venerdì 24 maggio 2013

Detroit Metal City



Soichi Negishi è un cantante, autore, chitarrista con molte potenzialità. Vorrebbe fare una carriera da pop star, scrivere ed eseguire canzoni sdolcinate tipiche degli idol giapponesi, magari la colonna sonora di una commedia romantica. Il cuore di Soichi batte per Aikawa, con la quale all'università condivideva il sogno di diventare cantante, ora lei è giornalista per la rivista di musica pop “Amuor” e lui è troppo timido per dichiararle i suoi sentimenti, anche perché teme che scopra un suo piccolo segreto, qualcosa che pensa la farebbe allontanare irrimediabilmente ed inevitabilmente dal lui.

Johannes Krauser II è il leader del gruppo dead metal “Detroit Metal City”, nel quale è voce e chitarra. Con Jagi, basso e voce, e Camus, batteria, costituiscono il gruppo più estremo, sboccato, malato, tecnico e carismatico del panorama giapponese. Un gruppo trucido bardato di costumi inquietanti e trucco pesante ma di qualità, in ascesa rapida e ineluttabile, il cui mito si diffonde grazie a performance musicali estreme e a leggende circa le scorribande di Krauser, autentico metal monster che imperversa per tutta Tokyo e che tra tafferugli, stupri, brutalità diffonde panico e caos. Il pubblico, ugualmente trucido, è in esponenziale aumento. Nulla può fermare i DMC.
Il piccole segreto di Negishi è che lui è in realtà Krauser. Non sa esattamente come sia finito ad interpretare quel ruolo, che trova eccessivo e volgare, ma di fatto è lui il signore del male della musica giapponese. Un personaggio di base “fasullo”, costruito a tavolino da una manager senza scrupoli, ma che grazie a Negishi, alle sue frustrazioni e alla sua (latente) consapevolezza di “essere Krauser” e spesso a scherzi del caso, diventa di colpo reale e convincente. Riuscirà il ragazzo a liberarsi di Krauser o in fondo gli piace troppo esserlo? Di fatto Negishi sta vivendo male la situazione: il ragazzo fa sempre più fatica a distinguere realtà e finzione. Potrebbe essere un horror, è invece un'opera comica di successo.

Kiminori Wakasugi confeziona una delle più divertenti e dissacranti opere a fumetti degli ultimi tempi, un fumetto che smitizza gli eccessi sensazionalistici di certa musica metal e fa fare grosse risate a chiunque lo incroci anche per sbaglio. Il disegno è morbido e molto caricaturale, i personaggi sono di una simpatia disarmante e fanno cose realmente folli. Un accorgimento prima della lettura è doveroso comunque. DMC è diviso in capitoli per lo più autoconclusivi di forte matrice umoristica e che venivano pubblicati con cadenza mensile in origine. Per apprezzarlo a pieno è necessaria una lettura dosata e non “a maratona”, fare diversamente equivale a vedere di fila venti performance di zelig dello stesso autore: si ride ma ci si stanca. Preso a piccole dosi è invece un sollucchero, al punto che vi consiglio di “conservare” la lettura a quando vi sentite un po' giù, per godere al meglio del suo “effetto placebo”. Raccontare troppo è rovinarlo, pertanto vi lascio a un paio di video. Il primo riguarda l'adattamento animato, ad opera dello studio 4c (mica cazzi..)


Il secondo riguarda il film del 2008, imperdibile! (speriamo che qualcuno porti in Italia entrambi... sarebbe spiscioso se tipo Elio e le storie tese adattassero le canzoni...)

Goen riporta DMC in Italia integralmente, in dieci volumi da 4.90 l'uno di ottima qualità. La Planeta ci aveva già provato, ma si era fermata al volume 6. Se amate la commedia “molto” demenziale dovete provarlo.
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3 commenti:

  1. Ho visto l'anime e il film e mi sono piaciuti tantissimo. la dualità tra il povero Negishi e Krauser è divertentissima ^^

    Prima o poi mi recupero anche il manga, ha delle parti in più rispetto all'anime, vero?

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  2. In effetti essendo diviso in "scenette" più o meno lunghe, nel manga potrai trovare qualcosa in più!

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  3. Ciao! L'anime e il film trattano per lo più di episodi legati ai primi 2 volumi del manga, pertanto hai da leggere ben 8 volumi di storie "nuove"! In ambito figures (perc completezza e perchè so che a qualcuno piacciono, come a me..) ci sono pure dei modellini della Revoltech davvero sfiziosi...Talk0

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