domenica 20 gennaio 2013

Rec 3 – La genesi


 (pubblicità ingannevole)


Grossa premessa doverosa. Chiariamo subito un dubbio, così che nessuno dei lettori de “Le conseguenze” ci caschi. Questo non è un prequel di Rec, come vorrebbe farsi passare, ma una storia del tutto slegata e indipendente, che si svolge in parallelo con gli eventi del primo Rec. Esiste di fatto un collegamento diretto tra le due pellicole, ma è una cosa di una tale minimalità che quando la scoprirete vi farà solo pensare: “Ma dai?” Roba che se non avete di recente visto Rec nemmeno ci fate caso. Esiste di fatto una nuova pellicola di Rec, da poco ufficializzata, ma della quale si parla da anni, che segue direttamente gli eventi dal finale di Rec 2. E' da poco aperto un sito in merito, che reca un maxi-riassuntone video degli eventi di Rec 1 e 2, nemmeno ve lo linko, in quanto non dà traccia di materiale inedito e anzi costituisce il più osceno e tremendo spoiler alla saga, cosa che è a livello di rivelare quanti si celi nella scatola lasciata da Jigsaw alla moglie o spoilerare il finale dei Soliti Sospetti: in genere chi rivela tali contenuti dovrebbe incorrere nella pena della ruota (Mad Max, Oltre la sfera del tuono. Cit.). Stare alla larga di svariati chilometri!!!!
Tristezza ma non troppa. Bene, dopo aver chiarito che non siamo effettivamente alla presenza di una continuazione narrativa degli eventi di Rec 2, né ad un prequel degno di definirsi Rec 0, possiamo mestamente aggiungere di non trovarci nemmeno alla presenza di un Rec in genere per stile, contenuti, messa in scena. Il cuore pulsante di Rec 1 e 2 è il media che racconta la storia, che assurge ad unico materiale narrativo a unico mezzo, inadeguato, per scrutare la verità dei fatti. Nel primo Rec la “registrazione” era quella di una piccola troupe televisiva locale (mi sono immaginato a volte la versione nostrana con la Giorgia Colombo di Tele Lombardia), che pensando di fare un noioso servizio sulle emergenze notturne dei pompieri, esce con l'autopompa ad accompagnare i vigili nel tentativo di sedare lo strano caos che si è verificato in una palazzina spagnola. Noi vediamo e sappiamo solo quanto ripreso dal cameraman. Rec 1 è autentico. Recitato così bene da sembrare del tutto reale e plausibile (vi consiglio la versione in lingua originale). Non ci sono teste calde alla Walking Dead, non ci sono ragazzini fatti e rissosi come un Venerdì 13. E' dannatamente “vero”, sembra di assistere a qualcosa di credibile, reale. Questo grazie a due registi Balaguero e Paco Plaza, che hanno saputo misurare tutto alla perfezione e anche grazie a ottimi attori. Il risultato di tale perfetto bilanciamento è che la storia è sinceramente e completamente terrorizzante. Capolavoro. E allora si replica, sempre Balaguero e Plaza alla regia. In Rec 2 vengono moltiplicati i punti di vista. Seguiremo dei ragazzini intenti a filmarsi che finiranno per entrare in un brutto posto, come le forze dell'ordine che in seguito sono giunte nello stesso stabile attraverso le telecamere che portano sull'elmetto. Il risultato delle riprese con i militari è una forma espressiva del tutto innovativa, che ricorda per più di un momento gli sparatutto in prima persona alla Doom o alla Call of Duty. Fenomenale. La storia riesce anche a crescere ulteriormente e si delinea una figata stratosferica. 


