Il 5
ottobre è nelle sale Blade Runner 2049 con Ryan Gosling, Jared Leto, Harrison
Ford, Dave Bautista, Robin Wright, Edward James Olmos e tanti altri. Presto ci
immergeremo quindi di nuovo nel mondo futuristico hard boiled dei replicanti
immaginato da Ridley Scott dopo le letture dei libri di Dick e delle graphic
novel di Moebius e Enki Bilal. La posta in gioco è alta perché Blade Runner,
nonostante il sonoro flop con cui è stato accolto in sala nel lontano 1982 è
diventato con il tempo un autentico cult multi-generazionale: le aspettative
sono altissime e i cretini pronti a urlare in caso di flop che gli hanno
ucciso l'infanzia pure di più. A sentire dalle prime recensioni che arrivano in
queste ore dalle proiezioni stampa possiamo stare tranquilli che il film sarà
bellino, quindi andremo al cinema più speranzosi che scettici. La regia questa
volta è affidata al molto bravo Denis Villeneuve, ma saldamente al comando della
produzione c'è sempre il vecchio Scott, che come sua recente abitudine ha
deciso di arricchire l'esperienza cinematografica proponendo dei corti da
guardare online. Siccome il cuore di un papà è sempre grande, due di questi
corti sono diretti dal figlio di Scott, Luke, mentre il terzo è un corto
animato nientemeno che realizzato da Watanabe, il leggendario director di
Cowboy Bebop, Samurai Shamploo, Gundam 0083. Avete quindi una ventina di minuti
circa di materiale extra da visionare prima di fare la fila per i popcorn o
forse già in sala, visto che la pubblicità prima dei film da venti minuti è
subdolamente aumentata a 28 senza che nessuno ve lo abbia detto. Ma bando alle
tristezze! Ecco il piatto completo! Nel caso i link dovessero non funzionare
per motivi vari (tipo esclusive temporanee), vi invito a digitare i nomi dei
corti sui motori di ricerca, vedrete che qualcosa apparirà.
Il primo
a essere stati rilasciato è "2036: Nexus Dawn" ed è di Luke Scott
Conosciamo
un po' il successore spirituale di Tyrell (Joe Turkel), il geniale creatore
dei replicanti Nexus. Niander Wallace (interpretato da Jared Leto) ha dato
corpo a delle creature fisicamente superiori quanto emotivamente ancora più
"schiave" e docili nei confronti degli uomini. Se così fosse la Blade
Runner, L'unità della polizia metropolitana addetta allo smaltimento dei
"lavori in pelle" difettosi o violenti potrebbe benissimo essere
smantellata. Ma c'è qualcosa di misterioso che brilla sotto gli occhi assenti
di questo nuovo doctor Frankenstein. Leto è molto bravo a interpretare un
personaggio così luciferino tanto ricco di sfumature quasi messianiche, sarà
interessante da scoprire.
Anche il
secondo corto è di Luke Scott e si intitola "2048: Nowhere tu run"
Si
svolge poco prima degli eventi della pellicola e ci presenta Sapper Morton, il
personaggio interpretato da Dave Bautista. Sembra una persona qualunque che
vive nella parte più povera creando animali sintetici (nel futuro non ci sono
allevamenti "canonici"), ma nasconde forse qualcosa per il suo modo
di menare le mani. Gli occhialetti da vista non sono riusciti a distrarre
qualcuno dalla montagna di muscoli nascosti e dalla forza erculea. Bautista da L'uomo dai pugni di ferro in poi è una autentica sorpresa. Chi si
aspettava solo un omaccione ottimo per gli action movie si è davvero ricreduto
per la versatilità, umorismo e incredibile umanità che trasmette nelle sue
interpretazioni. Con gli occhiali da miope, cappottone e quattro capelli in
testa pettinati alla Homer Simpson sembra quasi che Bautista realizzi la sua
"versione Clark Kent". Se Leto deve combattere idealmente come ruolo
con l'ombra di Tyrell, Bautista sarà oggetto di confronti con l'umanissimo e
disperato Leon Kowalski interpretato nel 1982 da Brion James.
Chiudiamo
con il terzo corto rilasciato poche ore fa, diretto dal maestro Shinichiro
Watanabe. Se non dovesse essere visibile il link lo trovate cercando
"Black out 2022" o su Crunchyroll se siete iscritti al servizio (se
difficoltoso lo troverete probabilmente anche nella versione home video)
È il
corto più lungo, di oltre una decina di minuti, ed è quello che ci racconta un
po' gli eventi del "day After" della prima pellicola. L'animazione
permette poi di vedere un Gaff (Edward James Olmos) ancora giovinotto e sempre
amabilmente incomprensibile per via del city-spoke (il dialetto strano che
parla la underclass). A seguito di quello che succedeva a fine film (che non
vi spoilero anche se non aver visto Blade Runner e voler vedere il sequel è una
condotta un po' criminale... recuperate e godete dello spettacolo quanto prima)
diciamo che si assiste a una crisi politica mica da sottovalutare. Crisi che
porta dritta agli eventi catastrofici illustrati in questo corto. Non vi dico
niente, scopritelo voi, per me è una vera chicca animata che da sola riesce a
espandere il mondo di Blade Runner fino all'aspetto che avrà nella pellicola
ambientata nel 2049. Se gli altri due corti, lodevolissimi, sono delle
splendide scene aggiunte al mosaico narrativo, qui abbiamo un piccolo film che
nonostante le semplificazioni evidenti per via della durata, riesce ad avvincere
per atmosfere, scene action e continui rimandi visivi.
Questo è
quanto per ora. Se non avete già attinto a queste fonti vi auguro una buona
scorpacciata! So già che passerò i prossimi giorni a sognare androidi che
sognano pecorelle elettriche.
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