domenica 18 marzo 2018

Lupin 3 - Lo schizzo di sangue di Goemon Ishikawa



- Sinossi fatta male: Si chiama Hawk, ma tutti lo conoscono come "Il fantasma delle Bermuda". È grosso come una montagna e letale quanto una bomba atomica, il combattente definitivo nato dalla fusione alchemica tra Bud Spencer e Chuck Norris. Dato per morto, si è ritirato a vita privata, tra tronchi e montagne e in compagnia di una bimba da allevare, come già fatto da altri celebri grandi combattenti prima di lui: il colonnello dei marines John "Commando" Matrix e il nonno di Heidi. Poi un giorno un fantomatico "padrone" lo chiama per farlo tornare in servizio e questo colosso, in sella a una moto e armato di due asce affilate, saluta la figlia e i tronchi e di dirige verso una lussuosa nave-casinò gestita dalla Yakuza. L'imbarcazione pullula di criminali armati fino ai denti, al cui vertice c'è il più potente discepolo della scuola ninja di Iga, Goemon Ishikawa, ma Hawk ha un piano semplice e veloce, distruggere con le accette e la sua forza erculea l'intero locale caldaie. Ci sono altri ospiti indesiderati sulla nave, attratti dall'incredibile tesoro della cassaforte del casinò, Lupin III e i suoi soci. Il gruppo dei ladri fa il suo colpo, Hawk riesce a far colare a picco la nave e a scontrarsi per la prima volta con Goemon, sconfiggerlo e distruggerlo nell'orgoglio. Da allora si aprirà tra Hawk e Goemon una vera e propria guerra per decretare chi sia tra i due il più forte, un conflitto sanguinolento e spietato come non ve lo immaginereste. Lupin, Jegen e, indirettamente, Zenigata cercheranno di sopravvivere e supportare lo spadaccino contro questa sorta di terminator. La bella Fujiko dopo aver fumato in un Bong a forma di pene e averci deliziato con uno stacchetto soft fetish uscirà di scena dopo nemmeno metà della storia, perché questa è una storia "da uomini". La spada di Goemon si deve scontrate con le asce di Hawk, accettandone potere e paura. La preparazione dello spadaccino, tra i boschi e sotto la pioggia, alla ricerca, tramite l'annullamento dei cinque sensi, di una evoluzione mentale che gli consenta di diventare  più veloce e quasi preveggente e di fatto un trip che attira più i maschietti che le femminucce. Salvo le femminucce degli anni '70 con in camera un poster di Goemon a torso nudo sotto la pioggia. Seguiranno comunque botte, distruzione e un cospicuo numero di mutilazioni, per lo più ai danno dei cattivi Yakuza chiamati a fare da sanguinosa tappezzeria alla vicenda.


