giovedì 21 novembre 2013

Prometheus e il suo quasi sequel


Siamo soli nello Spazio? Chi ci ha creato e perché? Possibile che siamo sulla Terra solo per un colpo del destino? Sono queste le domande che da sempre affliggono l'esistenza umana. Del resto il furto del fuoco agli dei da parte di Prometeo per donarlo agli uomini, rappresenta la brama di conoscenza, il desiderio di avvicinamento, anche solo intellettuale, dell'uomo alla divinità. La ricerca di uno scopo nella vita spesso sembra non poter prescindere da una “approvazione dall'alto” che stiamo percorrendo la via giusta, magari una via sicura e diritta tracciata da secoli da chi è venuto prima di noi. É in fondo l'approvazione del padre cui da sempre ambisce il figlio e per molti è la suggestione che ha dato inizio alle religioni, il senso della vita. Da sempre ci sono altresì suggestioni che la razza umana sia figlia di popoli extraterrestri (aspetto che per me comunque non risolve “da chi veniamo”, ma sposta il problema su “chi ha generato chi ci ha creato”). 
Ma finalmente la scienza, nel caso del nostro film l'archeologia, sembra aver trovato una risposta che tanto bramavamo: non siamo soli. L'analisi di alcuni strani simboli riscontrati in remote parti del mondo è lampante e va oltre ogni tipo di scoperta. É stato trovato uno Stargate!.. No, come non detto... Sono state trovate delle coordinate che rimandano a un certo indirizzo spaziale e ora che gli uomini possono utilizzare navi spaziali per spostarsi in un vacanziero agriturismo su Saturno è possibile andare fisicamente a conoscere i nostri genitori spaziali. É così che archeologi, scienziati vari, militari e novelli androidi si imbarcano in una spedizione spaziale fortemente voluta da quella che appare da subito come una loschissima doppiogiochista società segreta a designazione plutocratica. Come andrà il viaggetto?

La notizia del ritorno di Ridley Scott alla fantascienza si era propagata in rete come una incontrollata deflagrazione. Quando le voci di corridoio iniziarono a focalizzarsi e a fare luce sul tema della prossima pellicola del maestro e i suoi legami più o meno evidenti con il primo Alien, il fandom è letteralmente esploso. Da ogni luogo sulla Terra ove risiedeva un fan degli xenomorphi schifoidi biboccacciuti e insettoidi venivano innalzate preghiere propiziatorie per il buon esito dei lavori. Oltre a chiedere un cast degno, effetti spettacolari, scenografie da urlo e una storia dinamica e divertente le preghiere dei veri fans erano mirate, chirurgiche all'esorcismo dell'unico, storico nemico della saga di Alien: l'insana mania risparmiosa dei produttori. Perchè non basta reclutare il top del top, bisogna anche fornire i fondi adatti ad uno spettacolo di fantascienza con le contropalle. È stato il braccino corto del produttori, unito ad alcune fisime da diva di Sigurney Weaver, a minare Alien 3. è stato il braccino ancora più corto dei produttori, in seguito alla tiepida accoglienza di Alien 3, a portare la saga, con Alien – La clonazione, nel territorio dei b-movie (pur cazzari e spensierati ma comunque b-movie). Così depauperati, gli alieni scolpiti da Giger hanno smesso di essere lo spettro bio-meccanico della natura che si fa largo con bava acida tra strutture simbolo di una decaduta tecnologia futuribile. Non potendo più (economicamente) bene rappresentare la loro ragione d'essere, ossia più che alieni rappresentare “un luogo infetto”, gli Xenomorphi si erano nel tempo ridotti a meri Gremlins o al massimo a dentuti velociraptor, buoni ad essere declassati a nemici dei tamarri Predators (tamarri ma figherrimi! Già vi anticipo che noi li amiamo tutti... preparatevi a post tematici su ogni singolo Predator! Non dico su ogni singolo film su Predartor ma proprio su ogni personaggio!!!). 

