1968 su un mondo abitato da scimmie che tenevano in schiavitù esseri umani. Fu un clamoroso successo tanto per la scrittura che per l'originale, accattivante messa in scena unita alla presenza al centro delle vicende di un attorone di nome Charlton - Ben Hur- Heston. Pagine fa, parlando del primo trailer della pellicola oggetto di recensione odierna, vi abbiamo raccontato più o meno tutto quello che successe di lì fino ai giorni nostri, vita, morte, miracoli e rinascita compresa del Brand grazie all'Alba del Pianeta delle scimmie, nel 2011. Ma allora perché, vi chiederete, c'è sopra una locandina che recita Dawn of the planet of the apes senza accanto un 2? Semplice, perché il film precedente in America si chiamava Rise of the planet of the apes mentre questo che esce oggi si chiama in effetti Dawn of the planet of the apes. In Italia hanno tradotto all'epoca il verbo to rise come alba, non un brutto termine, similare, meno arcaico e più epico paragonato con la traduzione letterale di to riseascesa. Non si aspettavano che un secondo film avesse nel titolo proprio dawn, ossia alba. Per questo eccoti lo spettacolare titolo in inglese, che in originale non esiste ma è di concezione tutta italiana Apes revolution con sottotitolo il pianeta delle scimmie.  
Titolisti a parte, ciò che caratterizzava maggiormente il film del 2011 era una trama semplice e lineare che andava all'origine del racconto e l'utilizzo, in luogo di costumi di carnevale brutti (per alcuni bellissimi, per me IMHO no), di scimmie generate al computer e animate con la motion capture grazie a performance di attori specializzati.

scimmie old fashion posano per la copertina di quello che pare un cd di Adamo
Tra questi, ad interpretare il ruolo di Cesare, la prima "scimmia evoluta" veniva scelto Andy Serkis, attore bruttino, ma autentico genio che già in passato aveva offerto il suo corpo e la sua recitazione facciale a personaggi digitali come King Kong e il Gollum della saga del Signore degli Anelli. E Serkis era talmente bravo su Cesare che riusciva a rendere tutto secondario. Al punto che alla Fox hanno deciso di tenere solo lui defenestrando il pur bravissimo regista e i pur bravissimi attori principali del primo film a favore di uomini di J.J.Abrams, il nuovo re Mida di Hollywood. Sarà stato un bene?

Cesare incazzato sul set prima della post produzione.
Lo saprete a fine post, ma quello che davvero rimane anche dopo la visione di questa pellicola immutato è lo straordinario talento di Serkis nel dare corpo (e anima) a creature fantastiche. E dire che per farlo va in giro con un pigiamino aderente che lo fa sembrare uno spermatozoo con in faccia dei punti luminosi tipo varicella aliena. Ormai da lui mi aspetto di tutto, perfino un film drammatico in cui interpreta un sacchetto di Macine del Mulino Bianco in concorso a Cannes.
Andy Serkis, nel suo prossimo ruolo, una scatola di Macine...e sarà oscar!!

Sinossi (SPOILER PER CHI NON HA VISTO LA PRIMA PELLICOLA MA SENZA SPOILER PER CHI DEVE VEDERE SOLO LA SECONDA): dieci inverni sono passati da quando la geniale cura per l'altzheimer creato dallo scienziato James Franco ha lobotomizzato il 99,9% della razza umana e reso super intelligenti le scimmie. Si vede che Franco non aveva la faccia giusta per interpretare uno scienziato... Oggi Cesare vive tra i boschi oltre il ponte dove lo avevamo lasciato alla filne del primo film ed è a capo di un ragguardevole numero di primati. Ha una moglie che lo ama, un devoto figlio chiamato Occhi Blu e un frugoletto appena nato.  Lo scimmione Maurice scrive le leggi della neonata comunità mettendo al primo punto "scimmia non uccide scimmia", lo sguercio Koba si specializza nel guidare la caccia agli animali presenti nei dintorni. L'uomo non compare da molto tempo. Forse è estinto.
Tuttavia un uomo arriva, in cerca di un modo per riattivare la corrente elettrica e far ripartire la civiltà. La paura, il principale nemico di uomo e animali, giocherà un ruolo decisivo sugli avvenimenti che seguiranno.

