Il post potrebbe
benissimo chiosarsi così, dopo aver gustato le immagini dell'ultima
fatica di Suda 51 ormai sarete tutti intenti a rivedere il trailer
altre 6 o 7 volte e quindi io mi trovo a scrivere queste righe in
pratica solo per me stesso... Allora, domani devo ricordarmi di
prendere il dentifricio, lo yogurt alla vaniglia... Ah, ci siete
ancora?
Suda 51 è uno che
va giù sincero di superalcolico. Un tipo onesto. Quasi un Burroughs,
solo che il primo mentre era in “viaggio” scriveva, Suda quando è
in “viaggio” programma. Stessa cosa. Ecco che quindi capitano cose
fantastiche e assurde come Killer 7, dove per muoversi si usa un
tasto per procedere in linea retta, si collezionano palline
contenenti repliche subbuteo di giocatori del Brasile, e si
intrattengono conversazioni con bimbi fatti a pezzi mentre esseri
invisibili si scagliano contro di noi urlando. Eccoti poi scaturire
un No More Heroes dove tra moderno e anni ottanta si affrontano
killer con una specie di spada laser. E che dire delle ossessioni
falliche di Shadows of the damned e al fetish-camp di Lollipop
Chainsaw? Tutte opere che, pur in una certa discontinuità
realizzativa, sembrano urlare alla massa la loro singolarità, in
loro non essere un prodotto tra tanti, svelando il matrix della
censura autoimposta.
Tra tanti eccessi,
non ultimo Black Knight Sword (dove il protagonista, prima di
iniziare una epopea fantasy si impicca nella sua stanza) e il
bellissimo Sine Mora (dove creature antropomorfe si scontrano nei
cieli per il controllo del tempo parlando e filosofeggiando in
francese), il mio cuore non ha mai smesso per un secondo di amare
Killer 7, titolo per ps2 e xbox che ho così sublimato nei miei
ricordi da non volere più vederlo, per non perdere “l'aroma dei
tempi del giocato vissuto” (ecco una frase che dovrei far
brevettare). Ho amato molto anche Shadows of the damned, ma causa
indigestione di bug l'ho sempre preso e riposto sulla mensola (magari
in questi tempi ci rigioco però...). Di fatto, come si può non amare
Killer 7 dopo averlo finito, dopo aver goduto di uno dei finali più
fighi di una delle storie più fighe del creato?
Killer is dead.
Già dalle prime foto, l'aroma di Killer 7 è potente in lui (Yoda
cit.). Di sicuro un titolo che vorrei già da ora provare. Sono
contento che Deep Silver si occupi di portare questo titolo tra noi
buzzurri italici del terzo mondo tecnologico. Deep Silver si
meriterebbe una statua solo per aver portato Catherine tra noi.
Speriamo che lo scultore pratichi la maxi offerta due al prezzo di
uno. Come non si può amare un eroe di nome Mondo Zappa? No, non è
possibile non amarlo.
Impossibile non amarlo, e nonostante ciò venderà comunque le solite 50 copie in Italia. Il terzo mondo è più psicologico che tecnologico, nel nostro caso.
Impossibile non amarlo, e nonostante ciò venderà comunque le solite 50 copie in Italia. Il terzo mondo è più psicologico che tecnologico, nel nostro caso.
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