Il nuovo film di Nicolas Winding Refn
arriva in Italia grazie a Midnight Factory l'8 giugno!
Koch
Media e Lucisano Media Group portano nelle nostre sale The Neon Demon,
l'attesissima, misteriosa e nuova fiammante pellicola di Nicolas Winding Refn.
Ci arriva in tempo zero, con l'etichetta Midnight Factory, a brevissima
distanza dal festival di Cannes, dove è in concorso e dove ovviamente noi
tiferemo per lei. Perché Refn è pazzo e sexy, brutale e poetico, scarno e
dadaista, ateo e profondamente religioso. Un regista che come pochi riesce a
traghettarci in strani mondi paralleli per un paio d'ore e il prezzo di un
biglietto. Dal dramma carcerario al noir, dal dark fantasy alla tragedia greca
Refn ci racconta di uomini e donne, piccoli e tragici, che giocano con la
pazzia rincorrendo amore e vendetta, onore e morte. In questi luoghi visivi si
possono incontrare esseri immortali da un occhio solo tenuti al guinzaglio da
bambini, uomini che per la troppa voglia di libertà marciranno per sempre in
carcere, criminali martiri per amore e, forse, si può incontrare lo stesso Dio,
che è asiatico, non ride mai e ama esibirsi al karaoke. Pochi film, facili da
recuperare in toto anche grazie alle nuove riedizioni (la trilogia di Pusher
torna disponibile, in uscite separate, dal 20 aprile in dvd, il
resto si scova senza troppi problemi in dvd e blu ray).
Certo Refn si ama
o si odia, e infatti ai Festival funziona solo a giorni alterni, non fa
prigionieri. Ha tutti i vizi delle più grandi rockstar della cinepresa e
relativi detrattori. Ma è come pochi potente nella messa in scena e le
immagini delle sue opere hanno quella mistica proprietà in virtù della quale
riescono a imprimersi nelle retine. Ve lo abbiamo già detto e lo ribadiamo,
noi aspettiamo i lavoro di Refn con la gioia dei regali di Natale .Le musiche
qui sono di nuovo di Cliff Martinez, autori degli ipnotici viaggi sonori di
Drive e Solo Dio perdona. La direttrice della fotografia è Natasha Braier, il
cui ottimo lavoro di recente abbiamo apprezzato nel meraviglioso, e
assolutamente da recuperare, The Rover di Michod. Al montaggio il Matthew Newman,
solidale con Refn dai tempi del rocciosissimo Bronson. Il cast è molto ricco,
da Elle Fannig a Keanu Reeves, da Christina Hendricks a Jena Malone. Lo
scenario del film è un mondo della moda quantomai attraente e inquietante, una
fornace in cui vengono cannibalizzate da regole perverse giovani e bellissime
donne, che si troveranno a un passio dalla follia se non peggio. Dalle immagini
sembra spaventoso quanto glaciale nella perfezione plastica delle scene, il glam - horror definitivo, dove l'estetica patinata delle sfilate di
moda incontra il rosso sangue. Siamo già in fibrillazione. L'8 giugno è vicino.
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non vedo l'ora, Nicholas Winding Refn è autore di veri e propri capolavori e malgrado il mezzo passo falso di Solo Dio Perdona sono fiducioso!
RispondiEliminaPer me "Solo Dio perdona" non era affatto male, certo parecchio strano come solito per Refn, ma mi è piaciuto. E' mistico, ipnotico, tragico. Il poliziotto di Vithaya Pansringarm è... gigantesco. è davvero "dio" (Refn lo ripeteva all'attore quando era sul set all'infinito). Gosling è titanico, sa di non avere una sola possibilità contro di lui, che è la scelta sbagliata e ingiusta anche solo pensare di fargli del male, ma decide di difendere quella pazza della madre (Kristin Scott Thomas, anche lei da paura). Forse vengono dati sì e no due pugni in tutto il film, ma c'è una tensione assurda nell'aria; per me è questo che dovrebbe essere oggi il teatro greco, fatto in questo stranissimo e drogatissimo modo. Poi, vabbeh, i gusti son gusti, il film ha delle pecche nel ritmo generale, ma ne vedrei a camionate di pellicole così ;)
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