giovedì 15 settembre 2022

Un mondo sotto social: la nostra recensione del film scritto, diretto e interpretato da Claudio Casisa e Annandrea Vitrano

Nel piccolo paesino siciliano di Roccapinola Sicula, il giovane imprenditore Claudio Casisa veste come uno yuppie degli anni ‘80, parla in milanese perché “è più professionale” e “sogna in grande” di diventare top manager nel capoluogo meneghino. Non potendosi trasferire a Milano per paura degli aerei o che “uno scoglio possa far affondare la nave”, Claudio con le sue conoscenze e il suo improvvisato gruppo pubblicitario a conduzione familiare,  “Casisocial”,  è comunque sicuro di poter creare a casa sua il nuovo polo multimediale sforna-influencer, riuscendo magari a superare anche il successo della più importante web star del momento, quella Nadia Zingales che da quando ha lanciato “la moda del blu” ha sconvolto tutta Roccapinola. Claudio nell’impresa può contare su delle piccole ma ruspanti influencer locali ma ha pure i contatti giusti con un fantomatico “mercato nero dei like filippini”, che può sempre dargli una mano. 

La giovane Anna Vitrano, concittadina di Claudio e lontanissima dal mondo e dalle star del web, sogna invece “più in piccolo”. Con la sua tuta da meccanico e le mani coperte da grasso e olio, cresciuta con i piedi per terra e con un carattere “da donna cornaduro”, punta con impegno quotidiano a continuare a gestire l’officina meccanica paterna, nonostante le mille difficoltà e i pochi clienti, con il sogno di incontrare un uomo alla Bud Spencer. 

I casi della vita fanno incontrare per “motivi promozionali” i due, portando la riluttante Anna sulla spinta del motivatissimo Claudio a sperimentarsi come nuova e improbabile influencer. Una influencer che per temperamento e stile di vita sembra destinata fin dal primo giorno a infrangere tutte le “regole non scritte” per essere famosi sulla rete, ma che “ben guidata” da Claudio potrebbe ambire al successo. Riusciranno con la loro originalità e determinazione a bissare il mito di Nadia Zingales, in un mondo in cui il vero “talento interiore” deve essere fotografato, pubblicato e postato sui social rigorosamente con un “filtro abbellente”? Oppure la coppia scoppierà, travolta dalla fama e dalla fame di successo? 


L’affiatato duo comico de “I soldi spicci” torna al cinema come protagonista, autore e regista di un nuovo film dopo la loro prima pellicola del 2018, la divertente “La fuitina sbagliata”, per la regia di Mimmo Esposito, premiata al festival del cinema e della televisione di Benevento come: “rivelazione della stagione cinematografica 2019”. La coppia formata da Claudio Casisa e Annandrea Vitrano, attiva dal 2011 tra il teatro, il cabaret televisivo Mediaset e i social, nonché nel 2020 tra i protagonisti di Pechino Express, sceglie questa volta di aggiornare il classico My Fair Lady all’immaginario dell’era social, con tanto di un divertente momento musical che omaggia molto bene lo spirito dell’opera di Alan Jay Lerner. 


In Un mondo sotto social vengono gioiosamente messi alla berlina il mercato dei prodotti di bellezza, il mito delle influencer-modelle, la “likecrazia” e le pubblicità estreme sullo stile di Taffo (già attenzionate dal nostro cinema dal dissacrante I cassamortai di Amendola),  rispondendo per lo più con la filosofia della body positive e di quella che è la Vera Kriptonite del moderno mercato multimediale di massa: la spinta verso una buona iniezione di autostima personale.

In un periodo di politicamente corretto imperante, in cui è diventato davvero complicato realizzare in Italia un qualsiasi film comico, lo stile de I soldi spicci ha l’indubbio merito di riuscire ad affrontare con garbo e leggerezza temi attuali, affidandosi a una comicità molto visiva e accessibile anche a un pubblico più giovane. In questo senso non è forse un caso che anche l’estetica del film sia supercolorata e richiami i lavori dei Me contro Te, una coppia di star del web con cui I soldi spicci hanno più di un punto in comune, a partire dalla chimica interna tra i due attori alla capacità di trasformarsi in una sorta di “cartoni animati viventi”. Non è un aspetto scontato la capacità di offrire una comicità adatta a una platea molto giovane e sotto questo aspetto la pellicola fa davvero un buon lavoro, considerando quanto il mondo dei social sia alla portata dei minori, senza che esistano produzioni in grado di far sviluppare nei più piccoli un senso critico in merito. 

Per “rispondere” all’immaginario patinato ultra-glam delle influencer, Annandrea interpreta in Un mondo sotto i social un personaggio che sembra una diretta evoluzione ”realistica” di un suo popolarissimo ciclo di sketch su YouTube “Le donne camioniste”, che è  un vero proprio inno all’anticonformismo di genere, accompagnato qualche volta nelle scenette dalle note di Siamo Donne di Jo Squillo e Sabrina Salerno. Una donna super emancipata, d’azione, sanguigna e leader della famiglia.  


La meccanica sicula della Vitrano ama quindi sfoggiare i rotolini sulla pancia, non essere trattata come una bambola di porcellana, esprimere un punto di vista sulla vita “tosto e a rutto libero” e guardare i film d’azione, ma nella pellicola va anche oltre. Quando riesce a mettere a riposo “gli occhi della tigre” e la tuta polverosa, il personaggio di Annandrea rivela le sue fragilità, la sua femminilità e voglia di sognare, riuscendo in un paio di occasioni anche a commuovere. Davvero una buona prova quella della Vitrano, che si rivela anche una brava cantante nel piccolo e molto riuscito momento da musical. il personaggio di Claudio Casisa guarda più con gli occhi del sogno che della convinzione all’imprenditoria del nord Italia, immaginandosi come un epigono del Dogui di Guido Nicheli o del Milanese Imbruttito di Germano Lanzoni. Il suo pittoresco e irresistibile manager ha espressioni e movenze da cartone animato e usa un mix lessicale tra il siculo e il meneghino che entra di diritto in quella “variante di esperanto” negli anni sviluppata da Giorgio Porcaro, Lino Banfi, Diego Abatantuono e Aldo Baglio. Il suo social-manager 2.0 dal sorriso tiratissimo e dai movimenti ingessati è molto simpatico, ma forse perché molto al servizio del personaggio di Annandrea non riesce a uscire troppo da un pur riuscito ruolo di spalla. La coppia è ad ogni modo molto affiatata ed è molto carina da vedere insieme sullo schermo, tuttavia uno sviluppo dei personaggi di contorno non sufficientemente organizzato mina con il passare del tempo la tenuta del racconto, comunque ricco di spunti interessanti e di alcune scene molto riuscite.

Un mondo sotto i social è una commedia graziosa e divertente sul mondo degli influencer, molto garbata e colorata, adatta anche ai più piccoli e che passa veloce nella sua durata complessiva di novanta minuti. La coppia di protagonisti funziona e ci sono molti momenti riusciti, ma la struttura narrativa verso metà della pellicola inizia ad avere il fiato un po’ corto, portandoci a un finale che avremmo magari voluto più sviluppato e magari più “cattivo”. Davvero ben riuscito per interpretazione e coreografie il momento in cui il film si trasforma in musical, realizzato con un linguaggio che se avesse avuto più spazio nella storia avrebbe elevato la pellicola a piccolo gioiellino. 

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