Per le
strade di un mondo fantasy apparentemente così ultra classico da
rasentare il banale, guerrieri pucciosi/maghetti-bambini colorati/infermiere-curatrici tettute/(altro) e altra gente disegnata
apparentemente tutta in stile ultra caruccio e stereotipatissimo come solo nei
peggiori jrpg, si muovono felici, girovagando qua e là. Si muovono in gruppetti
sempre schifosamente colorati e allegri, nella routine di tutti i giorni,
tra apparentemente noiose gilde, pallosi villaggi/grotte/castelli/(altro). Lo scopo
di ogni avventura che li vede coinvolti pare essere sempre lo stesso: sgombrare
qualche area da mostriciattoli "classici" (in genere tutta l'epica
sottesa in questi racconti è "Mostri brutti inquadrati male" contro
eroi "tutti belli", per lo più eroine poppute), ricevere una
qualche ricompensa da questa attività di sgomento e infine comprare armaturine
colorate/pozioni magicose/spadini con elsa colorata/(altro) in un maxi
quartiere commerciale fantasy stile Akihabara. Apparentemente, in questo
mondo più gli eroi/giocatori combattono più "salgono di livello" e
accedono a delle "caste sociali" di rilievo (rappresentate dal
possesso di una targhetta di riconoscimento di materiale sempre più pregiato),
nella più classica (e forse pure razzista) scalata a punti da gioco di
ruolo fantasy standard. Ci possiamo quindi aspettare di essere nel più
tipico, trito, vomitevole e generico scenario di giochino di ruolo "di
carta o da console", quello in cui la violenza grafica è del tutto assente
e non c'è un solo rivolo di sangue anche se i protagonisti della storia
ammazzano migliaia di mosti, che elegantemente defungono in stelline colorate
regalando punti esperienza al party?
E invece
no!
Almeno,
qui in Goblin Slayer no. Un "no!" che grida forte e duro fin dalle
prime pagine: "nooooooooooooo". Un "no" che fa ben sperare
per il futuro dell'umanità in genere ma soprattutto per chi è solito leggere
Nagai, Miura, Oku, Hara, Isayama, Kishiro, Hanazawa, Hirano, Yamaguchi,
Tachibana, Muneyuki, Kitakawa e tanti altri profeti del fumetto fantasy un po'
maturo, magari cruento e magari splatter (sto parlando di me, ovviamente).
Alla faccia di chi bazzica il fantasy jappo più patinato, quello che in gente
vende, fatto tutto di triangoli amorosi e ore in erboristeria e in sale da the,
tra maghetti inspiegabilmente allegri e tutti minorenni. Alla faccia della
forte pubblicità intorno all'opera, alla faccia che all'inizio
sembrerebbe pure questo Goblin Slayer essere un fantasy patinatissimo ecco che
ci si ricrede, quando arriva dopo poche pagine un colpo di scena niente male.
Colpo di scena che per i più distratti è stato ben evidenziato, sempre per il
discorso della forte pubblicità che gira intorno a quest'opera, su TUTTI
sui social.
"Cosa
sarà successo mai, in un fantasy dall'aria tanto banalotta?"diranno i miei
piccoli lettori.
Questo
succede. Un gruppo semi esordiente, colorato e banale, di eroi, soprattutto
composto di fanciulle procaci, da classico "jrpg caruccio e
puccioso" di cui sopra, entra in una caverna popolato dai mostri. Lo scopo
è ovviamente guadagnare qualche soldino presso la gilda per comprare un
capellino nuovo nel centro commerciale fantasy più vicino, affrontando
pericoli non così "pericolosi". Nello specifico il gruppo deve affrontare
i mostriciattoli apparentemente più innocui di tutti: i soliti storditi,
debolucci, bruttarelli e un po' mediocri goblin. Sono per il sentire comune
gnappetti per lo più grandi come bambini, sono intelligenti quanto bambini in
età pre-scolare, sono male equipaggiati e prevedibili, sono i mostriciattoli
più ambiti per gli eroi di basso livello e i più snobbati dagli eroi seri,
perché a farli fuori non ti danno in genere una grossa ricompensa. Carne da
macello fantasy, concepiti solo per fare punti, più facile che si suicidino
cadendo sui loro coltellini da soli, piuttosto che fare dei danni reali agli
eroi. E invece... eccolo che arriva come una brezza, da lontano, il
"nooooooooooooooo!!" di cui sopra vi dicevo.
Il
piccolo party di eroi semi esordienti finisce fatto a pezzi. Non solo nel modo
più cruento possibile che Go Nagai approverebbe, ma anche letteralmente
"deflorato con violenza" dai pisellini dei brutti ometti verdi (e
potete quindi immaginare la pubblicità su cosa andava a parare... anche in questo
caso Go Nagai approverebbe, comunque). A salvare i pochi brandelli di carne
"eroica" rimasti estranei dalla macellazione e dai giochi erotici,
interviene un eroe misterioso, lercio, pesantemente armato, in armatura
pesante e con il viso coperto da un arrugginito elmo integrale che ne
nasconde ogni possibile fattezza. Un tizio cattivissimo e potentissimo, che
aprirà crani come non ci fosse un domani fino a scavare tra morti uccidi male
l'unica via d'uscita da quel brutto buco putrido. Chi sopravvivrà alla fine?
Ovviamente solo lui e una bella ragazza, la prima di un alto numero (per lo
più) di belle donne che si unirà al suo gruppo durante la storia per aiutarlo,
supportarlo, un po' capirlo se non amarlo.
Perché
lui è il Goblin Slayer, ed è un eroe oscuro e tenebroso, e per questo
sottilmente sexy. Sexy quanto i personaggi maledetti e disperati dei videogame
dark fantasy come Dark Souls, a cui lui assomiglia visivamente un casino, che di fatto oggi rappresentano a tutti gli effetti la "nuova tendenza"
dei giochi di ruolo fantasy. Eroi perdenti, senza volto, probabilmente pazzi e
che è un po' da pazzi frequentare. Già la prima "companion" di questo
Goblin Slayer quanto durerà? Più passano le pagine e il tempo più questa
ragazzina dai grandi occhioni si intristisce, si deprime, rimpiange gli studi
da maghetta e inizia a pensare al suicidio. E nel mentre mi diventa pure emo,
perché il Goblin Slayer c'ha sta carica "dark" che è "tanto
dark", per cui dark diventano tutti intorno a lui, pure i nemici più
improbabili, i "piccoli dark goblin", che grazie a questa opera
assurgono a ruolo da villain seri e professionali, dopo una vita di
stenti e derisioni da parte di ogni gioco/libro/fumetto/film fantasy esistente.
I goblin quasi diventano più fighi degli alien di Ridley Scott. Eccoteli
numerosissimi, prolificissimi, organizzatissimi, infidissimi,
sessualissimamente ambiguissimi e molto, molto pericolosissimi. Avranno armi
del cavolo, saranno debolini ma anche solo per il numero esorbitante con cui
"in questo mondo" sono soliti radunarsi e attaccare, appaiono come
vere e proprie piccole e infinite legioni della morte, pronte a sbucare a
sorpresa "da tutte le fottute pareti" di ogni dungeon, pronte a
tendere imboscate nel buio di ogni albero, pronte a darsi da fare creando
armi avvelenate mortali, allestendo trappole, rapendo giovani donne a uso
stupro "svuotando" di fatto i villaggi (e portando a far capitolare
le città per assenza di provvigioni), divorando uomini dalle cui ossa
intagliare nuove armi e suppellettili (le ossa umane divengono per i
Goblin favolosi elementi dei loro mobili ikea). Vaglielo tu a dire, a
questi goblin: "siete dei nemici del cacchio". E loro, proprio perché
sottostimati per anni, considerati alla stregua di una bassa minaccia a uso
"trastullo per eroi novellini", ora stanno pure alzando la testa e
sembrano diventati feroci proprio quanto gli xenomorphi di Ridey Scott. E la
cosa davvero figa di questa evoluzione dei goblin è che è "colpa degli
eroi" e in senso lato dell'intera socialità del cacchio che può scaturire
da un mondo fantasy gestito a membro di segugio. Ovviamente i soliti piccoli
villaggi rurali fantasy sono il principale terreno di caccia dei goblin, perché
gli avventurieri "seri" ignorano il problema considerandoli innocui,
perché far fuori Goblin fornisce di fatto per i "tariffari
attuali" delle gilde un bottino da poco. Ed è colpa della gilda
perché questa non legge ancora i Goblin come un problema sociale esteso e
non hanno richieste di intervento perché i villici non hanno molto soldi da
offrire. È tutto collegato... cioè, stiamo davvero parlando qui di problemi
legati al "Welfare fantasy"!! Quando avete letto di recente di
riflessioni politiche sulla gestione del problema dei goblin secondo il piano
di zona del comune fantasy tipo? Qui potete farlo!! Il problema è così
serio che gli eroi novellini (leggi: "quelli che si accontentano di una
paga da miseria") ormai è più facile che muoiano quando incontrano i
goblin, anche perché vanno ad affrontarli senza esperienza e male equipaggiati
sottovalutando il problema. E qui c'è pure un problema a livello di
"istruzione primaria e secondaria fantasy!!" Quando è stata l'ultima
persona ma volta che in un fantasy avete sentito caro il problema
dell'istruzione primaria dell'eroe medio? Qui in Goblin Slayer si parla anche
di questo!! Ma solo io sono gasato a questa cosa? Solo io sto ammattendo?
Comunque, nasce pertanto in questo contesto "per reazione" un
eroe come il Goblin Slayer e non può essere che un tizio strano e imperfetto,
con sindromi post traumatiche che non ti dico e che lo rendono afflitto da più
fragilità mentali. Un tizio diverso fisicamente e psicologicamente dal classico
cavaliere in armatura argentata pieno di onore e classe, al punto da essere
quasi straniante la sua esistenza per gli altri. Il tocco di genio nel manga,
è nel ritrarre l'eroe sempre in armatura, tocco di genio dell'anime realizzare
la suddetta armatura in computer grafica per dare al personaggio anche delle
movenze fisiche diverse rispetto agli altri personaggi disegnati in modo
tradizionale. Goblin Slayer è strano, è alieno, è per tutto il mondo un pazzo e
noi, che siamo pazzi quanto più ci immergiamo nel suo pazzo mondo, siamo
innamorati pazzi di lui, che pagina dopo pagina, scena dopo scena, ci conquista
sempre di più per le sue doti fisiche e tattiche di combattente, quanto per la
rarefatta e ferita umanità che sotto la corazza nasconde.
Mettendo
da parte in contesto narrativo, l'aspetto di maggiore interesse di Goblin
Slayer, quello che colpisce di più da subito, è poi, e per forza, la magnifica
composizione visiva, tanto del fumetto che dell'anime. C'è un intero mondo
fantasy e colorato che piano piano si spegne, come le luci di un albero di
Natale, senza però che i colori ritornino. Tutto si fa monocromatico e freddo,
claustrofobico e opprimente, come in un Horror come The Descent di Neil
Marshall o come tra i corridoi del neo-medioevale Alien 3 di Fincher. Anche qui
come in quelle belle pellicole (da alcuni colpevolmente snobbate) è tutta una
questione di torce che si fanno strada nel buio sotto terra, tra sudore che
appanna la vista e urla in lontananza. Se entrate in questo mood, Goblin Slayer
sa conquistare. Come sanno conquistare i videogame crudeli e disperati alla
Dark Soul.
E Goblin
Slayer, prima come serie di light novel (da noi inedita) e ora bel fumetto (da
noi con J-Pop) e bell'anime (da noi con VVVVID in simulcast) può
rappresentare proprio questo, il dark fantasy (che oggi trasuda dai
videogiochi come un tempo trasudava dalle pellicole alla Alien) che "si
pappa" il fantasy "classico", soprattutto di stampo giapponese,
fatto da ormai troppi vestitini colorati e personaggi simpatici (mi vengono in
mente i giochi alla Atelier della Gust, ma pure i mille harem-anime che spesso
si auto definiscono fantasy). Goblin Slayer non si accontenta di essere solo
"molto" cupo, vuole scavare nel "marcio", mettendo in scena
nelle prime tavole, un po' a tradimento, facendo prima proprio un vero
canovaccio da film horror, chiedendo la certificazione quasi di "rape'n'revenge fantasy", per solo poi (appunto e per fortuna) cercare
di elevarsi nella "fantascienza / fantasy sociale" dove
ogni evento viene percepito in rapporto al suo impatto sociale sui personaggi e
il territorio. Certo c'è molta violenza e non ho i mezzi (ho visto pochi
episodi e letto il primo e secondo numero del fumetto) per sapere quanto l'uso
della violenza sia funzionale alla trama o gratuito o foriero di schemi
"a effetto" che andranno a reiterassi. Ma di fatto questa rappresentazione
visiva cruenta e sessualmente forte è una cifra stilistica che la serie sente
come propria, al punto che il tema dello "stupro fantasy" viene
elaborato anche nella sigla di testa dell'anime. Quello che rende più forte il
messaggio è proprio per contrasto il contesto apparentemente zuccherino e per
nulla realistico su cui muove i primi passi la vicenda, che se vogliamo è
qualcosa di molto simile a quanto abbiamo già visto in Sword Art Online.
