mercoledì 19 giugno 2013

Arc System Works

25 anni sull'onda
Superficiale storia degli ultimi tempi della Arc System Works:
Guilty Gear Xrd – SIGN e BlazBlue Chrono Phantasma passando per Persona 4 Arena

Daisuke Ishiwatari nasce a Johannesburg nel 1973 ed è un giovane di belle speranze, fan dei Queen. È nell'anno di grazia 1998 che diventa un mito. 
Arc System Works, base a Yokohama, è una delle più note e attive software house nel campo dei picchiaduro, tra le sue fila hanno militato gli autori di quel prodigio della tecnica nel 1988 prendeva il nome di double dragon, ma è sempre stata, almeno in occidente “dietro le quinte”.







É il 1998. Daisuke Ishiwatari diventa uno dei più grandi illustratori, game designer, musicisti, compositori e doppiatori di tutti i tempi e tutto per un unico lavoro. Arc System Works grazie a quello stesso lavoro è sulla bocca di tutti e non più dietro le quinte perché ha creato qualcosa di folle, graficamente fuori standard, dalla giocabilità infinita e assolutamente cool: nemmeno Capcom, Sega e Neo Geo avevano mai fatto tanto godere. Il nome del progetto è Guilty Gear e in Giappone non c'è nessuno che non ci abbia giocato almeno una volta al cabinato o possieda la versione per playstation.



Il contesto fantascientifico permette di sviluppare una trama che non fa ostaggi e si esprime follemente in tutte le direzioni. Al centro di tutto c'è un tizio truce dal nome Sol Badguy (doppiato dallo stesso Ishiwatari), un ricercato di spaventoso potere che è cura di una organizzazione futuristico-templare riportare sulla retta via, ossia dietro le sbarre. Guerrieri anziani che ringiovaniscono fisicamente portando a segno colpi potenti, uomini posseduti da fantasmi ringhianti che li fanno muovere come ragni, piratesse dell'aria armate di ancora, epigoni samurai di zorro, medici armati con bisturi giganti con una busta di carta in testa, giocatori di biliardo satanisti, cacciatori di mostri dalla dubbia sessualità, eroine che combattono con capelli acuminati, dei della morte con tanto di falce, cyborg russi con passione per i fiori e il culturismo, streghe sexy armate di chitarra metal, preti pazzi, incarnazioni di draghi futuristi. 
Un bell'hellzapoppin a cui si aggiungono samurai occhialuti, cyborg di ogni risma e divina estrazione, mummie dinoccolate, una delle più estreme follie visive viste in un picchiaduro dai tempi di Vampire della Capcom. Personaggi rigorosamente bidimensionali ma in alta definizione, ma è restrittivo, GG è un autentico cartone animato in movimento. Un gioco pressocchè alieno in un periodo in cui dominavano le combo ragionate di Tekken. Molti in occidente se ne sono allontanati schifati, non concependo che il loro personaggio potesse essere colpito da un pollo di gomma gigante o un drago di fuoco. Sono tempi di botte poligonali in fondo e così mentre in molti giocano a cose così

altri giocano a GG

Non è neanche questione di gusti, sono mondi completamente diversi. I picchia-picchia in 3d hanno meccaniche e ritmi diversi, sono anche più simulativi. Qualcuno arrischia ma trova un paragone calzante, i picchia-picchia 2d sono più simili alla morra cinese. Costui è pazzo ma non di troppo, nei 2d tutto è basato sul calcolo del danno, sulla giusta strategia da usare (imparare le mezzelune è la base, la strategia viene una volta che si padroneggia tutto l'arsenale). L'esecuzione del colpo nei 2d conta di più del dato grafico che si sia effettuato un calcio o un pugno, ogni colpo è ad “area” e finalizzato a far decrescere punti energia all'avversario, differenti nel caso pari o meno il colpo. Nel 3d invece un pugno è “un pugno” ed ha effetti localizzati sulla sola zona d'impatto, niente area, e hanno più senso logiche di “schivata” (di fatto la massima innovazione del 3d, se escludiamo le pseudo-schivate di Fatal Fury, dato anche di realismo nella maggior parte della lotta reale) che di contromossa (peraltro anche nel 3d presenti ma non facili da padroneggiare). Oggi le schivate vanno meno di moda, nonostante Tekken Tag Tournament sia fichissimo e Streetfighter vs Tekken un abominio... ma queste sono eccezioni che confermano la regola. Oggi c'è un grande ritorno alle meccaniche 2d, che di fatto permettono una rappresentazione più spettacolare dei duelli. I nuovi picchiaduro Capcom (streetfighter 4, marvel vs capcom 3) e midway... cioè Warner (l'ultimo bellissimo Mortal Kombat e il folgorante Injustice) ne sono la prova, oltre al ritorno nell'arena videoludica di Neo Geo (King of Fighters). E io godo. Ma allora (anno domini 1997) gli integralisti occidentali del nuovo Tekken hanno di fatto tarpato le ali a un prodotto che in Giappone ha spopolato. Una nicchia di estimatori è comunque nata anche da noi, fedele e riconoscente, anche in virtù del fatto che Guilty Gear è un gioco tecnico, appagante, difficilissimo da padroneggiare e magnifico da guardare. Un gioco con alle spalle un mondo dalla trama ingarbugliata ma tosta, con personaggi davvero bellissimi ed estremi, con una colonna sonora hard rock -metal che ha fatto vendere milioni di dischi (sì, nel Sol Levante sempre). In pochi sono riusciti a far fronte ai boss finali, solo i più temerari e disciplinati hanno avuto ragione di Justice. Ma quei pochi hanno svoltato, hanno davvero appreso quanto di meglio il titolo aveva da offrire: solo con l'impegno e la passione si può arrivare in fondo al gioco, molti casual gamer non sanno quanto sia appagante sbattere i denti contro sfide difficili ma che con determinazione si possono vincere. Molti preferiscono il single player di Tekken in cui con il calcio volante moltiplicato alla “n” si può iniziare e finire il gioco in 7 minuti. Provate ad affrontare una certa strega con chitarra o il cyborg dai capelli lunghi di Guilty Gear, provate a batterli. È tutta un'altra storia.
Epoca ps2 . Guilty Gear si reitera all'infinito e raggiunge l'apice con il capitolo Guilty Gear X2, forse il più bello. Oltre ad un aspetto grafico rinnovato vi è qui un'intrigante componente storia, composta da lunghi dialoghi da leggere con bei disegni al seguito oltre ad una modalità a missioni davvero tosta. Il mondo intero esulta e tutti imprecano la difficoltà folle dello scontro finale contro la strega maiala I-No.


che figata... come dite? E la grafica in-game? Eccovela! E qui potete apprezzare anche un po' di colonna sonora (che ricordo in Giappone vende a se stante)



Non contenti del successo, pubblicano anche tie in da paura, rigorosamente in veste di picchiaduro bidimensionali


non manca neppure una versione ds di guilty gear, rigorosamente super deformed! E pure con un seguito!



Continua...

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