mercoledì 21 maggio 2014

Doubt di Yoshiki Tonogai


Rabbit Doubt è un gioco per smart phone molto popolare in Giappone.  I concorrenti interpretano dei simpatici coniglietti (debitamente personalizzabili) alle prese con un terribile lupo che si nasconde tra di loro, scelto a caso dalla sorte tra i giocatori a inizio partita e rigorosamente segreto. Un lupo che punterà a  divorarli uno a uno, a meno che il gruppo non riesca a smascherarlo ponendo termine alla partita. Attraverso l'analisi del comportamento dei giocatori durante dei mini-giochi (tipo domande a risposta multipla), il gruppo potrà avere occasione di capire chi impersona il predatore in quanto il lupo ha lo scopo di far fallire tutti i giochi (e far perdere i relativi punti ai giocatori, che invece passano a lui) ed è l'unico che conosce la soluzione dei giochini. Una volta terminato un turno, il gruppo si coalizzerà contro il giocatore che appare come il lupo più papabile, condannandolo a morte per impiccagione. Se l'impiccato non era il lupo il gioco prosegue con i restanti giocatori.
Questo più o meno è il regolamento dei gioco di società "protagonista" di questo manga di Yoshiki Tonogai. Un gioco che nelle premesse pare una favola malata medioevale uscita dalla mente di un pazzo, ma che ho comunque constatato esistere ed essere distribuito sul mercato, in varie forme, anche nel nostro paese, tra cui il molto similare gioco Lupus in Tabula.
In Lupus in Tabula c'è un gruppo di uomini tra cui si nasconde un licantropo, ma il succo è più o meno lo stesso e se avete almeno un po' di amici (un sacco di amici, mi pare ne servano minimo 8 o 9...) vi consiglio di provarlo. Ma torniamo a noi.
Dicevamo che Rabbit Doubt è un gioco molto popolare nel Giappone del racconto, al punto da aver creato una grossa rete di appassionati che si sfidano costantemente e che magari ogni tanto decidono di incontrarsi a qualche raduno. Yu è uno studente assiduo giocatore de Rabbit Doubt, il classico tipo timido ma acuto, generoso e un po' irresponsabile, ideale protagonista di un manga a tematica thriller. Yu sta andando a un raduno di giocatori quando gli viene incontro Mitsuki, sua compagna di classe, insostenibile cagacazzo piagnona tipica anch'essa di un manga a tematica thriller. Ma non solo! Mitsuki è affetta da una sorta di giustizialismo malato che la spinge costantemente a rimbrottare il prossimo (conosciuti e sconosciuti) citando articoli di legge tipo "non si fuma (in Giappone) prima dei 21 anni", "non si beve in Giappone...", "non si sta troppo vicino o è molestia sessuale". E spesso accompagna tali citazioni con pugni, sberloni e quant'altro alla diretta attenzione di chi commette la tale infrazione. Un autentico miracolo che una persona del genere sia ancora viva. Mentre Yu aspetta i giocatori è subito chiaro che Mitsuki non vuole andar via e che quindi ce la sorbiremo per il resto della storia, aspetto che farà desistere i meno coraggiosi-masochisti dal perpetrare la lettura del manga. Alla spicciolata arriveranno poi all'incontro Eiji, Haruka e Rei. Eiji è un sociopatico in grado di venire alle mani se gli chiedi se può dirti l'ora, Haruka ha tutta l'aria della ragazza "vissuta", tanto sexy quanto pericolosa, Rei è una timida ragazza sulla sedia a rotelle. Manca Hajime a completare il gruppo, il giocatore più bravo e riflessivo, ma i nostri decidono di andare comunque a divertirsi al karaoke.
Ve li ho descritti, in 6 secondi mi sa che riuscite a collegate nomi e volti...
Peccato che dopo i primi momenti di gioia succede qualcosa di strano. Eiji scompare in bagno e Yu, andatolo a cercare, viene colpito alla testa, con una chiave inglese, da una figura che indossa una inquietante maschera di coniglio.

