mercoledì 15 maggio 2013

Fuse




Nel futuro c'è una nuova e pericolosa forma di energia, la cui origine potrebbe essere aliena, che mina lo scacchiere dei potenti. Gli agenti mercenari di Overstrike 9 (che fa molto Bryger...) si frappongono alla Raven Corporation del pericoloso Fable, società che più è intenta nell'estrazione e raffinazione del Fuse a scopo bellico. Con azioni di search'n'destroy cercheranno di fare andare gambe all'aria gli stabilimenti Raven.
Insomniac è una delle software house più note e acclamate, suoi sono Ratchet e Clank e Resistance (ma pure i papà di Spyro ai tempi della ps1), due dei prodotti di maggiore riferimento per playstation. Da quando lo studio è uscito dall'egida Sony, sotto etichetta Electronic Arts il team ha iniziato il progetto di un nuovo brand, Fuse, (nome provvisorio “Overstrike”, se ne parla ormai dal 2011), uno sparatutto fantascientifico-goliardico in terza persona fino a quattro giocatori (che per un periodo si pensava passato alla prima persona), dalla forte componente collaborativa-multigiocatore, ma in grado di essere apprezzato anche in single player. A differenza di Borderlands, in negativo, qui non avremo un mondo esplorabile, ma una più classica successione della trama in capitoli, sia pure dalla forte componente cinematografica. A differenza di Borderlands, in positivo, se giochiamo in single player non ci sentiremo soli al mondo, gli altri 3 giocatori saranno gestiti dalla I.A. e potremo passare al comando di ognuno di loro quando vogliamo, purché si trovi nelle vicinanze del personaggio che stiamo gestendo. Fin dalla demo, i compagni gestiti dal computer appaiono piuttosto collaborativi e per le peculiarità di Fuse è decisamente un bene. Ogni componente della squadra infatti è un anello irrinunciabile del team, un membro specializzato che dispone di caratteristiche e armi uniche e stravaganti (proprio la stravaganza degli strumenti d'offesa è uno dei fiori all'occhiello di questa software house, originali e appaganti da usare, speriamo ce ne siano tanti e tutti strampalati). Agire considerando di avere a disposizione una squadra è l'unico modo per tenere testa al gioco. Ecco un simpatico trailer che presentava i personaggi quando il gioco era noto come Overstrike.


Dalton, il caposquadra, dispone di un'arma che lancia scariche statiche e proietta uno scudo, ovviamente per un tempo limitato, attraverso il quale i compagni possono sparare (e i colpi verranno potenziati) come trovare riparo (già visto in Resistance, gli imsomniac citano se stessi al meglio). Jacob dispone di una balestra-fucile da cecchino, l'unica arma in grado di colpire i nemici più lontani e ha poteri legati al fuoco. Izzy dispone di un'arma cristallizzante e “instupidente”, capace di bloccare gli avversari o farli uscire dalle coperture, oltre che a operare pasticci genetici sui malcapitati; Naya ha una assurda arma in grado di creare mini buchi neri (il rumore di questa meraviglia vi procurerà mini orgasmi) e può diventare invisibile per compiere azioni furtive. 
Ogni personaggio dispone inoltre della possibilità di dare dei buff (potenziamenti momentanei) alla squadra, designando sul terreno delle zone dove è possibile colpire con maggiore danno, ricaricarsi ecc. La gestione della squadra è automatica, con la necessità di tanto in tanto di curare e farsi curare dai propri compagni, simile ma grazie al cielo senza tutta quella trafila “da incubo” delle medicazioni di Army of two. Come ovvio tutto questo ben di Dio tattico sarebbe inutile se i nemici non disponessero di una intelligenza degna di questo nome. Ed eccoci ad uno degli elementi di maggiore pregio del titolo, i nemici “pensano e agiscono con una certa logica”: usano le coperture, si spostano tatticamente, se notano che stiamo a camperare ci buttano addosso qualche mina, se cecchini stanno a distanza tale da essere irraggiungibili. Un vero e appagante spettacolo, naturalmente da gustare alla massima difficoltà consentita. Per quanto riguarda l'azione di gioco, il modello di riferimento è sempre la terza persona con copertura canonico ma più sul versante Uncharted che Gears: non mancano fasi esplorative e di salto “dinamico”, con le classiche scene scriptate a movimentare un po' le cose.

Grafica e sonoro sono decisamente validi, la scelta di utilizzare uno stile un po' caricaturale dona personalità al gioco, soprattutto perché i personaggi risultano immediatamente simpatici. Non sono per nulla d'accordo con chi afferma che siano anonimi, che la trama sia inesistente e tutto sia un mega multiplayer-oriented (detto da persone che pertanto hanno giocato solo una modalità multiplayer).
Sulla storia c'è ancora poco da dire. C'è in ballo la gestione di una energia di natura aliena, la Fuse, e pertanto la trama sarà un tira e molla tra chi vuole esserne il principale proprietario. Per ora il gioco pare divertente da giocare, non è aspetto da poco.
Fin dalle prime prove Fuse si dimostra essere una delle sorprese più piacevoli di questo periodo, ricchissimo per altro di molti validi titoli. Presto per un pronostico, ma attualmente mi va di tifare per Fuse. Uscita prevista, 30 maggio. Talk0

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