Cesare con il suo drappello in tenuta Call of Duty Ghosts
Tutti scimmiati per le scimmie: Il film del 2011 mi era piaciuto, molto. Non mi aspettavo niente di chè prima della visione, a ogni modo. Le scimmie di Burton del 2004 erano bellissime negli splendidi costumi e trucchi di Rick Baker, l'ambientazione gotico-medioevaleggiante fantastica e da fuori di testa, ma il film era un po' pasticciato e faceva affidamento su un seguito poi mai venuto alla luce. L'idea di ripartire da capo, di rebootare tutto nel cesso, così tipica dei nostri tempi, non mi è mai andata troppo a genio. Tuttavia il film del 2011 funzionava, giocando le carte giuste del prequel, facendo solo presagire lo scenario futuro, classico, del film del '68. Per la prima volta eravamo spinti a volere bene alle scimmie prima che a odiarle e questo grazie anche a una tecnologia che ce le rendeva meno aliene. Gli uomini però non vivevano ancora ingabbiati alla fine della prima pellicola ed era cura di questo nuovo film del 2014 (e delle future, la prossima già fissata per il 2016) gettare le basi perché tale condizione si realizzasse. Questo nuovo filone fornisce la possibilità di scrivere autentici libri di storia scimmiesca rimasti da sempre solo immaginati. Il massimo per il nerd-fan. Un viaggio davvero interessante, nuovo. Possiamo in questo step-2 vedere come l'uomo sopravviva a una ecatombe (Jamesfranchiana, diremmo) ultra - decimato. Come cerchi di ricostruire piccoli gruppi, casupole e pseudo-società "alla Walking Dead". Per l'uomo ripristinare le fonti di energia sarà come spazzare in un lampo il decadimento medioevale che sta subendo (Mi viene in mente un telefilm come "Revolution", che affronta questo tema, ma con attori ignobili). Parallelamente le scimmie costruiscono i primi nuclei-fortezze e vivono la loro prima condizione simil-medioevale. Se l'energia elettrica sarà ripristinata le scimmie (che ricordiamo essere super-intelligenti per il morbo Jamesfrankiano), potrebbero avere una grossa spinta evolutiva. Una spinta che appare alla portata di mano, vista anche la tranquillità con la quale in questa pellicola le scimmie riescono a imparare a usare particolare oggetti. Di contro abbiamo la consapevolezza che la meta da raggiungere è sempre il film del '68 e il film si chiama Il pianeta delle scimmie.  Le scimmie  per forza domineranno la terra andando in giro a cavallo con l'uomo al guinzaglio e vestite con i pigiami di Star Trek...
Considerato lo scenario sorprende come il tutto si elevi a tragedia classica.  Dove i ruoli principali sono assegnati a creature che, ricordiamolo, vengono realizzate in digitale e che per lo più parlano a monosillabi!! Ci sono sì gli uomini (e recitano anche bene), ma sono per lo più una formalità, degli "sparring partner" che permettono ai prodigi digitali di apparirci ulteriormente veri e sfaccettati.

il giovane Occhi Blu con le sue regali cicatrici 
Apes Revolution così sviluppa e approfondisce gli splendidi personaggi scimmieschi incontrati nel primo capitolo e si fa forte anche di un nuovo nutrito cast. Indaga sulla loro interiorità in modo non banale, gli fa compiere scelte che, per quanto estreme, sono dettate da logica e sentimento. Risulta evidente e senza ritorno l'odio di Koba per esseri umani che per anni ne hanno fatto cavia da laboratorio, ma allo stesso modo è chiaro l'amore per la sua gente, la devozione con la quale si assume l'onere di difenderla. La calma e il raziocinio sono tipiche di Maurice, che ha visto anche del buono nei suoi padroni umani e ne ha appreso la cultura, ma sostanzialmente non è un uomo d'armi, non ha e non richiede di esprimere un opinione. Il personaggio di Occhi Blu è straordinario, del tutto inedito nella sua foga adolescenziale, simile a un novello Tarzan in bilico tra ferocia e cuore. Su tutti poi c'è Cesare, che si esprime con poche parole e tanti silenzi, giocando una eterna partita a scacchi tra guerra e pace di cui purtroppo presagisce già l'esito. Cesare lo abbiamo visto bambino, crescere come un umano, addossarsi le prime responsabilità di leader, padre. Cesare è uno dei personaggi più belli e completi dell'epica cinematografica moderna e Serkis si merita uno a uno tutti gli elogi che gli sono stati offerti. Con caratteri così peculuari e differenti, le interazioni tra scimmie risultano qualcosa di sublime, a metà tra il linguaggio dei segni e urla di guerra. I primati quando parlano vanno tutti dritto al sodo, ma tutti hanno un ulteriore calcolo, zone d'ombra più o meno scoperte del loro carattere che affiorano, rituali per ristabilire pace e fiducia, leggi da seguire alla lettera come indirizzo morale imprescindibile per non in-volversi. Una società non perfetta ma perfettibile, i cui principali limiti risiedono, per paradosso, nel ricordare troppo quella umana.

