Ci ha
lascito a 75 anni dopo una malattia non molto lunga il grande attore olandese
che ha dato il volto al replicante Roy Betty di Blade Runner, al
mercenario Martin di L'amore e il sangue, all'autostoppista senza nome di The
Hitcher, al cavaliere Navarre di Lady Hawk, all'ex soldato non vedente Nick
Parker di Furia Cieca, al gladiatore Shallow di Giochi di Morte, al detective
del futuro in Detective Stone, allo scalatore con balestra de Il nido
dell'aquila, al senza tetto di Hobo with a gun. E questi solo solo alcuni dei ruoli di Rutger Hauer a cui sono maggiormente legato. Un attore eclettico,
ma con una particolare predilezione per i ruoli complessi, sempre alla ricerca
del lato più umano dei molti villain e antieroi che spesso ha interpretato.
Poteva essere Robocop ma non ha voluto (e forse ha fatto bene, si poteva
sovrapporre troppo Roy Betty), avrebbe voluto girare ogni 10 anni un seguito di
The Hitcher, forse il suo ruolo più folle, non si è mai abbassato allo star
System. Tra un film e l'altro girava il mondo, spesso in moto, per riempirsi
il cuore di paesaggi e terre lontane. Me lo immagino ancora in viaggio adesso,
verso le porte di Tannhauser.
Per uno
stranissimo gioco del destino siamo nel 2019, lo stesso anno in cui era
ambientato Blade Runner, lo stesso anno in cui il replicante Roy Betty viveva i
suoi ultimi momenti di vita sul cornicione di un palazzo, sotto la pioggia.
Talk0
Nessun commento:
Posta un commento