domenica 27 gennaio 2013

Il cacciatore di giganti


 Jack the giant slayer


Bryan Singer, il tizio degli X-men, dirige. Il lanciatissimo Nicholas Hoult che già abbiamo intravisto in Warm Bodies ne sarà il protagonista (il 2013 è decisamente il "suo" anno, ma il 2012 doveva essere l'anno di Taylor Kitsch, bravo ma sfortunatissimo ai box office) insieme al recentemente un po' in ombra Ewan McGregor. Ci troviamo davanti alla nuova reinterpretazione di una favola, al secolo Jack e l'albero dei fagioli, in salsa horror-fantasy. Nel passato mi ricordo, negli anni 80, uno spaventosissimo e cupissimo Ritorno a Oz targato Disney (visto a 10 anni, a pensarci tremo ancora, dovrei rivederlo e probabilmente mi farei una grassa risata) e una versione dark di Biancaneve, anni 90, Biancaneve nella foresta nera, con Sigurney Weaver strega. Nel recente Cappuccetto rosso sangue, Biancaneve e il cacciatore (con furti clamorosi da altre opere, tra cui addirittura Princess Mononoke!!!), il nuovo Hansel e Gretel, ora Jack, l'anno prossimo Malefica, versione de La bella addormentata dal punto di vista della strega, interpretata dalla Jolie. Si può parlare a pieno titolo di un filone cinematografico ormai consolidato e non privo di fascino, in cui non viene per nulla schiacciata la componente favolistica: solo in una favola uno specchio magico potrebbe ritenere la Stewart più attraente della Theron, e comunque anche se siamo in una favola quello specchio lo porterei a revisionare.
Oggi la favola del giorno è quella della Pianta dei Fagioli, la cui morale è tipo: “se la vita è grama, prima di abbattervi considerate il mondo del porno” (dalla regia mi dicono che la morale non è esattamente questa, che precisini...), recentemente ri-narrata anche nel film del Gatto con gli Stivali della Dreamwork. Naturalmente in cima alla pianta non c'è solo una casina con Orco gigante e gallina dalle uova d'oro (ripeto, per me stiamo parlando del mondo del porno...poi fate voi..), ma un intero mondo pieno di giganti, da sempre in conflitto con gli uomini in una guerra infinita. Ottimo spunto per un delirio fantasy, carico di mille battaglie e grandiosi effetti speciali da servire rigorosamente in 3d, per maggiorare il costo del biglietto.

Non pare male, per ora. Ma per me sarebbe da denuncia tanto il parrucchiere che il costumista ingaggiati. 
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