Nonostate tutto film che hanno venduto, ma con un po' di amarezza per “quello che avrebbero potuto essere”. Si vede che con il tempo le cose cambiano. Perché con il ritorno di Ridley Scott, supportati dal clamoroso successo della fantascienza di Avatar, i tizi della Fox hanno deciso di tornare a investire di brutto. Benedetta da un budget stellare e sotto la guida del regista che ha principiato la saga di Alien, la nuova pellicola annoverava attori di alto calibro come Noomi Rapace (esule dalla viscerale interpretazione di Millennium), Michael Fassbender (nuovo grosso nome di Hollywood, e non lo dico solo perchè ho visto Shame), Chalize Theron, Idris Elba, Guy Pearce. Prometheus era pronto per essere girato, ma voleva da subito andare oltre. Nasceva con la determinazione di essere qualcosa “d'altro” rispetto al canonico Alien (alcuni dicono che nascesse come opera del tutto svincolata da Alien, ma francamente ci credo poco), un percorso autonomo che doveva toccare la saga classica ma con le qualità per essere anche qualcosa di diverso dal canovaccio noto di caccia all'alieno. Se Alien parlava dei pericoli insiti nella tecnologia e della paura dell'ignoto, Prometheus mirava a parlare delle contraddizioni della religione, dell'annoso dilemma se esista un Dio e se questo sia buono, come (ovviamente) della lotta dell'uomo contro la (im)mortalità dell'anima. Un tema che è proprio di molta fantascienza classica, suggestivo, che rimanda ai temi mistici, agli alieni-demiurghi. Ancora una volta tuttavia, i produttori hanno deciso di strafare. 

