lunedì 12 novembre 2012

Spartacus – Sangue e sabbia

Stagione 1
La scomparsa di Andy Whitfield è stata un duro colpo per me. Non solo per la giovane età, ma anche per le indubbie doti umane e recitative che possedeva. Una vera e propria perdita per tutto il cinema che sarà. Fa male anche alla luce del “suo” Spartacus, una  re-invenzione dal modello di Kirk Douglas, un personaggio brutale quanto profondamente umano, profondamente autentico. È strano dirlo in relazione a una produzione, dietro gli stessi di Xena, che punta il 90% nell'essere uno spettacolo estremo pensato per adulti, ma la qualità degli attori è la gemma che più riluce alla fine della visione, nonostante tette e frattaglie a oscurare lo sguardo. Magistrale la prova d'attore di John Hannah, un personaggio sfaccettato, meschino quanto magnanimo, imprenditore quanto aguzzino. Gigantesca Lucy Lawless, la cara vecchia Xena, dolce e spietata, materna quanto strega. Da applauso Viva Bianca, un corpo lascivo dotato di una fredda mente calcolatrice, capace di coprirsi letteralmente di sangue, uccidendo con le sue mani, pur di riparare a danni procurati al suo onore. Se nel telefilm “Roma” erano caduti molti tabù sulla società romana del passato, qui ci troviamo davanti a un popolo completamente deviato, che gode per il sangue, corrotto fin dalla giovane età. Da qui la figura quasi salvifica dei gladiatori da schiavi a sterminatori, da bestie a portatori di una morale più alta. Una gara di bravura continua e costante da parte di cast, tecnici, attori. Le scene di lotta mutuano molto dalla tendenza alla stilizzazione dell'immagine già fatta propria da pellicole quali 300, ma non si buttano via intuizioni rosso sangue proprie del Gladiatore di Crowe – Scott. La fotografia è tagliente, quasi metallica, da apprezzare su un grande schermo. Lo sforzo produttivo è tale da rendere la visione non inferiore a una grossa produzione cinematografica. Non è HBO, ma anche la Starz ci sa fare quando si mette. Lo spettacolo, benchè adatto a palati forti, è lussureggiante e vi consiglio di vederlo nella sua forma migliore, senza censure, così come viene proposta dai cofanetti in dvd-blu ray. Da vedere e collezionare. Da poco è uscito anche il prequel, "Gli dei dell'arena", e l'opera in tutto conta ancora due stagioni televisive, di cui l'ultima in uscita a gennaio. Neanche un grosso investimento quindi. Se amate i gladiatori sapete cosa vedere. 
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