mercoledì 27 novembre 2013

Dead Snow e il suo sequel


Nel mondo dei film dell'horror non esiste posto che non nasconda qualche oscura maledizione, non importa quanto la location sia fuori mano! Ne fanno le spese un gruppo di studenti di medicina che decidono di recarsi in una baita di montagna per passare il classico fine settimana sulla neve. Il posto è ricoperto di neve e serve una lunga camminata per raggiungerlo nonché un bel po' di tempo per riscaldarlo. Ma non appena tutti sono al calduccio e belli allegri ecco che arriva il classico personaggio oscuro, un montanaro menagramo, pronto a vendergli la maledizione locale. I nazisti durante la guerra avevano in pugno il territorio e avevano privato di ogni bene gli abitanti del luogo provocando sevizie di ogni genere. Per reimpossessarsi del maltolto i locali sono insorti contro di loro riuscendoli a disperdere tra le montagne, dove i soldati hanno trovato morte per assideramento. Ma da allora qualcuno di loro vaga ancora tra i monti, come non morto, elargendo morte e rivendicando il loro bottino di guerra. Certo, sono tutte storie...

Tommy Wirkola filma con Dead Snow il sua lasciapassare per Hollywood, che lo accoglierà permettendogli di realizzare il suo personale riadattamento in salza raimiana di Hansel e Gretel. E c'è da dire che se lo è proprio meritato! In un tripudio di battutacce da dark commedy e smembramenti vari Dead Snow è il perfetto B-movie scacciapensieri, accattivante e sgangherato quanto basta per una bella serata tra amici. Tutto è volto al massimo disimpegno possibile e se accettate di prendere il film per la piega giusta passerete un'oretta e mezza divertente. Partiamo dai personaggi. Molto “terra terra” e del tutto incompatibili con i classici mascelloni monoespressivi della maggior parte dei brutti horror moderni, rappresentano coglionazzi (Fantozzi cit.) tra cui tutti, chi più chi meno, potrebbero ritrovare loro amici o conoscenti. Persone bruttine, un po' sgangherate, un po' volgarotte per le quali, anche solo a livello subliminale, non possiamo che parteggiare in quanto è facile riconoscersi tra noi “normali” e non attori. Certo spero di non venire a sapere che qualche mio amico ha avuto un amplesso su una turca mentre espleta funzioni corporali (una delle scene del film), ma sono proprio cretinate di questo tipo che descrivono al meglio la tragicomicità della vita. Appurato che si stanno simpatici e che non lesinano battutacce e situazioni ridicole anche quando non servirebbe ecco che abbiamo i mostri del giorno, i nazi-zombie. Molto più intelligenti di uno zombie classico, in quanto ancora dotati di rudimentali tecniche di combattimento che includono anche l'uso di armi da fuoco, agiscono con finalità non diverse dalla ciurma di Barbossa, ma si rivelano in ogni caso degli avversari piuttosto sfigati, non fosse per il loro numero sul campo, drammaticamente tendente ad infinito. Ben intruppati e armati, con tanto di “Big Daddy” in versione kapo che fa molto Darth Vader, i nazi-zombie sono una gioia da vedere smembrati, dimezzati, impalati, triturati, sparati, affettati e rosolati dai nerdacci antieroi della pellicola. Il sangue scorre a fiumi con la gioiosa incoscienza dei primi lavori di Jackson e per gli amanti dell'emoglobina c'è da divertirsi anche in relazione di uno svolgimento dell'azione che è sì abbastanza canonico, ma che regala, proprio per le peculiari caratteristiche di personaggi resi al meglio da una divertita interpretazione degli attori, pure scene inaspettate e spettacolari. I nostri nerdacci messi a tritare zombie sono delle autentiche furie, perfino se hanno stampata in volto la denominazione di vittima designata! Vi troverete a fare il tifo per loro in una maniera che non vi aspettereste.


Tuttavia la paura latita, se non è proprio del tutto assente, e questo aspetto potrebbe non piacere ad alcuni integralisti dello zombie-movie più cupo e serio. Precisiamo, non è assolutamente un capolavoro ma a ciò nemmeno si mirava. Una pellicola “stupidina” magari, ma di quelle da riguardare con affetto. Dead Snow è un B-movie divertente e dissacrante, fortemente spinto sulla strada della parodia di genere, realizzato con mezzi piuttosto contenuti tanto per attori che per effetti. Ma è uno spasso e tanto basta. Solo per veri catecumenti ( Ciak cit.) 
E il sequel? Purtroppo per ora non si farà, la campagna fondi su "Indieagogo" non ha dato i frutti sperati... ancora per qualche tempo i nazi-zombie rimarranno nel freezer. Attenti ad aprire il vostro!
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