mercoledì 12 agosto 2020

È per il tuo bene - la nostra recensione della pellicola con Battiston, Salemme e Giallini ora disponibile su Amazon Prime

Non è un lavoro facile fare il genitore. I figli ti scappano via appena ti giri, prendono direzioni che consideri sbagliate, dal giorno alla notte non riesci più a capirli, non ti parlano più. Sbagliare è facilissimo, soprattutto quando si è padri e non si dispone della sensibilità femminile che serve per comprendere una figlia. Così il poliziotto Antonio (Salemme), il barista Sergio (Battiston) e l’avvocato Arturo (Giallini), mariti di tre sorelle (Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi, Valentina Lodovini), ognuno con una figlia, decidono di collaborare, di “fare quadrato” rispetto alle minacce che contemporaneamente stanno attaccando il loro ruolo di genitore. La figlia di Antonio si è innamorata di un rapper (Biondo, noto per essere stato tra gli amici di Maria De Filippi) le cui canzoni parlano di spaccio, degrado e sesso. La figlia di Sergio si è innamorata di un fotografo che la fa posare nuda ed era compagno di classe del padre. La figlia di Antonio si è innamorata di una ragazza straniera. Come nel classico di Hichcock Delitto per delitto i tre padri cercheranno di coprirsi a vicenda e scambiarsi i compiti per far fallire queste relazioni potenzialmente difficili. Ma riusciranno in questo a capire davvero cosa vogliono le loro figlie e agire davvero da “buoni padri?”. È per il tuo bene è un remake della sfiziosa commedia spagnola del 2017 Es por to tu bien di Carlos Theron. Il regista è Rolando Ravello, autore del tenero e malinconico Ti ricordi di me? con Edoardo Leo e Ambra Angiolini (miglior prova delle Angiolini attrice a mio parere), un film assolutamente da recuperare se amate le pellicole sentimentali da guardare con il fazzoletto pronto. Qui si ride di più, anche grazie a tre mattatori della commedia italiana, ma il tema dei fragili equilibri che fondano la famiglia come “costruzione di un amore”, per dirla con Fossati, sono gli stessi. I nostri protagonisti sono catapultati su una specie di “campo minato relazionale“ dove tutto esplode da un momento all’altro in modo spesso tragicomico. Fai male e sbagli, fai bene ma al momento sbagliato e sbagli, ti penti e fai bene per recuperare ma comunque sbagli. Il film abbraccia questa dinamica quasi fantozziana dalla prima all’ultima immagine e sa essere molto divertente, con un buon ritmo e latore di argomenti non così banali sul ruolo del genitore. Ogni tanto lo stereotipo arriva di nascosto da dietro l’angolo, le “madri“ sono un po’ in ombra, quasi un coro greco, alcuni passaggi potevano essere più “cattivi”, ma la commedia di Ravello è una piacevolissima sorpresa da gustare su Amazon Prime in una sera d’estate. 
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