domenica 30 marzo 2014

Sabotage

 Arnold che spara con grosse armi...



Prendete lo scrittore di "Training Day" e il regista di "End of Watch" e avete già le basi per un thriller poliziesco solido come il granito. Prendete la trama di "The Shield" sul “treno dei soldi” e fatela durare il giusto, ossia 2 ore e non 6 stagioni. Innaffiate con armi pesanti antiaeree, macchinoni grossi tre corsie, gente che si mena duro con ketchup che esplode ovunque, sesso lesbico tra modelle gnocche che non serve, ma se c'è non dispiace, cocaina e dollari sporchi a pioggia per fare “trama torbida”, carri armati, musica cool, Sam Worthington brutto sporco e cattivo che manca solo lecchi un coltello come il cattivo classico di Ken il Guerriero, Terrence Howard che defenestrato da "Iron Man 2" è quindi incazzato nero, musica gangsta yo yo che truzza paiura. Poi pigiate tutto al massimo perchè deve entrarci, e starci comodo, uno dei più grandi action hero di sempre, il prodigio austriaco, l'Ercole della pesistica reganiana, il solo e unico Arnold Schwarzenegger (il cui cognome mi vanto di scrivere a memoria sempre corretto). In pratica quando The Shield incontra Commando. Immenso. 
Certo Arnold non è più un giovanotto, non può fare tutto da solo, ma se deve girare parti da Clint Eastwood funziona ancora alla grande e può regalarci nuove perle. In fondo lavorava in team anche ai tempi di Predator e il film era comunque una bomba. Siamo tutti gasati e sudati, ci aspettiamo un sacco da questa pellicola, probabilmente già troppo. Vi faremo sapere. 
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