venerdì 11 gennaio 2013

Lo Hobbit

Commento post visione senza spoiler... o almeno ci provo

Va bene, mi ci hanno portato. Cioè, ci sono voluto andare con scarsa convinzione. Ad ogni modo mi sono portato dietro l'esperto tolkeniano di zona, il Maurino, che mi ha chiarito passo passo cosa c'era nel romanzo, cosa è stato integrato da altro racconto, cosa è stato aggiunto di sana pianta ma ci può stare. Considerazioni sparse.

Il cantatù nanico: sapevo che ci sarebbero state delle canzoni, il trailer lo faceva presagire, non immaginavo quante, ora lo so. Troppe. Quella del trailer per lo meno è di atmosfera. Tutte le altre no. L'esperto tolkeniano mi ha detto che sono fortemente papabili a questo punto anche altre canzoni nei capitoli a venire. Io già vomito.

Bilbo: non è chiaro perché Gandalf scelga Bilbo. Sì, so per quale ruolo lo sceglie, ma comunque non è chiaro, a meno che lui sapesse già che SPOILER. Possibile? Magari in seguito lo dicono. L'attore che interpreta Bilbo non mi ha fatto impazzire, mi erano piaciuti più o meno tutti gli Hobbit del Signore degli Anelli; Bilbo, che dovrebbe essere l'hobbit per antonomasia, mi pare essere un po' insipido. Forse per volontà di renderlo più simile possibile a Bilbo-il-vecchio, magari in relazione alla narrazione affidata alla voce off di Bilbo-il-vecchio. Magari più avanti migliora, teniamo in sospeso ogni valutazione, per ora non mi ci sono troppo affezionato..

I nani: il motore della storia. Avidi piccoli sfigati. Molto ben caratterizzati. Davvero belli i loro reami sotterranei.  Su tutti svetta Scudo di Quercia, davvero un figo senza riserve. Le scene che ne narrano il passato sono galattiche, più che i combattimenti della saga del Signore degli Anelli mi hanno ricordato le confezioni classiche dei giochi della serie Warhammer: pura potenza fantasy-barbarica. Le scene del passato di Scudo di Quercia sono tratte da La Cerce di Erebor, un racconto di Tolken che di fatto è prequel di questo Hobbit. In genere quando Scudo di Quercia diviene il cuore della scena, cioè in tutte le scene d'azione, la pellicola svolta e diventa un autentico spettacolo pirotecnico. Poi ci sono gli altri nani, tutti piuttosto simpatici e caratterizzati. Fanno un po' da tappezzeria, ma hanno una simpatica coordinazione corale. Curiosità sulla caratterizzazione. Pare che i nani da giovani siano dei figaccioni ancora passabili, quasi degli Hobbit, ma appena raggiunta la trentina gli spunti il classico nasone e peli ovunque. Ecco una cosa che non sapevo e che ora mi rende più felice. Il Maurino condivide la tesi.

Gli elfi: si vedono poco, ma sono gli elfi di sempre: simpatici come un dito nell'occhio, espansivi come i vulcaniani. C'è almeno una buona ragione per cui ai nani stiano sulle palle, sulle nostre ci stanno a prescindere.

Gli orchi: evviva, ritornano gli orchi! Sono sempre brutti e cattivi e a cavallo di lupi in computer grafica. Davvero dei duri. Gli scontri con loro sono i momenti più belli di questa prima pellicola, scontri di massa coreografati splendidamente che si spalmano su più e più minuti di azione incessante.



Gandalf: autentico mattatore, il personaggio più bello e sfaccettato. Così potente da essere per questo relegato più a deus ex machina che a effettivo sul campo di battaglia. Quando entra in azione è più letale di Violence Jack...

Gollum: compare per poco ma riesce a rubare la scena a tutti i personaggi. Anche a distanza di anni risulta sempre il personaggio digitale più credibile e meglio sviluppato di sempre.

Altra roba. Troll: potevano mancare? No e sono fatti magnificamente. Aquile di Gandalf? Magnifiche. Giganti della Montagna: nel libro non c'erano, mi riporta l'esperto tolkeniano, la compagnia aveva scelto appositamente un'altra strada per evitarli. Nel film ci sono e la sequenza che li vede protagonisti è imponente, terrificante e maestosa.
Mi è piaciuto? Decisamente troppo lungo, troppo cantato, troppo aurtoreferenziale e con appigli alla saga dell'anello in un continuo rimando al rimando. Tuttavia l'azione è molto buona, così come gli effetti, musiche e le scenografie. Mi verrebbe da dire che manca qualcosa; laddove la saga dell'anello riusciva a spaventare, a far piangere come a sorridere, qui si rimane eccitati per l'azione convulsa e le armi scintillanti, ma emotivamente non si viene troppo colpiti-affondati. In arrivo per il prossimo Natale una versione ulteriormente estesa già confermata e il secondo capitolo al cinema, Lo Hobbit: la desolazione di Smaug, di cui vedremo il primo trailer a metà anno. In questa pellicola verranno chiariti anche dettagli omessi cronologicamente, così come si capirà dove caspita è saltata fuori la mappa per raggiungere la meta finale. Dovendo dividere tutto in tre film quando non era forse necessario, sono stati necessari interventi di questa natura. Molto probabilmente tutto andrà quindi rimetabolizzato e compreso dopo la visione di tutta l'estesa nuova trilogia tolkeniana.  Sono tornato nel tunnel tolkeniano, quello che mi ha fatto amare l'opera fino a farmene disinteressare? Direi di no, non troppo almeno, ma non posso negare di essermi divertito per quasi tre ore di spettacolo. La cura, l'amore di Jackson per le opere di Tolken traspare ancora forte e decisa, non si può che convenire di essere di fronte a un prodotto molto sentito ed esteticamente perfetto.
Mi lancio in una considerazione strampalata. Il fatto di avere così tanto spazio per gestire un numero comunque limitato di avvenimenti può di fatto giovare all'opera complessiva? Lo Hobbit conta di 300 pagine (gonfiate pur di inserti e racconti) per circa prospettate 10 ore di film a fronte del Signore degli Anelli 1300 pagine per 10 ore di film. Il Signore degli anelli è risultato molto equilibrato nella sintesi, mentre quando è toccato a Jackson adattare una storia da 80 minuti come King Kong è venuto fuori un balenottero di 3ore e passa. In sintesi, temo l'effetto King Kong: film bellissimo, interpretato divinamente, effetti stellari, ma decisamente over-over-over-over-size e pertanto per i più indigeribile (io consiglio i vederlo almeno in due volte). Patirà tale sorte Lo Hobbit? Per ora lo spettacolo è comunque stato movimentato e divertente.
E questo vorrà pur dir qualcosa!
Considerazione del tutto marginale. Sembra che sia stata usata una nuova tecnica di ripresa a  48 fotogrammi al secondo. Non ho capito se è per via di questo aspetto o del 3d o della sala dove ho assistito alla proiezione, ma alcune sequenze mi sono parse velocizzate provocandomi un leggero mal di mare, mentre altre erano così iper-realiste da mettere in evidenza come anche i costumi più elaborati siano stati ricavati da materiali disponibili in un ipermercato. Se questo è il futuro, voglio scendere.  Se anche voi avete assistito a questo strano fenomeno fatemi sapere, creeremo un gruppo di sostegno...
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