di Nobuaki Kanazawa
Osama significa “re”, quindi il titolo del libro, edito da Panini in concomitanza della trasposizione manga, sempre dello stesso autore ma con ai disegni Hitori Renda, è “Il gioco del re”. Trattasi di una variante del molto meno altisonante gioco di “società” conosciuto come “obbligo o verità”, a sua volta variante più spiccia del “gioco della bottiglia”, che comunque è sempre stato nei secoli un gioco truccato, dove se eri figo slinguavi la compagna di banco e se non eri nessuno ricevevi un calcio nel didietro da tutti i presenti (più o meno metaforico). Cosa ti tirano fuori i jappi combinando “il gioco del re” con le atmosfere di “The ring”? Qualcosa che sulla carta non dovrebbe essere niente male...

Sono abbastanza pruriginose le premesse, così come appare leggero il contesto adolescenziale, ma Osama Game è in grado di regalare momenti davvero terrorizzanti, autentici tocchi da maestro. Rivelare oltre la trama va direttamente a discapito della lettura, pertanto mi asterrò per non privarvi del divertimento. Ritmo incalzante, gradi dosi di paura, molto splatter, se devo trovare dei difetti a questo libro, li imputo per lo più alla parte finale che chiosa con un ineluttabile, ma un po' prevedibile, “continua”. Ma non lo vedrei come un difetto, laddove le basi per una continuazione coerente della trama ci sono eccome e l'intreccio narrativo sembra piuttosto risolto. La versione italiana by Panini, in vendita appunto in abbinato con il manga nelle fumetterie, risulta di buona fattura, pur peccando di alcune ingenuità della narrazione, comunque in grado di tenere svegli nell'attesa del nuovo “ordine”, della nuova reazione, della nuova punizione. Una lettura interessante. Il fumetto ripercorre più o meno pedissequamente il libro, chi vuole leggere il manga è meglio che lasci da parte per un po' il libro (fate conto che il manga si compone di 5 numeri per questa “season 1”. I disegni di Hitori Renda sono ottimi nel descrivere al meglio le montagne russe emotive dei protagonisti, passando da un tratto di tipo caricaturale a un disegno più spigoloso e drammatico. La narrazione è piuttosto frenetico-sincopata, riproducendo alla perfezione il ritmo del romanzo. Davvero un buon lavoro. L'edizione italiana è anch'essa valida, presentando pagine di buona qualità e sovracopertina. Se certe cose da “tredicenni” potrebbero farvi da principio storcere il naso, aspettate di arrivare alla parte horror, in cui tutti si muoveranno e agiranno come scimmie impazzite. Poco adatto agli impressionabili.
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