martedì 20 maggio 2014

Dawn of the planet of the apes ("Revolution") - nuovo trailer

Dopo mooolta attesa (vi rimando al nostro vecchio post sugli scimmioni per approfondimenti circa la saga), eccoci giungere al nuovo grosso aggiornamento riguardo all'atteso blockbuster scimmiesco amato da grandi e piccini.  Considerando che avevamo visto finora sì e no dieci secondi, pur sufficienti per farci apprezzare il fighissimo look "da guerra" dei simpatici primati, adesso possiamo già valutare dove il film voglia andare a parare. Ma dal materiale che segue mi pare si veda "fin troppo" e quindi avverto in anticipo chi non vuole alcuni tipo di anticipazioni del forte rischio di venire a sapere molti aspetti della vicenda. Bene, ora la metto già professionale, accendo il megafono  e dico: QUESTO TRAILER PUO' CONTENERE SPOILER TIPO GIGANTESCHI SU DOVE IL FILM ANDRA' A PARARE. VISTO CHE GIA' QUALCUNO VE LO METTERA' A TRADIMENTO AL CINEMA E VOI, INERMI CUCCIOLI, DOVRETE SORBIRVELO, ALMENO QUI VOGLIAMO TUTELARVI DANDOVI LA SCELTA SE VISIONARLO O MENO. E NON DITE CHE NON VI VOGLIAMO BENE!   Bene, se siete ancora qui avete deciso di  metterla in quel posto al sistema, visionare il trailer e desistere dal proposito di non accendere la televisione o andare al cinema per mesi temendo eventuali spoiler. Vedrete che la vita sociale sarà migliore. Ora preparate il popcorn al micro-onde (a me il pop corn ha distrutto 3, dico 3, micro-onde... passerò alle patatine semplici...), il barile di coca cola e gustatevi queste esaltanti features!


Sì, già vedo la delusione del fan storici, quelli che pensavano che dopo la rivolta le scimmie avessero provveduto a confezionare per tutto il popolo vestitini degni di Star Trek glitterati e a collo alto. Piango insieme a voi il vostro dolore e spero che il capitolo della "mega-sartoria" sia stato solo momentaneamente posticipato. Anche i lavori per l'abbattimento della Statua della Libertà paiono proseguire un po' a rilento in effetti. Quelli che invece non badano a questi dettagli possono ammirare la nascita del primo nucleo di scimmie evolute, la forza e gentilezza del grande Caesar (dietro cui c'è sempre il mitico Andy Serkis) e gli albori del primo conflitto armato serio uomini - scimmie. Credo che l'aumento del costo delle banane in qualche modo abbia influito al tracollo degli eventi.
In linea con il primo capitolo del reboot possiamo apprezzare l'incredibile lavoro svolto dalla computer grafica e le immagini proposteci fanno di tutto per farci pregustare un lavoro che già appare più articolato e complesso. Le scene d'azione appaiono già da qui belle grosse e cattive e aumentano di certo l'asticella del gasamento. Non è stata sacrificata nemmeno la linea emotiva, fiore all'occhiello del primo film e a ben guardare sotto-testo di tutta la saga. Scimmie e uomini si odiano, ma non fino in fondo, risultando le seconde spesso molto più clementi dei bipedi senza peli. Dietro l'angolo pertanto la possibilità che tali scene inter-specie possano risultare troppo melense, pericolo fugato dall'ottimo lavoro del regista del reboot (ingiustamente defenestrato) ma che qui, in "mani nuove" può in qualche modo ripresentarsi. Ancora non mi sono chiare le logiche che muovono le grandi major (tipo chiamare a dirigere Amazing Spiderman un tizio che si chiama Webb...), ma davvero non capisco perché hanno qui oltre al regista che ha rilanciato la serie, defenestrato anche James Franco dopo l'ottimo lavoro da lui svolto nella prima pellicola e l'importante legame che univa il suo personaggio con Cesare. 
Lo rimpiazzano nel cast degli "umani" la sempre carina Keri Russell di "Felicity", un Gary Oldman che non è più come un tempo una garanzia (ma quando fa teatralmente il mostro o il predicatore pazzo rimane insuperabile, io lo metterei in pianta stabile a fare roba tipo "Dracula contro Frankenstein" o "Il mostro della laguna contro bambola assassina" ma film così non li fanno più) e alcune facce nuove o quasi. Del resto Matt Reeves fa parte dell'ondata di sceneggiatori (suo Felicity ma anche la sceneggiatura di "Trappola sulle montagne rocciose") di J.J.Abrahms che diventano registi, il prossimo sarà Orci su Star Trek Cap.3. Il trend è quello ora, dopo che il trend dei registi Pixar assegnati al cinema live-action non ha spaccato troppo i botteghini. Mode. Ma se uno, il regista Rupert Wyatt al secolo, ti resuscita un brand dato per morto e sepolto, con classe e grossi incassi, un minimo di riconoscenza sarebbe stata per lo meno "dovuta". Vabbeh. Speriamo bene. L'attesa sta finendo e presto saremo tutti scimmiati all'idea di andare in sala a vedere questo film. 
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