Koba fratello orso...Lobroso colpisce ancora...
Booom, Boooom, Badabadabooom! Messa come ve l'ho descritta fino a ora, la visione di questa pellicola può sembrare una palla esistenzialista di 139 minuti. Tutto l'opposto. Non c'è la frenesia folle di Michael Bay, ma il film diretto da Matt Reeves (da quando fece saltare la testa alla Statua della Libertà in Cloverfield me lo vedevo attivo su un film del Pianeta delle Scimmie...), ha quintalate e quintalate di splendide scene d'azione sullo sfondo di spettacolari scenari apocalittici. A livello visivo è bellissimo e l'ultima ora del film tutto scoppia e deflagra con milioni di scimmie dappertutto. Un impatto visivo quasi a livello de Il signore degli anelli. Un film grosso, epico, non banale. Se cercate puro spettacolo in questa pellicola lo troverete in aggiunta a una buona trama. Un film lungo ma che non annoia, peraltro impreziosito dalla presenza di bravi attori come Gary Oldman e Keri Russell (sempre scuderia Abrams ricordiamo Felicity). Mi pare ci sia pure in 3d ma io l'ho visto in formato tradizionale e sto sereno così. In questo asfittico periodo estivo, in attesa dell'arrivo di The Rock con i capelli a metà agosto, questo è il film da vedere in un multisala, senza indugio, magari recuperado a dieci euro il dvd del prequel da ripassare la sera prima. Tuttavia anche se non avete visto la prima pellicola, la visione non risulta per questo inficiata o monca. Se mai ci sarà la curiosità di saperne di più.

Finale: Come ogni blockbuster che si rispetti è già prenotabile la versione home video, che naturalmente non poteva che essere un busto di Cesare, nella speciale versione "pittato per la guerra" alla Call of Duty Ghost (in questo periodo i trucchi a teschio si sprecano, vedi anche Edge of Tomorrow... non vorrei diventasse una banalità quanto i vampiri al cinema). Sulla scrivania ci sta bene, non c'è dubbio.
Il brand è cresciuto, non c'è dubbio. La "scala" è diventata più grande e alla luce dell'epilogo di questo secondo capitolo sono tante le suggestioni e trip mentali che ci accompagneranno fino al numero tre, previsto per il 2016. Letteralmente non ci sono limiti e nuovi fan si accoderanno ai vecchi. Peraltro una particolare circostanza  simbolo del film del '68 non è ancora avvenuta. Prima o poi...
Chissà se il busto con i blu ray si apre dal cranio come il cervello di scimmia semifreddo di Indiana Jones e il Tempio Maledetto....
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2 commenti:

  1. Bel film e molto bella la grafica delle scimmie (in alcune parti un po' lento ma non noioso)...
    I protagonisti sono le scimmie e soprattutto Cesare ma è un peccato che non abbia dato più spazio nel film all'attore Gary Oldman come speravo... Una scena (sto facendo spoiler) non l'ho trovata che aveva senso: l'esplosione delle torre da parte di Gary Oldman... Comunque bello...

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  2. ciao ! In ettetti la scena che citi è un po'ambigua

    SPOILER

    probabilmente avrebbe funzionato se le scimmie erano dentro al palazzo, con mattoni che crollavano, caos et simila. ma di fatto erano tutte sul tetto ad assistere allo scontro tra i due capi, con tutte le vie di fuga del mondo. Inoltre le scimmie hanno una agilità pazzesca e una forza esplosiva, almeno pari a quella di cinque uomini. non è detto che il piano potesse funzionare comunque. L'esplosione ad ogni modo un danno lo fa, mi pare, ma ti do assolutamente ragione sulla poca chiarezza

    FINE SPOILER

    Talk0 : )






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