Proprio in Sword Art iniziavo a diffidare della patina da plasticoso e
multicolore mondo fantasy, trovando fragranza nella ricchezza narrativa
sottostante, quando un babbo natale deforme e "digitale" uccideva (in un mondo visivamente virtuale ma che diventava reale per davvero!!!) dei
ragazzini: player incauti, che aveva visto la vita troppo simile a un gioco.
Certo se siete cresciuti a pane e Urutsukidoji, guardando a colazione gli oav
di Devilman e Violence Jack, questo Goblin Slayer è acqua fresca. E magari ai
detrattori dei gioco di ruolo fantasy può dare qualche soddisfazione vedere
tritati i pupazzini pucciosi e ultrastereotipati reiterati in troppi gdr. Sarà
per me quindi una sfida dell'opera, tanto scritta che animata, andare oltre
allo splatter, valorizzando al meglio la affascinante struttura politica-sociale
di questo mondo, prima che tutto venga a noia, anche perché il contesto cruento
è una buona base narrativa ma l'opera può e deve ambire a di più. O mi
viene in mente quanto un po' accade oggi con One Punch man di One, che dopo una
partenza ugualmente dissacrante e intensa, piena di splatter e World
building, sta attraversando una fase da "fiato corto" (in
concomitanza con i contenuti di quella che sarà la seconda stagione animata) un
po' preoccupante dopo che di fatto il top si raggiungeva nelle prime tavole. E
se una light novel come Sword Art Online riesce a variare un po' la formula e
punti di vista in modo anche interessanti (più sì che no, almeno per me), come
potrà evolversi la novel/manga/anime di Goblin Slayer senza ripetersi dopo i
primi 12-13 episodi animati? Non è che finiranno per normalizzare/reiterate
tutto?
Ma
queste sono solo chiacchiere vane, per ora il biglietto vale tutti i suoi
soldi. E farsi trascinare in questo mondo oscuro e pieno di trappole mortali è
oggi un'esperienza esaltate, che vi invito a godere senza remore.
Talk0
Mmm... confesso di non averlo ancora visto ma di conoscere già qualcosa dell'opera per via della pubblicità martellante che ne hanno fatto, come hai giustamente sottolineato. Solo che ho sentito anche che dopo l'inizio davvero shock, il manga si instrada su binari classici, basta guardare l'immagine del party che hai allegato all'articolo per avere l'impressione di trovarsi di fronte al solito nippo-fantasy, magari giusto un poco più violento. Confermi l'impressione?
RispondiEliminaChi può dirlo! La "normalizzazione" può sempre essere dietro l'angolo qui e in ogni caso in cui un prodotto riceve tanta attenzione a livello mediatico. Per ora, e ti parlo dopo aver letto più o meno tre volumi e aver visto la serie, siamo ancora in acque "calme rosso sangue". L'opera ha una sua identità precisa nell'efferatezza del contesto e combattimenti, che riesce a mantenersi anche con l'arrivo del "party allargato" del protagonista. I mostri fanno ancora paura e schifo, come continuano ad essere triturati dai nostri eroi in tutte le forme più "scorrette e crudeli". sgozzati mentre dormono uno a uno, fatti soffocare dentro le grotte con l'apertura magicamente bloccata, smembrati da porte interdimensionali che vengono aperte direttamente "dentro i loro corpi" con le pergamene. È un modo splatter-creativo di rileggere il fantasy che profuma quasi da Mortal Kombat qua e là e sa divertire. Il ritmo è ancora scandito da una struttura episodica di breve-media lunghezza, e questo in sostanza è il "piatto principale", stemperato se vuoi da un'aria malinconica ( se vuoi un po' alla Fullmetal alchemist) che ogni tanto tende a smussare i personaggi e renderceli più "umani", ma che per ora non è troppo invasiva.
EliminaAnche se si "normalizzasse troppo", la confezione generale ne farebbe un prodotto comunque notevole.
ho il manga, ho i DVD della serie anime e del film!
RispondiEliminaUn fantasy Dark e cupo con sangue, violenza e botte da orbi!
Credo che l'anime sia pieno di clichè quindi in effetti è un po banale, ma in tutto e per tutto è bello, un po violento e con i goblin!!!!!
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