Qualcuno
si vuole mettere contro una delle più importanti conquiste di una distopica
e contemporanea democrazia americana, lo sfogo. Una notte legalmente garantita
in cui sono davvero tutti uguali, nonché armati pesantemente. La notte in cui
chiunque può uccidere chiunque restando impunito. Certo alla fine le vittime
sono numerose, soprattutto chi è povero e non può permettersi ricchi (ma non
sempre sicuri) sistemi di allarme come quelli che vendeva Ethan Hawk in
La notte del giudizio, il primo film di questa saga. Molti
innocenti si sono "scottati" con questa "violenza
organizzata", chi vince è sempre chi ha più amici e più soldi per comprare
la mitragliatrice più grande e qualcuno medita seriamente vendetta perché non
ti danno un machete abbastanza grande se paghi solo con i ticket restaurant.
Qualcuno ci ha perso la famiglia poi in queste "notti di sfogo" e se è
sopravvissuto è giustamente incazzato nero. Come una nuova senatrice (Edwin Hodge), che gode di ampio consenso e che sta cercando di abrogare
la legge tanto voluta e amata dagli oscuri, massonici e ancora potentissimi
Nuovi Padri Fondatori. Se avrà il consenso degli elettori, quella che sta per
arrivare da lì a pochi giorni potrebbe essere, tragicamente, l'ultima notte
dello sfogo. Che spreco!! Le ultime ore in cui si potrebbe fare la festa a chi
ci vuole male. A un capoufficio bastardo che ci sommerge di lavoro e non dà alcun aumento o possibilità di carriera. A un collega arrivista, spia e
fancazzista. Alla tizia lenta e antipatica che sta a un qualsiasi sportello
pubblico senza cercare di capire i nostri problemi e trattandoci da deficienti.
Al vigile che ama mettere tante multe se andiamo più veloci di 30 all'ora,
nascondendosi dietro le piante. A chi ci dà un assegno scoperto per poi non
rispondere al telefono. Al postino che non passa mai e perde la posta o ci
intasa la cassetta delle lettere, ma solo nei giorni di pioggia, dove a
toglierla risulta tutto un liquame illeggibile di documenti guarda caso vitali.
Al vecchietto con il cappello (perché hanno tutti il cappello!!) che con una
macchina che non potrebbe circolare da ottant'anni guida piano e male per
strada strette e senza possibilità di sorpasso e avete davanti per 80
chilometri e due ore della vostra vita. A quello col Suv enorme, che è sempre
lui e che sempre ci frega da sei anni il posto auto tutte le mattine sotto
all'ufficio e tutte le poche volte che andiamo al cinema nel parcheggio annesso. Al vicino con lo stereo troppo alto, i cani troppo grossi e "cagoni",
i bimbi che ogni due ore scatenano una guerra civile con urla e robe che si
rompono rumorosamente. Al marito che non passa gli alimenti, non vuole
spendere il soldi per la palestra del figlio e gira con una diciottenne
ingioiellata. all'insegnante di matematica che ci ha dato due al liceo, a
quello che ci ha tenuto in ostaggio con una tesi di due anni di lavoro, a
quello che dà tre a tutti gli studenti indistintamente non perché abbiamo
sbagliato qualcosa, ma perché da piccolo glielo hanno dato a lui e ha imparato
una lezione importante di vita. Al cuoco del ristorante famoso e non famoso
che ci ha avvelenato, rapinato e sfottuto per i piatti che abbiamo preso e che
poi ci ha servito sbagliati dicendoci che è colpa nostra che abbiamo ordinato
male. A quelli che a qualsiasi livello e ruolo ci fanno pagare tasse
extra architettando trabocchetti burocratici per cui non possiamo che sbagliare
la compilazione di moduli per farci pagare more e multe varie. Ai tifosi della
squadra di calcio avversaria e agli arbitri che si sono comprati. Al viscido
palestrato che importuna la nostra ragazza. A quelli che chiamano a tutte le
ore per farci cambiare operatore telefonico e minacciano di denunciarci se non
stiamo ad ascoltare tutti i 36 minuti della loro offerta di vendita. A quelli
che intasano la nostra buca delle lettere con pubblicità di ogni tipo,
velocissimi e che passano appena svuotiamo la cassetta della posta. Al
benzinaio che ha aumentato i prezzi senza un perché e al suo amico meccanico
che l'ultima volta si è perso una nostra gomma e non ha riparato del tutto la
nostra macchina per garantirsi una entrata futura extra due giorni dopo. Al
pizzaiolo che è arrivato con tre ore di ritardo a consegnarci la cena e a chi
ci ha fregato la roba, esaurita sugli scaffali, che tenevamo gelosamente
nel carrello del supermercato. Ai tecnici della caldaia che per legge devono
venire sei volte l'anno a controllare che non ci sia esplosa e ci chiedono 150
euro a ogni uscita. A tutti quelli che ci stanno sul cazzo in genere. Tutta
gente che senza la Notte dello sfogo rimarrà impunita. Anche se parliamo sempre
di una realtà alternativa che esiste solo al cinema. Di contro qualcuno di
innocente davvero, quei pochi, senza la notte dello sfogo potrà avere vita più
lunga e felice. Il rancore è brutto in effetti e se non avessi un giorno per
pianificare le morti più atroci a chi mi vuole male potrei dedicare quel tempo
per altro in effetti, tipo andare a pesca o a un corso di latino-americano
dove cuccherei di sicuro.