L'attesa per il terzo capitolo è forte. Rec 3 lo dirige solo Plaza; i due registi si sono accordati così, la quarta pellicola la dirigerà solo Balaguero. Probabilmente l'idea è di moltiplicare l'impegno e rendere due visioni diverse della saga, laddove lavorando insieme i due si autolimitavano. A Plaza un prequel, Rec 3. A Balaguero un sequel, Rec 4. Quando fantasticavo su Rec 3, mi immaginavo che sarebbe stato fichissimo se non ne avessero fatto una pellicola, ma una sola registrazione, magari da vendere in cd, nello specifico un audio-diario del particolare inquilino del palazzo che poi è il motore della storia. L'idea mi sembrava bella ed esaltante anche in ragione dell'utilizzo di un media di registrazione differente, che non prevedeva appunto l'uso di immagini. Mi immaginavo a sentirmelo di notte in cuffia e a non dormire per i successivi tre mesi. Ovviamente non era un'idea spendibile autonomamente, ma come extra di un dvd sarebbe stata un prodotto niente male, magari in abbinato al film che è il seguito diretto di Rec 2. Poi arrivano le primi indiscrezioni su Rec 3, la registrazione-soggetto narrativo prescelta è “il filmino delle nozze”. Ok, un media interessante. Interessante perché in genere si caratterizza oltre che per una ripresa più professionale, anche per un lavoro di post-produzione. Cioè quanto volto all'inserimento di musiche di Joe Cocker e dei Queen, le scritte “evviva gli sposi”, le irreali foto-set in cui lo sposo spinge la sposa su di una altalena in riva al mare anche se il pranzo si è tenuto in Val d'Aosta, la scena dello scherzo del water... (per i 2 che non lo conoscono: invadere nottetempo dimora degli sposi e adagiare pellicola da cucina trasparente sul bordo del water, filmarsi in modo idiota mentre ci si occupa delle operazioni e immaginare che i novelli sposi abbiano un impellente e irrinunciabile bisogno di servirsi della struttura igienica casalinga, magari per concepire qualcosa di enorme.Telefonare il giorno dopo registrando la reazione al telefono). 
Insomma, fantasticavo di un filmato che veniva montato e rimontato togliendo le parti horror della storia con dei cut, magari da integrare con le scene in diretta trasmesse dalla stessa tv su cui si opera in montaggio, relative agli eventi del primo Rec. Poteva essere una figata, se fatto bene e Rec Genesis parte proprio così, raccontando la storia di un matrimonio spagnolo, alternando a un cameraman professionista per matrimoni, un cameraman dilettante che sta facendo di suo, a livello di amico, il classico filmino casalingo della festa. Manco dieci minuti e...disastro. Le telecamere vengono accantonate e tutto diventa un convenzionale film horror. Non solo! I personaggi sono tutti stereotipati come in un film horror teen e la sceneggiatura si riempie di trovate buffo-grottesche. Ottima regia, attori calati nella parte in un contesto alla Notte dei Morti Dementi con Pegg, trovate niente male anche a livello visivo e ottimo ritmo narrativo. Pure il finale è interessante e spassoso, con la sposina, bravissima l'attrice e moolto carina, che sbrocca manco fosse Cameron Diaz in Cose Molto Cattive all'urlo forsennato di “questo è il Mio giorno!”. Ma non è Rec, del quale al massimo ne importa alcune suggestioni e “regole” relative ai personaggi degli infetti, oltre ai riferimenti alla prima pellicola e poco altro. È un film che se non avesse portato quel nome avrei comunque visto e apprezzato e pertanto un'opera che mi sento di consigliarvi se volete divertirvi una sera in compagnia. Forse questa scelta stilistico-registica si può spiegare in un tentativo di allargare il brand ad applicazioni più convenzionali ma comunque carine, cercando nel contempo di non ancorarsi a strutture narrative di riferimento, ma che risultano difficili da rielaborare sulle lunghe. In fondo anche l'impostazione del 3 può “starci”. Se il media del primo film era una telecamera, da ciò derivava una prospettiva documentarista, Se il media del secondo era la telecamera a caschetto dei militari, da ciò derivava una prospettiva da videogioco. Il media del terzo è per logica lo stesso “film” che stiamo vedendo, ossia un modo di raccontare la realtà attraverso la finzione scenica: immaginate di vedere Natural Born Killers di Stone e poi un ipotetico documentario realista sul duo protagonista, come fossero persone reali. In effetti è sempre più difficile trovare nuovi modi di spaventare utilizzando le telecamere in modo originale...Penso a Paranormal Activity. Cosa si inventeranno per il 5 dopo il kinetic per il quattro? Telecamere negli ascensori? Nastri a circuito chiuso dei grandi magazzini? Autovelox?
Rimane l'amaro in bocca per quelli che speravano di tornare nelle atmosfere della prima e seconda pellicola, scoprire altri risvolti sugli eventi. Ma è un amaro in bocca che passa presto: data la megaposticipata uscita italiana di Rec 3 unita al fatto che Rec 4: Apocalypse è quasi finito. 
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