martedì 12 marzo 2013

Paranorman



C'è una cittadina americana in cui in passato è stata bruciata una strega. L'intera comunità vive sul business del giorno della strega e ogni attività commerciale richiama in qualche modo la vicenda, dal ristorante della strega agli alimentari del gatto nero. Perfino nella scuola cittadina viene annualmente messa in scena una recita che riproduce processo ed esecuzione della strega.

Norman vive qui, in un posto diciamo un po' bigotto. Norman ha il “sesto senso”. Questo gli permette di parlare con la nonna defunta, che guarda con lui i film horror alla tv, ma non ci sono altri effettivi vantaggi. La sua famiglia lo giudica strano, i compagni di scuola lo giudicano strano, per tutta la ridente cittadina in cui vive è un tipo strano. Strano come suo zio, anche lui con il sesto senso, che messo in disparte da tutto e da tutti vive quasi come un barbone. Maltrattato dal mondo, lo zio ha comunque un importante compito da svolgere per la città, una bega che tutti ignorano, parlare una volta all'anno con il fantasma della famosa strega e per mezzo delle parole di un libro misterioso evitare che questa si risvegli e scateni l'inferno in terra. Lo zio però è malandato e il gravoso incarico dovrà passare a Norman. Se la sua vita fa già abbastanza schifo, tra bulli che lo perseguitano, vicini che lo deridono e famiglia che non lo capisce, le cose andranno di male in peggio. Ma ora la sorte della città è in mano sua.
Tra poltergeist, morti che risorgono, fantasmi e streghe, la pellicola è una autentica dichiarazione d'amore per le pellicole horror. Da antologia il film che si vede in tv all'inizio della pellicola. Pur nella cornice di un cartone animato per bambini certe scene decisamente fanno saltare sulla sedia, al punto che le situazioni comiche vengono accolte con gioia e stemperano un contesto decisamente cupo.
Paranorman racconta di come è difficile vivere una vita tranquilla per chi è percepito come “diverso”. Ma non è la classica storia conciliante, ci sono delle belle badilate di cinismo e personaggi stronzissimi che, fingendo un'evoluzione positiva, rimangono stronzissimi. Geniale. Come avviene nella vita reale, non vi è una accettazione del diverso ma una “comprensione dell'esistenza del diverso”in quanto utile. Da applauso, in quanto falsissimi, i personaggi del bullo e della sorella del protagonista, con l'unica consolazione che riceveranno per il loro comportamento dei piccoli brutti tiri da un karma quantomai indulgente. Per non parlare degli zombie! Paranorman gioca “scorretto” e questo è per me il più grande pregio della pellicola, in fondo i mostri peggiori sono sempre e comunque gli uomini.
Dopo Coraline, la Laika ci regala un nuovo lungometraggio animato con i pupazzi animati a passo uno, una delle tecniche più difficili e affascinanti di sempre, che necessita per rendere al meglio oltre che di indiscusso talento anche di una spropositata pazienza. Si potrebbe fare tutto in 3d, costerebbe forse anche meno, ma l'animazione passo uno è ancora qualcosa di magico, un tesoro che sono felice di scoprire quantomai in buona forma anche di recente. Pirati, briganti da Strapazzo, il Fantastico Mr.Fox, Frankenweenie (ma quando cacchi lo faranno uscire da noi?come, è già uscito a gennaio in 2 sale in croce??), il sopracitato Coraline: c'è ancora molto da dire con i pupazzi animati.
Dietro la macchina da presa Chris Butler e Sam Fell. Il primo, già nel reparto artistico de La sposa cadavere e di Coraline, per Paranorman ricopre il ruolo anche di sceneggiatore. Il secondo viene direttamente dalla fucina di Peter Lord (il papà di Wallace e Gromit) e ha co-diretto Giù per il Tubo.
Lo stile ricercato è fortemente caricaturale e mira a portare in scena personaggi buffi ma con dettagli che li rendono sempre un po' sgraziati e per questo quasi più “veri”. Le scenografie sono imponenti per una produzione del genere, il paesino recupera l'impostazione un po' storta e un po' sgraziata dei personaggi, riportando alla memoria l'ambientazione di Edward mani di forbice. Molto simpatiche anche le voci scelte per la versione italiana, non avremo John Goodman ma siamo comunque felici. L'edizione home video presente nella catena Mediaworld ha un costo abbastanza contenuto, con 16 euro scarsi si porta a casa la versione blu ray 3d (che contiene anche la versione blu ray standard). La realizzazione del disco è decisamente ottima. Molto ricco il comparto dei contenuti aggiuntivi, assolutamente da vedere solo a fine pellicola per non rovinarsi gustose sorprese.
Non è che manchino difetti a Paranorman. Ci sono qui e là dei problemi di ritmo, la storia poteva essere narrata in modo meno tortuoso, un paio di personaggi si perdono per strada. Ma sono peccati veniali in ragione di un prodotto più che pregevole che si fa vedere con piacere. Se siete poi fan degli horror vi divertirete un mondo. 
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento