sabato 24 novembre 2012

Ikigami – Annunci di Morte

La chiamano “Legge per la prosperità nazionale”. Nasce dall'esigenza di implementare la produttività nazionale e far comprendere ai giovani giapponesi il valore della vita, intesa come un dono di valore inestimabile. Bene, capito l'obiettivo, è una legge che riguarde i pischelli, che cacchio ci scriviamo? Diamo fondi extra all'istruzione? Implementiamo sistemi meritocratici che permettano l'ingresso degli studenti più meritevoli all'interno di grandi aziende con incarichi a tempo indeterminato? Settimana corta? Lavori forzati per i bulli? I giapponesi non hanno dubbi: bisogna vivere la vita intensamente come se ogni giorno che viviamo fosse l'ultimo. E come spingere i giapponesi a tale sforzo? Il manga prevede un meccanismo complesso in base al quale un giapponese su mille, raggiunti i 18 anni di vita, in virtù di una tossina che gli è stata riversata nell'organismo il primo giorno di scuola, semplicemente, a un dato giorno e a una data ora, morirà. E siccome nessuno sa prima dei 18 anni di essere proprio lui il “fortunato”, tutti vivranno la loro esistenza in pieno e, superati indenni i 18 anni e pensando al rischio corso diventeranno ottimi cittadini. Per permettere alle vittime di questo megasorteggione di chiudere i conti, viene gentilmente concesso loro, dopo la comunicazione di morte, l'ikigami del titolo, ben 24 ore di tempo prima di defungere. Siccome siamo in Giappone questa legge, incredibilmente, passa e viene applicata. Per consegnare gli ikigami vengono istituiti degli uffici locali e il non-protagonista di questo manga è proprio uno di quei buffi burocrati che una bella mattina vengono a bussare alle porte di quel uno su mille che avrà ancora solo 24 ore di vita. Ogni “consegna” corrisponde a un ciclo narrativo il cui protagonista è chi riceve l'ikigami.
L'autore di Ikigami, Annunci di morte è Motoro Mase ed è un dannato genio. Se a livello grafico l'opera è buona ma abbastanza convenzionale, sul piano narrativo è un'autentica bomba. Al di là della terribile legge sulla prosperità nazionale, che apre una sottotrama che sembra portare il Giappone verso una giustissima e doverosa rivoluzione nei confronti dei suoi folli politicanti, mai fino a ora un fumetto aveva affrontato con tanta lucidità una delle più terribili domande che l'uomo si pone: cosa posso fare oggi se domani dovrò morire? Una domanda con cui molta gente è costretta a confrontarsi quotidianamente, in quanto afflitta da un male incurabile o in quanto vive in uno scenario di guerre e terrore, ma che i più, quelli che stanno bene e a volte si toccano le palle quanto sentono un'ambulanza o vedono una cassa da morto, preferiscono rifuggire.
Oggi stai bene e ci sei. Domani, boom e sei morto. Hai 24 ore per chiudere i conti con la tua vita. Troppo poco tempo per metabolizzare la cosa, troppo poco tempo per riparare agli errori di una vita. Nonostante la finalità della legge, nessuno che riceve l'ikigami può definirsi pronto e contento di tirare le cuoia e qui gli espedienti narrativi che l'autore mette in campo rendono ogni storia completamente diversa dalla precedente. Chi si rassegna, chi va a ritrovare i suoi cari, chi vuole chiudere i conti in sospeso con chi lo ha maltrattato, chi deve partorire e sa che non conoscerà mai suo figlio, chi decide di fare una strage. Ogni storia è un nuovo mondo, un nuovo spunto.
Triste e molto empatica la figura del burocrate-uomo con la falce, una persona che svolge un compito ingrato e senza uscita: chi si ribella viene a sua volta ucciso da una tossina. Cupo e senza speranza è invece il Governo, un mostro con mille ramificazioni e nessun punto debole, opporsi a lui significa sempre morire, magari in modo eroico, ma morire. Questo bene rappresenta anche la società odierna, dove tutto è precario, tutto sostituibile in virtù di un bene comune. Fa specie comunque che persista una democraticità effettiva nel discorso degli ikigami: colpiscono tutti, non ci sono caste protette. Un ottimo spunto di riflessione.

Peccato che l'autore sia un po' lento e si dice che l'opera stia per finire, ora che è da poco uscito da noi l'ottavo volume, edito dalla Panini in un'edizione un po' cara, ma di ottima qualità, limitatamente al circuito delle fumetterie. Vi consiglio vivamente di dargli uno sguardo, difficilmente si trova un fumetto che parte da un'idea così esplosiva e volta per volta sa reinventarsi con storie a volte action a volte drammatiche, così come è mutevole la vita, in effetti.
Esiste anche un bel film, uscito in inglese e recuperabile su Amazon: Ikigami – death notice, anche lui mooooolto bello, moooolto commovente. Tirate fuori i fazzoletti, ne avrete bisogno.  
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