martedì 19 marzo 2013

Underworld – il risveglio






Torna l'agente di morte Selene. Ed è incazzata. Un attimo, di recente devo aver già scritto qualcosa di simile...Ok, il mondo un giorno si è svegliato e ha scoperto che ci sono in giro licantropi e vampiri. Gli umani, bardati con caschi integrali stile power rangers e tutine nere si sono dotati di armi cariche di proiettili a raggi ultravioletti combinati con proiettili d'argento e al grido di “Twilight ci ha rotto le palle” lupetti e fighetti sono stati decimati. Ora i vampiri occupano come barboni edifici dismessi. Ora i lican occupano come barboni le fogne, come già facevano, ma sono tutti emaciati e denutriti. La razza umana regna e cerca di guarire gli infetti, pertanto vengono eretti laboratori su laboratori. E non sono passati nemmeno 6 minuti del film!!! Mentre il pubblico giustamente si domanda perchè comprimere tutta 'sta roba in pochi secondi, quando si poteva agilmente usare il tempo, tipo, della durata integrale di Underworld 3 (che sarà pur carino...), ecco che compare Kate Beckinsale, al secolo moglie dell'ideatore di Underwolrd Len Wiseman, nuda e ibernata in uno dei suddetti laboratori. Ma qualcuno spegne il suo stato di criostasi. Forse è stato Michael, discendente di Corvinus mezzo lican e mezzo fighetto, essere dalla forza smisurata sulla carta, ma che davanti alle telecamere è sempre apparso come una mezza pippa. La Beckinsale viene sbrinata come i that's amore findus, ma siccome è una nota e documentata Fç #* di legno gli unici  dettagli che effettivamente vedremo del suo nude-look sono un polpaccio e un malleolo. Manco una controfigura per farci sognare un po'. Provvidenzialmente nel luogo di confino della vampira sono depositati nella classica cesta  modello gioco di ruolo molto scarso e molto illogico, a cinque metri dal frigo, i suoi cari vestitini in lattex e le armi pesanti.  Ma cosa volevano da lei? Dove si trova il “temibile” Michael? Perchè tutti gli uomini protagonisti della pellicola, Stephen Rea a parte, sembrano modelli con la faccia da ebete? Selene si dà alla fuga e iniza a indagare. La Beckinsale non sembra invecchiata di un minuto dall'ultimo Underwolrd 2, anno del signore 2006. Deve essere anche lei una schiava del bifidus. Si muove nelle classiche coreografie a cavi di sapore orientale con la grazia di una libellula, spara con le sue due classiche pistole e picchia con la velocità e la decisione di Jet Li. Una gnocca sconfinata e pericolosa, un vampiro che incattivito si esprime con sadica e ricercata violenza. Arti distroti, teste divelte. La maggior parte di finta emoglobina che promana dal nitrato d'argento, ormai digitale, della pellicola è tutto effetto delle sue sante manine e agili piedini. Sublime. Scott Speedman però manca, così come mancano comprimari degni di questo nome, salvo il sempre ottimo e misurato Stephen Rea. Belli gli effetti, scene d'azione divertenti e ben coreografate con un pizzico di trash a insaporire la pietanza. Ma il succo è diluito, si arriva verso la fine con la consapevolezza di essersi divertiti ma di non aver assistito a niente di clamoroso, di aver piuttosto patito l'assenza di grandi mattatori come Michael Sheen, Bill Nighy, Steven Mackintosh, Tony Curran. Manca la bella Zita Gorog e la sexy-serpe Sophia Myles. Mancano tizi rocciosi come Robbie Gee. Alcuni ovviamente non potevano tornare, ma quanto carisma sprecato. Se poi mi mettete in ruoli chiave il “bambolotto” Michael Ealy dal profondo occhio azzurro o l'imberbe Theo James, se il “cuore” della pellicola è fornita dalla brutta parodia dell'indemoniata offerta da India Eisley e ci tiriamo su giusto per la possanza scenica di Kris Holden-Ried... è tutto troppo poco per sottrarci dalle sempre più invitanti braccia di Morfeo. Si ha come la sensazione che qualcosa di interessante stia per accadere, il che è sempre un bene per la pellicola, ma tale svolta non arriva e, quasi beffardamente, si intuisce qualche scampolo di interessante sviluppo solo a una manciata di secondo dai titoli di coda. Un deserto dei tartari per poveri nerd. Aspettiamo ma dovremo aspettare un film non ancora annunciato. Se consideriamo che è dal 2006 che aspettavo un seguito, la cosa fa un po' sorridere. Ma Sony sembra abbia bene incassato, il prossimo capitolo è in marcia (pare).
In sostanza. Visivamente bello e ben fotografato della classica pellicola bluastro satura marchio della serie. Beckinsale che ancora ha fascino e lo sprizza da ogni poro. Comprimari così così. Trama che rimanda troppo a eventi futuri. Datemi in pasto un'altra pellicola a dare un senso a questo Underworld il risveglio. Datemene una che non si dimostri un moncone, ma che davvero proponga quello che tutti vorrebbero: scontri su ampia scala, il Soldato Ryan degli Underworld. Ma si può che sto rimpiangendo l'assenza di Scott Speedman? Cose da pazzi...
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