Se per Alien 3 e 4 la parola d'ordine era contenere i costi e passare all'incasso, per Prometheus, sempre nell'ottica di massimizzare i costi, si è deciso di serializzare il prodotto. Da subito. Per farlo nel modo più cool possibile, così che piaccia ai ggggovani, la sceneggiatura è stata messa nelle mani di Damon “ Satana” Lindelof. Sì, è lui, il prezzolato killer del buon senso, l'uomo capace di mandare in merda un racconto breve di tre pagine per farne una insensata trilogia filmica. L'uomo che in tempi recenti ha cacato sulla sceneggiatura di World War Z. Satana prende Prometheus e lo devasta. Di colpo alcuni personaggi della sceneggiatura che dovrebbero essere timidi scienziali diventano degli idioti suicidi “perché fa ridere”, altri impazziscono, altri diventano eroi suicidi senza uno straccio di spiegazione logico-emotiva. Ma c'è di peggio! La trama viene tanto rimaneggiata da essere afflitta da voragini di sceneggiatura con la precisa intenzione di “spiegheremo le cose nel prossimo film” e stringi stringi l'intera pellicola si riduce a essere (in negativo, nell'ottica copia-incolla) moooolto simile a un Alien classico. Il guaio, esattamente come di recente successo per World War Z, è che con un solido backgroud alle spalle, attori bravissimi, musiche ispirate ed effetti speciali da spacca-mascella conditi nel migliore 3d possibile, la pellicola risulta a ogni modo visivamente e auditivamente eccelsa. Il classico spettacolo che “deve” essere visto a tutti i costi se non altro con l'ottica che “le montagne russe non saranno poi latrici di chissà che trama ma sono comunque divertenti”. 
Così il film esce in America e fa il botto. Nonostante oltreoceano giungano malumori per il “capolavoro” sceneggiato da Lindelof e nonostante il film giunga da noi con un ritardo imbarazzante (roba che in America già lo trovavi a 2 dollari nel cestone del mediaworld locale insieme a un film con Beppe Convertini) tutti andiamo in massa a vederlo, tacciando di blasfemia Tarantino che esprimendosi su Prometheus dichiarava di aver trovato “stupidini” alcuni passaggi della sceneggiatura. Come è stata all'epoca la mia reazione, figlia del marasma mentale post visione e con un po' di alcool in corpo? “Figata totale! Ma sta cosa del fango, della terra... fa troppo Gladiatore ipermistico! Effetti paiura!! La Theron è sempre una strafiga e la Rapace con le sue guanciotte non c'entra una fava con la parte ma mi farei pure lei! Fassbender supremo, il mio nuovo androide di Alien preferito!! Figata la scena “operatoria”!! Quando esce il prossimo? Certo che gli scienziati babbei... ma che gli piglia di colpo ad Elba? Certo che quella scena è un po' ricalcata da qualcosa di già visto... ma chissene! Cazzofigata!!! ”Già il giorno dopo e senza una super Tennents in circolo: “ Mamma che cesso di film ho visto ieri!! Il tombino di tutte le trame scritte a cacchio!! Un bambino di 3 anni ha più fantasia, logica e non copierebbe neanche! Ma la Rapace che ha fatto agli zigomi? Fassbender è un po' trattenuto, ma di contro non può girare sempre nudo. Il personaggio di Elba, che è sempre un figo, ha una evoluzione inconcepibile sul finale, nemmeno in un videogioco proverei a fare quello che lui fa senza battere ciglio. Certo che la Theron è veramente qualcosa di spaziale, altro che astronavi e alieni...”. 
La situazione varia nei giorni a venire nella mia solita altalena emotiva “bello-cacca”, ma ormai il danno è fatto, i soldi sono dati e si parla già di sequel. Tuttavia qualcosa a Hollywood si inceppa. Lindelof scappa. Sa di averla fatta fuori dal vasino e di non essere in grado di sistemare i cocci per un Prometheus 2 che ormai tutti vogliono per doti della pellicola che erano presenti ancor prima che arrivasse lui, nella prima sceneggiatura. Personaggi ben delineati e contraddittori, una razza aliena austera e per molti versi nuova nel panorama fantascientifico odierno, strutture e mezzi tecnologici credibili, scenografie di ampio respiro e un sacco di “misteri” da svelare. Nonostante lo script si inceppi qua e là tutto l'ottimo lavoro, che dovrebbe essere di solo sussidio alla trama, ha una tale personalità da distinguersi e farsi apprezzare non solo dai fan di Alien, ma anche dai cultori dei “vuoti spaziali” di "2001 Odissea nello spazio". Prometheus è visivamente maestoso, gli attori sono in palla come i tecnici e Scott è sempre un grande regista, un regista che si è così tanto “ritrovato” nel narrare-in-immagini la fantascienza da voler mettere in cantiere non solo un secondo Prometheus ma anche un nuovo Blade Runner e si parla pure di un sequel diretto di Alien! Ma Lindelof non sa cosa fare! È un problema materiale e non di rinnovata coscienza di sé, altrimenti non si spiegherebbe il suo successivo aborto, ossia la revisione di World War Z. Prometheus 2 si limbizza in attesa di uno script veramente difficile da rimaneggiare e ultimare. Voci di corridoio però si concretizzano di nuovo, le ultime sono del 30 ottobre 2013. Prometheus ha finalmente trovato la via della pre-produzione e nel 2015 (forse) anche del grande schermo. Il regista non è stato ancora confermato ma parrebbe essere sempre Scott mentre gli attori già confermati sono per ora la Rapace e Fassbender. Ma soprattutto un nuovo sceneggiatore, Jack Paglen, già accreditato per aver lavorato lo script (da imdb non è chiaro se sulla prima o seconda stesura) di Transcendence, il filmone di esordio di Wally Pfister ( scuderia Nolan di recente come direttore fotografia), in uscita il 2014, con Depp, Freemay, Murphy, Bettany. Un nome “caldo” quindi e verso il quale voglio nutrire le più grandi speranze. Lindelof intanto farà danni su Tomorrowland , il prossimo film di Clooney...

Alla luce di queste news non possiamo che augurarci il meglio per il proseguo della saga, uno degli incubi fantascientifici più belli degli ultimi anni. Magari oltre ad avere uno stupendo quadro digitale abbellito dalla profondità tridimensionale in futuro ci verrà regalata anche una trama degna, orpello che a una prima visione pare per molti non fondamentale, ma che risulta di un certo peso quando si tratta di riprendere in mano un vecchio film e volerlo vedere una seconda volta senza saltare alle scene più belle. Operazione che sull'home video di Prometheus invero capita sovente, fino a rovinare il disco per le molte re-visioni.
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