martedì 24 dicembre 2013

Jupiter Ascending

Il nuovo film di Larry e Lana



Gli alieni vivono tra noi. Qualcuno finisce pure sotto i ferri di persone tentate di scoprirne la natura, qualcuno viene salvato e riportato in una patria che non pensava di avere. Le protesi facciali e gli abiti degli alieni sembrano usciti dal Mukka Assassina.
Tornano al cinema sotto egida Warner Brothers i fratelli terribili, i mitici Wachowski! Questa volta il dinamico duo darà vita ad una pellicola fantascientifica in grande stile, da loro scritta e diretta, interpretata dal bietolone Channing Tatum (che è appunto bietolone ma pure simpatico, vedasi alla voce 21 Jump Street e imminente seguito) e dalla sempre bellissima Milla Kunis (amatissima Meg dei Griffin nonché interprete de Il cigno nero). 

Sono di parte, amo integralmente la filmografia dei Wachowski (sì, anche Bound e Speed Racer, passando dalle collaborazioni produttive come V per vendetta e persino il bruttino Invasion) e credo che Cloud Atlas sia uno dei film più belli degli ultimi cinque anni (e perché non l'ho ancora recensito? Ci ho provato, ma veniva un post-atto-d'amore diviso in nove parti abbastanza deliranti troppo incompresnibile pure per i miei livelli... ad ogni modo se amate la fantascienza intelligente alla Gattaca, le storie d'amore tormentate, i romanzi marinareschi, le commedie sofisticate tipo Allen, le ambientazioni alla Mad Max, i drammi interiori alla Shine e il tutto mischiato in un unico film andate a recuperare Cloud Atlas e leggetevi il libro collegato, che ne vale la pena!). Alieni, esperimenti sul genoma, bullet time a manetta, tizi che volano dalle pettinature impossibili e dal trucco pure peggio, quel senso a volte irritante di porti sopra le righe, Jupiter Ascending si presenta da subito con l'inconfondibile stile delle pellicole Wachowski, che sono, per chi riesce ad amarle, più che la somma dei singoli componenti. Pellicole spesso altisonanti, ma sempre in grado di dare qualcosa, offrire occasioni per riflettere, gemme rare degne di essere viste e riviste. Perdere tempo a sezionarle, opacizzare la sgargiante superficie esteriore alla ricerca delle ovvie esagerazioni e ipocrisie, equivale a svilirle quanto a perdersi qualcosa di bello. Per goderne davvero bisogna farcisi trasportare dentro con tutta l'ingenuità di un bambino che varca la soglia di un negozio di dolciumi alla ricerca degli squali gommosi e delle rotelle di liquirizia: pura estasi emozionale. Certo che il trucco di Tatum è oggettivamente di quelli che stimolano ilarità, ma questo non mi farà certo desistere dalla visione. Giugno è lontato, questa prima visione di assaggio non si presenta affatto male. Vi terremo aggiornati! 
Talk0


Nessun commento:

Posta un commento