Di Warren
Ellis/Darick Robertson
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Copertina del secondo volume |
Se amate i fumetti
e non conoscete le opere scritte da Warren Ellis vi consiglio di
recuperare, perchè evidentemente vi state perdendo qualcosa di
bello, una delle più pungenti e irriverenti penne del fumetto
moderno. Le scelte sono tante, a fiume direi Wolfskin, Doktor
Sleepless, Gravel, alcuni cicli Ultimate della linea Marvel, No Hero,
Black Summer, Supergod.
Se amate i fumetti
e non vi siete mai imbattuti nelle opere disegnate da Darick Robertson, non potete immaginare quanto il suo tratto sia duttile per
ogni tipo di situazione, quanto i suoi personaggi siano così
definiti da poter sembrare reali nell'ovvio presupposto che non lo
siano; tra tutte le opere vi consiglio The Boys, scritta da Garth
Ennis (sì, è assonante e non a caso..).
Se amate entrambi
dovete fare vostra questa nuova pubblicazione a cadenza trimestrale
della Lion, già best seller etichetta Vertigo: Transmetropolitan,
saga fantascientifica già ultimata per circa una settantina di
numeri raccolti in volumetti di quatro numeri l'uno.
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Copertina volume 21 |
Protagonista e
mattatore assoluto è Spider Jerusalem, la migliore penna del
giornalismo sulla piazza, ma non per questo meno abile nel
combattimento, incorruttibile e letale. Peccato che all'inizio
dell'opera Spider appaia già come un derelitto, il fantasma di
quello che era, un eremita che vive in totale isolamento e che viene
di peso riportato davanti alla realtà dal fatto di....aver finito i
soldi. Dovrà quindi tornare a scrivere e per farlo dovrà tornare
nella sua amata-odiata città dove dovrà fare i conti con i problemi
di sempre, uomini che vogliono chirurgicamente diventare simili ad
alieni e vogliono la parità di diritti, politici corrotti che si
fanno reimpiantare il cervello in corpi giovani e aitanti con il
passato immacolato, persone che sono state criogenicamente congelate
e si risvegliano in un mondo che non offre più nulla a loro se non
vivere isolate dentro case di riposo, svitati che trascendono la
realtà materiale sacrificando il proprio corpo diventando entità
gassose al solo fine di fare sesso. Religione, politica, basse
pulsioni umane, Transmetropolitan è un sarcastico e satirico affresco
dei tempi moderni, tagliente e spietato come la penna del suo
protagonista nel mettere alla berlina una decadenza di costumi che
riguarda l'attualità ben più di quanto all'apparenza emerga. Un
quadro affascinante e pieno di piccoli puzzle da risolvere che non
può lasciare indifferenti tutti gli amanti di Philip Dick che tra
voi si nascondono, chi dalla fantascienza si aspetta il meglio.
Disegni puliti e
pieni di particolari che letteralemente esplodono quando fotografano
i momenti più concitati della narrazione, dimostrazione della
indubbia qualità del disegnatore nel riuscire a stupire e
sorprendere con mirabile ritmo narrativo. Le copertine sono
semplicemente magnifiche e delineano in modo appropriato la totale
irriverenza di uno dei personaggi più cool mai creati. Nota
importante: il fumetto si trova unicamente in fumetteria e la
periodicità è un po' random per ora. Se volete seguirlo vi consiglio
quindi di richiedere al vostro fumettaro di tenervi i numeri da parte
o al massimo di metterveli in una casella. So già che ne
riparleremo, magari analizzando qualche arco narrativo.
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