...con ospite speciale il signor Sulu!! -
trailer:
Nuovo dittico di
episodi per questo nuovo “classico” di Seagal, che abbandona
definitivamente la bandana e cambia parrucchiere. Il titolo originale
dell'episodio è Dark Vengeance, manco fosse un fumetto di Batman,
l'adattatore ha avuto pietà e traduce unicamente “vendetta”. La
trama. Il gruppo di Seagal deve occuparsi di un serial killer
specializzato in lap dancer, che espone i suoi trofei nella zona di
Seattle che Seagal definisce “il mio territorio” (sì, questo fa
molto Batman in effetti..). Le vittime sono coperte da una maschera
di volpe e sono adagiate, con le mani legate con corde rosse a un
cancello di ferro. Strani rituali frutto di una sottocultura sadica
non integrata nel grande paese delle alette di pollo? Seagal indaga.
Scompaiono le lap dancer di un certo locale. La strategia, accettata
di buon grado in quanto per nulla sessista, prevede che gasatello e
neropensoso vadano un po' nel locale zozzo a indagare. Dopo che
questi si presentano sul lavoro per giorni unicamente con grandi
occhiaie e praticamente ciechi, Seagal decide di utilizzare le due
agenti donna per infiltrarsi tra le lap-dancer. La mora, Meghan Ory,
farà la cameriera. La bionda, Sarah Lind, che è anche una discreta
porca, si attaccherà con micro bikini e abitini in pelle sul palo
della lap dance: il suo personaggio dichiara di aver frequentato tali
locali da studente per arrotondare e data l'esperienza dell'attrice
non nutriamo dubbi nemmeno su di lei.
Il pubblico maschile apprezza e
fa la hola. Il locale ha in tutto 5 avventori, essendo un buco. È
stato per forza uno di loro, essendo tutta la pista surreale sulla
maschera della volpe, le corde ecc. un'inutile super-cazzola che non
va da nessuna parte. Non sarebbe un problema seguire tutti gli
avventori, ma Seagal preferisce che a fornire supporto alle due
colleghe siano gasatello e neropensoso, che ormai sono lì di casa,
perennemente ciechi e ubriachi. La sera in cui il killer segue la
bionda, gasatello e neropensoso decidono di fare a botte con il
buttafuori con la scusa di stendere uno più grosso di loro. Ma
Seagal, che ha capito tutto senza che si capisca come, anticipa
l'assassino. Fine dei giochi? Ma manco per niente. I cadaveri
continuano ad arrivare al signor Sulu, l'anatomopatologo. Solo che
sembra che la mano sia cambiata. C'è in giro un copycat? Nel
frattempo gli uomini di Seagal utilizzano una trappola infernale per
fermare i loschi traffici di alcuni biker avventori del localino
zozzo di cui sopra. Anche in questo caso è una strategia per nulla
sessista: si prende la collega mora, la si veste da zozza e la si fa
ancheggiare ammiccante verso un furgone dove i biker a cielo aperto
alle tre del pomeriggio stanno smerciando mitra e bombe a mano (sì,
pare di essere in un fumetto di Topolino). Appena la mora giunge al
furgone, così come da piano, tutti iniziano a smitragliare su tutti
e Seagal insieme alla sua controfigura iniziano a rovesciare gomiti.
Si potrebbe festeggiare per una nuova vittoria dei buoni, ma il
signor Sulu rende partecipe Seagal delle sue scoperte sul copycat. A
questo punto purtroppo non si può più usare la bionda come
lapdancer, perché il killer sembra si sia spostato sulle poliziotte.
C'è di fatto un tipo losco che gira per le strade con un cartello di
tre chilometri sulla testa con scritto “sono il killer”, ma
nessuno se ne cale. Come sarà incastrato? Ma naturalmente facendolo
sedurre dalla bionda, che porcheggerà con lui per poi incastrarlo!
Dark Vengeance è il massimo monumento al sessismo moderno, tutta la
trama si potrebbe ridurre al famoso detto socratico “tira più un
pelo di @@@@ che un carro di buoi”. I miei più sentiti complimenti
ai realizzatori della serie per il coraggio con cui trattano tale
scottante problematica. Sul finale ecco il colpo di scena,
nell'ufficio di Seagal, tra kimoni, spade e foto di lui che combatte,
compare un computer! Forse un così essenziale dato di realismo è
stato dolorosamente implementato? Ma manco per nulla. Il fatto è che
l'attore che interpreta gasatello probabilmente doveva andare dal
dentista nei giorni in cui sarebbero state girate le prossime
puntate. Come giustificarne l'assenza a chi “segue” True justice?
Si fa accomodare gasatello nello studio di Seagal e questo, leggendo
dal monitor senza mai staccare da esso lo sguardo, poiché è una
megapippa lunga quattro minuti, gli racconta una
supermegasupercazzola. Ecco a cosa serve il computer, in supporto
alla memoria dell'anziano Seagal. Gasatello dovrà andare a
investigare da solo sulla corruzione della polizia del distretto dove
lavora suo padre, trovare i colpevoli, incriminarli, salvare la
reputazione del padre con prove schiaccianti e tornare poi al lavoro
alla fine delle indagini. Tempo che in True Justice equivale a un
paio di pomeriggi.
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