E la senatrice non sarà sola in questa prospettiva
"più consona all'umanità", con lei c'è una resistenza che fa
uso dei media (come in Essi vivono di Carpenter) e un eroe solitario (Frank
Grillo, come l'eroe Iena Plinsken sempre di Carpenter, che torna ad uno dei
suoi ruoli migliori, in attesa che giri finalmente il remake di The Raid. Cacchio spero davvero che prima o poi lo giri... ormai quasi non se ne parla più
e sarebbe un vero peccato). Dopo il buon successo del primo film e il
gigantesco successo del secondo la Blum House ha ridato felicemente fiducia
alla creatura di un James DeMonaco, regista e scrittore di questo che è ormai
un vero e proprio franchise, qui più "demoniaco" che mai nella sua
nuova rilettura "sociologica" del masterpeace carpenteriano Fuga da
New York. Torna la "notte", i veicoli corazzati, i pazzi per le
strade, coltelli e mitragliatori, l'esercito nazistoide e americanissimo dei Nuovj Padri Fondatori e dei suoi religiosissimi
e malatissimi accoliti. Torna una guerra insensata che non fa prigionieri o
conosce pietà, combattuta con armi moderne quanto medioevali, brutale,
estrema ma ironicamente, sarcasticamente "pulita", dove tutti
depositeranno coltelli e acredine allo scoccare dell'ultimo minuto di sfogo,
tornandosi a salutare tra amici. Dove le madri di famiglia, un secondo prima
pronte ad accoltellare la vicina di casa, un secondo dopo sono già tornate in
cucina a preparare la crostata di mele. Tutto rinviato ordinatamente al
prossimo sfogo costituzionalmente garantito. Un vero strano mondo tutto matto.
Ma anche un mondo pieno di inseguimenti, grotteschi riti collettivi, paura
autentica che tutto quelli che potrebbe capitare anche solo girando l'angolo.
Dalle prime immagini forniteci dal trailer è chiaro che siamo ancora,
visivamente e contenutisticamente "da quelle parti" del capitolo
due, Anarchia: la notte del giudizio. Non è un house Invasion movie come il
capitolo uno, ma un film da guerriglia urbana, una "Anabasi" che
ricorda moltissimo alche il capolavoro I guerrieri della notte.
Solo che rispetto al capitolo due tutto sembra più grande, grosso e
cattivo, quasi a livello di un Olympus has fallen. O almeno sembra. Sarà
possibile che per una volta il buon Blum, magari forte dei grossi incassi del
passato, abbia trasgredito alla sua regola ferrea, di produrre solo film a
basso budget? Noi ricordiamo ancora con affetto il camion con mitragliatrice di
Anarchia: la notte del giudizio, inquadrato in due momenti diversissimi,
diversamente fotografato e con minimi dettagli cambiati per dare l'impressione
che fosse un camion diverso, perché era brutto usarlo solo
per una inquadratura tanto era Figo e tanto era costato, portarlo e
assemblarlo lì, come gigantesco oggetto di scena che effettivamente aumentava
la cornice teatrale di quella che era in effetti una grande storia, definita
visivamente da piccoli ma precisi, perfetti, elementi scenici. Speriamo
comunque che Blum non faccia di nuovo il tirchione. Gli attori sembrano
motivati, il contesto è fighissimo come sempre, ci stanno anche gli amatissimi
matti con maschere strane (c'è pure un matto stile Zio Sam!!) speriamo in
qualcosa di bello da qui all'estate, quando la pellicola irromperà nei cinema. Certo il tre è numero perfetto, ma un brand così non so se se la sentiranno davvero
di metterlo in soffitta dopo il terzo capitolo. Intanto noi aspettiamo di
goderci questo, che ci auguriamo terrorizzante quanto divertente e non
vediamo l'ora di assistere al momento di Frank Grillo "dominatore delle
sale", assoldato anche in Captain America Civil War in uscita a
maggio nei panni del cattivissimo Crossbone. Vai Frank, ormai il cinema è tuo!!
E che i Nuovi Padri Fondatori ci proteggano tutti. Anche se forse, a
ripensarci, sarebbe meglio di no. Non sia mai che pure noi, per qualche strano
motivo, stiamo sulle palle a qualcuno. E magari non ce ne siamo mai resi
conto. Allora la notte dello sfogo potrebbe essere magari una cosa brutta.
Fortuna che non esiste davvero. Finora.
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Una bella serie di b-movie! Ce n'è bisogno!
RispondiEliminaSarebbe anche una bella serie tv!
RispondiEliminaL'idea del film era sulla palla. Vedere una volta si può http://www.altadefinizione.vip/4007-the-purge-3-2016.html
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