domenica 21 luglio 2013

Marvel Zombies

Parte terza...


Pantera Nera 27-30 (31 per epilogo). (contenuto nei fumetti da edicola dei Fantastici 4, dal numero 282 al 286, ma entrano in azione di fatto nel 283 e ne escono nel 285; diciamo che sono collocati in una unica trama “di ampio respiro”). Dal giugno 2007 al dicembre 2007 i Marvel zombies sono ospiti della testata con protagonista il signore del Wakanda. L'autore è il regular di Pantera Nera, Reginald Hudlin, ai disegni altro regular Portela. Ci sono i Marvel Zombies così come si vedono alla fine del vol.1. Pantera per scappare da un mostro insetto-schifo usa lo strumento teletrasportatore di nome Le rane di re Salomone (che nome del ca@@o). 

Pantera e i suoi simpatici amici si trovano così su un mondo Skrull, intento (come tutti i mondi skrull che si rispettino) a perfezionare il proprio super-skrull. Quando ecco che arrivano senza un perché i superzombie e parte un furioso rissone tra Skrull, zombies e superskrull, con Pantera intento ad usare le rane di re Salomone (che nome del ca@@o) per teletrasportarsi tatticamente di qua e di là. Al punto che uno zombesco Luke Cage cerca di impossessarsi delle Rane di re Salomone (che nome del ca@@o) per andare ad invadere un'altra realtà. Una porcheria indegna di trovarsi tra i fumetti della serie Marvel Zombies. Sciatto, senza senso, scritto con il deretano e fortunatamente pure abbastanza introvabile. Consiglio ai collezionisti: fregatevene. Non esiste.
Marvel Zombies 2. Il Sapore della Morte. (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel). La storia prosegue da dove si interrompeva in Marvel Zombies 1, proponendo un nuovo arco narrativo, per lo più incentrato sul nuovo decaduto mondo in mano ai pochi superstiti. La natura umana, pur nelle difficoltà, non muta in meglio. Gli uomini si delineano in schieramenti opposti, ripartono i soliti giochi di potere. Se la prima serie mostrava il lato più ludico e grottesco dell'invasione zombie, giocando con uno humour nerissimo e mettendo in atto una escalation da applausi nel massimo divertissment nerd del nuovo secolo, con la seconda stagione esce fuori la vena malinconica per cui è noto Kirkman. Come in Walking Dead, i non-morti sono una calamità naturale, un tifone che abbatte le case e rimescola le carte di una umanità perennemente allo sbando. Sono proprio gli umani, sempre e solo, le creature “peggiori”. 

Spinti dalla logica della sopravvivenza, involvono in predatori di se stessi, vittime delle paranoie, assassini dei loro stessi fratelli. Esseri cinici, ignobili che nella maggior parte dei casi rimangono impuniti. A fare loro da contraltare gli eroi-mutati, che dopo un periodo di incubazione del virus rientrano in possesso delle loro facoltà intellettive, domando la fame. Questi sono nuovamente pronti a sistemare le cose, a rimettersi in gioco, a ritornare ad essere il simbolo perfettibile cui rivolgersi. Ma gli umani non vogliono più avere nulla a che vedere con loro. Pantera Nera assurge a personaggio quasi Shakespeariano, un novello Cesare si direbbe, doloroso simulacro della progressiva perdita di valori dell'uomo del futuro. Il sapore della morte è quindi un arco narrativo complesso, pronto a scontentare in parte chi si aspettava solo divertimento e una seconda maxi royale rumble tra supers. I disegni di Phillips rimangono di altissimo livello, i suoi super-zombie sono sempre rivoltantemente magnifici. Chi sa leggere tra le righe non ha troppo da scontentarsi. Si ragiona un po' ma, di fatto, gli ettolitri di sangue e le scene eccessive-grottesce tipiche della serie non mancano.