Il risveglio di Yu è traumatico. Si trova in uno scantinato fatiscente degno del film Saw L'enigmista. Dietro a una porta, un'immagine agghiacciante. Qualcuno ha ucciso il primo giocatore. Qualcuno che vuole giocare con il gruppo di Yu a Rabbit Doubt ed è intenzionato a uccidere, realmente, tutti i partecipanti uno alla volta. La caccia al lupo è aperta.
Non conoscevo Doubt di Yoshiki Tonogai, così ho pescato in fumetteria il primo numero di Judge, il suo manga successivo, con il quale condivide più di una suggestione, prima fra tutte l'utilizzo ai fini della trama di enormi mascheroni di animali, per lo più deformi e parecchio inquietanti-carismatici. Devo ringraziare anche la mitica Acalia Fenders di Prevalentemente Anime e Manga per avermi incuriosito con un suo post su questo manga, non nuovo in fumetteria ma che è possibile in effetti ordinare e ricevere in breve tempo, visto che ancora tranquillamente in catalogo per la J-Pop.
Mi piacciono i thriller, la caccia all'assassino, i contesti più malati da torture porn alla Saw fatti di giochini e colpi di scena. Così Doubt ha fatto subito presa su di me, nonostante una messa in scena che all'inizio è più ludica che emotiva, dove più che le motivazioni è tutto un ragionare su chi può o meno agire indisturbato come lupo. In fondo tutti possono essere il lupo ed emotivamente non c'è nessuno che ci piaccia particolarmente all'inizio. Ma è solo l'inizio, appunto, a essere spompo. Il manga ha fascino e cresce di numero in numero confondendo le carte nelle aspettative così come nella caratterizzazione dei personaggi, al punto che se ho messo un bel po' a terminare il primo volume, ho letto di volata i restanti tre in un paio d'ore. Ho provato anche un po' di angoscia quando alcuni personaggi sono "fuori scena", magari in balia del lupo e questo è un aspetto da non sottovalutare in un thriller. Il finale può starci e molti giallisti probabilmente ci prenderanno, ma l'autore riesce bene a mischiare  e a spiazzare. A me non è piaciuto tantissimo, ma non è così male.  Quello che colpisce di più è invece la realizzazione grafica. Il disegno è semplice ma "cool", gestisce al meglio personaggi, solo apparentemente canonici, descrivendo con precisione movimenti e angosce  e calandoli in una precisa, spietata e geometrica ambientazione, uno spazio bianco infinito che in un attimo si carica di dettagli oscuri e inquietanti, tra sedie da tortura, armi da taglio e corde da impiccato che cominceranno a comparire ovunque. Un simpatico inferno in miniatura dove è comunque possibile perdersi e dove ogni angolo regala inattese sorprese. Allo stesso modo gli oggetti, le armi, sono dettagliatissimi fino allo sfinimento, ricordandomi in qualche modo Kenichi Sonoda (ma qui ci sono meno tette purtroppo...). Ugualmente gustose le copertine, che riproducono i nostri eroi-conigli in pose tanto "classiche" quanto inquietanti. Un buon biglietto da visita per le future opere di Yoshiki Tonogai, tra cui appunto Judge, di cui per ora sono usciti 4 volumi dei sei totali. Anche in questo caso aspetterò che il manga sia ultimato per la lettura, per non barcollare nel buio tra strani testoni di animali antropomorfi a farmi da incubo.
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2 commenti:

  1. Eccomi qui (riesco finalmente a commentare!)
    Doubt! a me è piaciuto abbastanza e l'ho letto tutto di fila. Judge lo sto seguendo quando esce e devo dire che mi ha preso meno. Probabilmente fai bene tu ad aspettare l'opera completa :D
    (mi sa che quando è finito me lo rileggo XD)

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  2. Ahi, quindi Judge non sta facendo follie...speriamo in un colpo di coda interessante almento ; ) L'autore è ad ogni modo interessante.. : ) Talk0

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