venerdì 26 luglio 2019

In ricordo di Rutger Hauer




Ci ha lascito a 75 anni dopo una malattia non molto lunga il grande attore olandese che ha dato il volto al replicante Roy Betty di Blade Runner, al mercenario Martin di L'amore e il sangue, all'autostoppista senza nome di The Hitcher, al cavaliere Navarre di Lady Hawk, all'ex soldato non vedente Nick Parker di Furia Cieca, al gladiatore Shallow di Giochi di Morte, al detective del futuro in Detective Stone, allo scalatore con balestra de Il nido dell'aquila, al senza tetto di Hobo with a gun. E questi solo solo alcuni dei ruoli di Rutger Hauer a cui sono maggiormente legato. Un attore eclettico, ma con una particolare predilezione per i ruoli complessi, sempre alla ricerca del lato più umano dei molti villain e antieroi che spesso ha interpretato. Poteva essere Robocop ma non ha voluto (e forse ha fatto bene, si poteva sovrapporre troppo Roy Betty), avrebbe voluto girare ogni 10 anni un seguito di The Hitcher, forse il suo ruolo più folle, non si è mai abbassato allo star System. Tra un film e l'altro girava il mondo, spesso in moto, per riempirsi il cuore di paesaggi e terre lontane. Me lo immagino ancora in viaggio adesso, verso le porte di Tannhauser. 
Per uno stranissimo gioco del destino siamo nel 2019, lo stesso anno in cui era ambientato Blade Runner, lo stesso anno in cui il replicante Roy Betty viveva i suoi ultimi momenti di vita sul cornicione di un palazzo, sotto la pioggia. 
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