-Ma che anime divertente!! Telecon Animation insieme alla storica TMS Entertainment riportano alla regia di un'opera legata alla saga di Lupin Terzo il grande Takeshi Koike, direttore dell'animazione della serie La donna chiamata Fujiko e regista del film La tomba di Jigen. Koike, che abbiamo visto "dalle nostre parti" alla regia del corto di Animatrix "Record del Mondo" e dello schizzato ma geniale film di corse futuristiche Red Line, ha contribuito a svecchiare di brutto la serie del ladro gentiluomo di Monkey Punch, riprendendo tanto la cornice storica anni settanta, quanto la crudezza tematica della prima serie e del film Dead or Alive (diretto dallo stesso Monkey Punch), quanto la sessualità esplicita di cui trasudavano le tavole originali del manga. Grazie a Koike, si è creato un Lupin a tutti gli effetti per un pubblico di soli adulti, nato per far godere soprattutto chi negli anni '70 era già nato ma anche avanguardista per sedurre le generazioni successive. Un Lupin squisitamente vintage, cupo e sexy nella forma come "idealmente" il Kriminal di Magnus o la Valentina di Crepax. Questo ultimo film, realizzato per i 50 anni della serie, mette al centro della narrazione Goemon e lo fa sguazzare in un inaudito mare di sangue e arti maciullati all'interno di un rapido e suggestivo action movie, esaltante e ben ritmato. Il comparto visivo è superbo, la trama è semplice e dritta per non farci distrarre un secondo, tra inseguimenti e regolamenti di conti, dal balletto di asce e spade. Torna la Fujiko ultra sexy della sua serie spin off e, anche se per il poco minutaggio concessole, riempie di sex appeal la scena, torna lo Zenigata massiccio e duro stile Il prefetto di ferro di Giuliano Gemma. Lupin e Jegen fanno per lo più da spettatori mentre Goemon e Hawk dominano la scena. Il samurai è un involucro di muscoli tesi e rapidità di movimento che deve fare i conti con un nemico per una volta davvero pericoloso, più grosso e più potente di lui. Il suo percorso di crescita parte dal fallimento e segue nella accettazione dei suoi limiti e solo in fine trova il modo giusto, anche se da vedere è estremamente doloroso, di superare il suo nemico. Non con una "tecnica segreta", quanto con un compromesso lucido tra attaccare e dover subire. Hawk è un personaggio ben costruito, risoluto e letale, che incarna la forza indomabile della natura e per un istante mi ha ricordato il Chang di Solo Dio perdona di Refn. Visivamente e caratterialmente è davvero un super mix di Chuck Norris e Bud Spencer, ma ha anche molte movenze e tic di Schwarzenegger, passione per i sigari compresa. La seconda parte dell'anime di fatto può ricordare molto action anni '80, da Predator a Codice Magnum, passando obbligatoriamente da Commando. Erano film molto divertenti e intensi quanto smaccatamente esagerati e splatter e qui è uguale. È un film con una violenza del tutto inedita per la saga di Lupin (ma comune ad esempio proprio a Dead or Alive). Preparatevi a vedere teste e braccia mozzate, perfino sezioni di arti "sfilettati". Io con quei film anni '80 ho un rapporto sentimentale fortissimo al punto che ho metabolizzato anche la loro violenza volutamente caricaturale, che qui rivedo, come ce l'ho con il Lupin in giacca verde e rossa (poi ho scoperto che non mi dispiace nemmeno quello in giacca rosa, una volta che ho visto la terza serie grazie a Yamato Video, senza le brutali e insensate censure che Mediaset aveva imposto a un'opera per adulti per renderla accettabile a un pubblico di bambini). Sono nato nei '70 e ho nel DNA anche i poliziotteschi, Kriminal, Valentina, le commedie sexy della Fenech (e Fujiko ci assomiglia un bel po' alla Fenech) e le altre cose che ho citato sopra e che per me rendono magico il Lupin di Koike. Non so se le nuove generazioni possono trovare un tale spettacolo attuale e riescano a entusiasmarsi per personaggi che sono per me senza tempo, ma "fino a un certo punto". Non so nemmeno se una violenza visiva di questo tipo può essere accettata da tutti i fan cresciuti, soprattutto, con la serie andata in onda su Mediaset. A me comunque questo film su Goemon è piaciuto e mi sento di consigliarvelo. Non dura tanto ed è realizzato con molta cura, tante belle coreografie action, qualche inseguimento e uno stand-off finale che non si dimentica. Speriamo che qualche santo provveda presto a una versione home video in italiano. Perché, apro parentesi, mi fa un po' incazzare il modo in cui vengono attualmente trattati i fan di Lupin in Italia. Il gruppo Mediaset trasmette le nuove serie solo sporadicamente e ad orari improponibili, appioppando sigle  giovanilistiche per attirare un pubblico "gggiovane" che però poi  la rete pretende veda gli anime di notte (e nemmeno con una programmazione on-demand!!!). Il prossimo film "l'ultimo colpo" andrà in onda oggi, 18 marzo alle 23.00 su Italia 1, ve lo dico per prepararvi, perché è il solito orario "agevole". Senza  l'home video o almeno l'on-demand si fa fatica a seguire le storie del ladro gentiluomo ed è tragico il modo in cui la quarta serie sia ambientata proprio in Italia e abbia ricevuto in TV una visibilità e promozione vergognosa. Va bene, fine dello sfogo. Speriamo in tempi migliori e magari in nuove serie home video quanto prima.
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2 commenti:

  1. Koike è quanto di meglio potesse capitare a Lupin, soprattutto vista la qualità infima degli ultimi special TV e della serie ambientata in Italia (Giesù!! T__T E non mi esprimo sugli orari biechi di Merdaset perché aprirei un libro, mi sono già sfogata all'epoca sul mio blog, quando dovevo diventare scema per seguire in diretta "L'avventura italiana").
    Chikemuri no Ishikawa Goemon mi è piaciuto meno di Jigen Daisuke no Bohyou, non solo per l'ovvio motivo di essere una Daisuke-fan, ma proprio perché ho trovato alcune animazioni e il character design di Hawk un po' fatto a tirar via, però è comunque un grande prodotto, che spero abbia abbastanza successo in terra nipponica da dare il La a un terzo special... magari dedicato a Zenigata! :)

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