lunedì 26 settembre 2022

Stolen: la nostra recensione di uno scoppiettante film sulle rapine di Simon West con protagonista Nicolas Cage

Il super ladro di banche Will Montgomery (Nicolas Cage) viene arrestato dopo aver compiuto il suo colpo più grande, con il bottino che non viene mai più ritrovato. Will dice di averlo distrutto, bruciato, per avere uno sconto della pena. Forse è vero, forse no, in tanti non ci credono. Molti anni dopo Will è di nuovo un uomo libero e il detective che ha sempre seguito le sue gesta (Danny Huston) lo aspetta direttamente fuori dalle porte del carcere, determinato a seguirlo ovunque per recuperare quei soldi che per lui non sono mai davvero bruciati. A pensarla allo stesso modo è anche un vecchio socio di Will (Josh Lucas), che decide di rapire sua figlia (Eva Padoan) e metterla nel bagagliaio del suo taxi fino a quando l’ex collega non pagherà il conto. Inizierà così per il vecchio super ladro una corsa contro il tempo e forse la pianificazione di un nuovo super colpo. 

C’era una volta, nel 1997, un ex detenuto di nome Cameron Poe, dalla forza quasi erculea e dal capello biondo lungo che vibrava nel vento. Tornava a casa dalla sua bambina, dopo tanti anni, in un aereo carcerario pieno di pazzi squinternati, ascoltando insieme a loro i Lynyrd Skynyrd, recando in dono per la piccola un coniglietto di peluche. C’è molti anni dopo, nel 2012, ancora un ex detenuto, anche se dal capello più corto e di nome Will Montgomery, amante dei Creedence Clearwater Revival, che dopo molti anni torna dalla sua bambina, ora ormai adulta, forse “troppo adulta”, recandole in dono un orsacchiotto coccoloso. Il regista è sempre Simon West, Cage è star in entrambi i film e tra i co-protagonisti c’è sempre quell’amabile omone dal sorriso irresistibile di M.C.Gainey. A fare il “poliziotto buono” a questo giro al posto di Cusack c’è Danny Huston, a fare il “cattivo pazzo” c’è Josh Lucas al posto di Malcovich, a fare la “bionda” c’è la divina Malin Akerman al posto di Monica Potter. È di nuovo un film pieno di azione, spettacolari rapine, inseguimenti e battutacce come si facevano gli action  negli anni 80/90. Quelli che una volta chiamavamo “fumettoni”. Stolen è ben scritto da David Guggenheim, che avrebbe di lì a poco confezionato la sceneggiatura di un altro revival, Bad Boys for life, per poi dedicarsi ai  due Qualcuno salvi il natale con Kurt Russell, che pure vestito da Babbo Natale è ancora il top degli action Hero anni ‘80. Certo lo stile guarda tanto al passato e fosse uscito nel '95, come un Die Hard 3, la pellicola sarebbe stata davvero uguale. Ma Simon West dietro la macchia da presa non sembra invecchiato per niente per tecnica e inventiva, come del resto non sembra cambiato Cage, che trionfalmente indossa sullo schermo quello che è un giubbotto in pelle di vent’anni prima, senza il minimo accenno di pancia e decadimento muscolare. 


E dire che il film inizialmente doveva avere per protagonisti giovanotti come Clive Owen o Jason Statham. Io o immagino proprio Simon West che orfano di Jason “zero per cento di massa grassa” Statham al provino vede Cage e per dargli la parte lo invita a indossare la vecchia giacca senza fare uso di panciere o borotalco e alla fine si convince, gli dà la parte. Immagino che i due piangano e si abbraccino. Superata la prova della giacca di pelle, la giostra può ripartire e riprendere direttamente dai tempi di Con Air, per arrivare a confezionare una storia di un’ora e mezza bella tirata, tra le assolate strade di una New Orleans che ha ospitato le riprese nel 2011, tra marzo e giugno. Il film si becca un VM18 come pellicola “per adulti”, valutazione francamente eccessiva per un “fumettone”, al netto di una violenza visiva non così eclatante ma compatibile con il livello sanguigno delle sparatorie e l’estrema cattiveria del villain interpretato con gusto e passione da Josh Lucas. Lucas lo fa storto, zoppo, dall’indice folle e crudele, patetico e cinico e ci conquista subito, alza il livello della “sfida all’eroe”. Cage risponde adeguatamente, sfoderando un paio di sorrisi e battutacce alla Cameron Poe: non può più esibirsi nei calci volanti al rallentatore del protagonista di Con Air, ma può ancora impersonare benissimo l’asso del volante come in Fuori in 60 secondi di Sena, uscito nel 2000, quello con a fianco Angelina Jolie. Cage si diverte, gioca con le citazioni musicali, offre a Will lo charme del super ladro e West lo aiuta confezionando per lui scene di furti spettacolari e originali, scene di inseguimento adrenaliniche. Malin Akerman non è da meno della Jolie in questo “bionda”, diventando per Stolen la barista/rapinatrice di banche sexy che tutti vorremmo incontrare una volta nella vita. Cage funziona molto bene nelle scene in cui si confronta con Lucas o duetta con la Akerman, vive un po’ a distanza il rapporto/conflitto con il poliziotto del sempre bravo Huston, ma ci piace particolarmente nel ruolo di “padre sgangherato” per l’attrice Eva Padoan, di fatto un'evoluzione del personaggio di Poe. Torniamo alle scene finali di Con Air, dove Poe/Cage riesce finalmente a consegnare alla sua biondissima bambina, che non ha mai incontrato prima di allora, un coniglietto di peluche sopravvissuto a vari esplosioni e infine a un viaggio diretto nelle fogne di Las Vegas. La biondissima prima si ritrae al dono e rileva: “Ma è tutto sporco!!” e Cage, un po’ rattristato cerca subito di sistemarlo meglio e dice: “Beh, basta lavarlo un po’ ed è come nuovo…”. Segue un abbraccio. Una situazione analoga accade al primo incontro di Will/Cage con la figlia Allison, interpretata dalla Padoan. Solo che Allison è una teenager darkettona e Will la vede ancora come una bambina cui regalare un peluche gigante, nello stesso modo imbarazzante con cui Liam Neeson si rapportava alla figlia, che presto sarebbe stata rapita, nel primo Taken del 2008. Ora potrebbe quindi venire facile pensare che Stolen faccia parecchio rima con Taken, ma il protagonista è in fondo (con piccole differenze di caratterizzazione) sempre quello stesso padre un po’ inadeguato di Con Air e la comunicazione (im)possibile tra Cage e la Padoan è davvero qualcosa di tenero, impacciato e quindi pure autentico. 


Stolen è un film pieno di inseguimenti e sparatorie con un Cage in ottima forma, un cattivo interessante e una relazione familiare molto tenera. È un film che piacerà forse di più ai nostalgici dei vecchi action, ma è godibilissimo per ritmo e azione anche se siete fuori dal target, da gustare rigorosamente  con un bello stereo, televisore gigante, coca cola e popcorn. Cage indossa benissimo la giacca in pelle di 20 anni prima e si appresta a farlo per altri 30 anni almeno. Noi siamo con lui e non temiamo alcuna prova costume, da veri fan dei vecchi action movie. 

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