Marvel Zombies 3. Carne e Metallo. (contenuto nell'omonimo volume 100% Marvel). Da gennaio 2009, primo numero del nuovo arco narrativo, arriva lo scrittore Van Lente. Si è fatto notare in Marvel per The Incredible Hercules, un divertente periodo nel quale l'eroe olimpico si è messo ad occupare la testata di Hulk (occupato in piani di conquista planetari). Uno scrittore che bene mastica i ritmi della commedia più forsennata, senza dimenticare una dose extra-large di action puro. Alle matite lo affiancherà, per il terzo arco di Marvel Zombies come per il quarto, l'ottimo Walker, una strepitosa matita inglese a cui dobbiamo nientemeno che molte illustrazioni del card-game Magic: The Gathering. Per Marvel si è fatto valere su Annihilation, curando la resurrezione di un personaggio strafigo come Nova, oltre a dedicarsi alle dissennate avventure degli Exiles, una autentica palestra per disegnare eroi di tutti i tipi in contesti di tutti i tipi. Cambi pure per le copertine, al maestoso Suydan (che ha già realizzato migliaia di cover e che comunque continua a sfornare variant... quindi se odiate Land potete recuperare sempre copertine di Suydan) si alterna Greg Land, autore di quel Crossover che ha dato inizio a tutto. Se Suydan reiterpretava copertine classiche Marvel, Land preferisce prendere ispirazione dal cinema. La cover del primo numero di Marvel Zombies 3 è un omaggio proprio al poter cinematografico de L'armata delle Tenebre. Solo che al posto di Ash c'è il nuovo personaggio mattatore del vol.3, il mitico (e amatissimo) Aaron “Machine Man” Stack, con ai piedi una mai così lasciva Jocasta. Strana vita editoriale quella di Machine Man. Nasce nel 1977, nel luglio, e quindi sono fiero di considerarlo mio coetaneo. La penna che gli dà forma appartiene a uno dei più grandi disegnatori di tutti i tempi, Jack Kirby per una serie di fumetti ispirati a "2001 Odissea nello spazio". Machine Man è un androide creato da Abel Stack, nome in codice X-51. Insieme ai suoi cinquanta fratelli era il frutto di una ambiziosa ricerca sull'intelligenza artificiale. Ma Abel con lui volle provare un approccio diverso, decise di trattarlo come un figlio. Quando il governo scoprì i molti difetti dei robot, sfuggiti completamente da ogni controllo, decise di attivare le bombe che erano state innestate su ogni modello e chiudere i conti. Anche machine Man aveva una bomba ma era diverso, sembrava davvero il figlio di Stack. Così il padre si sacrificò nel tentativo di disinnescare l'ordigno impiantato nell'X-51. Per riconoscenza, Machine Man assunse il nome di Aaron Stack e scelse una vita umana, come perito assicurativo. Da sempre innamorato della androide Jocasta, Aaron passò una vita quantomai avventurosa, cambiando continuamente schieramento e arrivando pure a far parte dei Vendicatori della costa ovest. Di recente ha fatto parte del supergruppo “non ufficiale” di Nextwave (un fumetto fantastico nato dalla mente di Ellis e dalle matite di Immonen pubblicato in due volumi 100% che se amate i fumetti demenziali dovete avere) e la sua caratterizzazione è stata sempre più sbilanciata verso il lato comico. 

Di fatto Machine Man sembra la versione idiota dell'Ispettore Gadget (ma dotato di armamento pesante) e vederlo in azione è un vero spiscio, al punto da moltiplicare le sue ospitate in altre testate per aumentare le vendite (vedi Ms. Marvel). È bello quindi che con Marvel Zombies 3 abbia riconquistato il ruolo da solista. Ma a che punto è la guerra contro i super-zombies, giunti al vol.3? Universo 616, l'universo “ufficiale” della Marvel. Esistono realtà parallele che si intersecano tra loro, esistono universi perpendicolari e universi onda; le interferenze tra queste realtà vicine possono durare una manciata di secondi, ma sono in grado di teletrasportare gli abitanti di una realtà in un'altra. Di fatto l'universo Marvel è da sempre dotato di teleporti come Magik, Pixie, Cloak, il cagnolone degli Inumani e l'Uomo Cosa. Proprio le paludi di Citrusville in Florida, casa dell'Uomo Cosa sono state di recente soggette dell'attività di infiltrazione di una realtà parallela. Il Deadpool dello “zombie-verso”, un universo onda, ha attraversato la soglia e sta diffondendo l'epidemia. A contrastare le minacce degli universi “sensibili” è stata istituita A.R.M.O.R. (ovvio, dopo che sono già presenti Shield e Sword) e a capo delle operazioni c'è nientemeno che Portal, al secolo Charles Little Sky (sento i sei che lo conoscono esultare... sì, è un altro personaggio minore...) e non manca nel team il vampiro vivete Dr.Morbius. Il suo scopo, oltre che contenere il virus è cercare una cura, prelevando un soggetto portatore sano dallo zombieverso. Quel soggetto è Vanessa Fisk, moglie del signore del crimine Kingpin. È stato Morbius a volere nell'operazione un eroe che non potesse essere infettato in quanto “non fatto di carne”, pertanto Machine Man viene reclutato per la missione. Il nostro è riottoso, ma appena scopre che anche Jocasta è della partita decide di accettare. Nello zombieverso accadono strane alleanze intanto. Freccia Nera diventa così socio di Kingpin. Battutacce, tanta azione ed ettolitri di sangue. Il vol.3 di Marvel Zombies funziona come un rodato b-movie anni ottanta. Devono essere per forza menzionati anche i colori, opera di Beaulieu (presente anche in Marvel Zombies 4), che donano una spettacolare luminescenza alle immagini, laddove i colori letteralmente esplodono da ambienti prevalentemente bui. Lo stile di disegno di Walker è molto dinamico e si sposa alla perfezione con l'azione. Machine Man ad armamento spiegato a falcidiare con motoseghe e cannoni vulcan i non-morti è un vero spettacolo. Tra tanta azione non mancano i flash-back sul passato di Machine Man, un autentico impreziosimento alla caratterizzazione del personaggio che non potrà che far piacere ai fan. Dispiace davvero tanto che il tutto si riduca a 4 episodi, se ne vorrebbe ancora e ancora. Anche il pubblico ha decisamente gradito. Nasce qui, ma sarà vero mattatore nel vol.4, Head-Pool, la testa zombificata (e presto “volante”) del Deadpool dello zombieverso. Questo chara avrà un posto tutto suo nella scanzonata serie Deadpool Corps, un gruppo formato da versioni provenienti da universi diversi di Deadpool.

Fine terza parte

Nessun commento:

Posta un commento