venerdì 28 marzo 2014

Tartarughe Ninja

Primo trailer!! E fesserie varie

Se New York è invasa dai mostri, ninja del clan del Piede e pericolosi alieni, c'è una sola soluzione! Sono verdi, pompati, seguono il bushido e adorano la pizza...
Le creature fumettistiche di Peter Laird e Kevin Eastman, nate nell'underground e poi celebrate e magnificate da uno storico cartone americano (con ampio contributo giapponese), campione di ascolti e giocattoli degli anni '80-'90 e da poco tornate in edicola anche da noi, hanno finalmente ricevuto, dopo i Transformers e speriamo anche con stesso impatto, la cura di Michael Bay, sempre sotto egida Paramount, a base di steroidi e figaggini-tamarraggini varie.

 Alla regia il sempre celebrato (?) Jonathan Liebesman ("La Furia dei Titani", "Al calare delle Tenebre", "Non aprite quella porta -l'inizio"... speriamo bene), la sceneggiatura nelle salde manine (sì, queste sì) di Josh Appelbaum ("Protocollo Fantasma", "Alias", "Life on Mars" e accreditato per "Beverly Hills Cop 4"... non male), Andrà Nemec (stessi titoli più o meno) e Evan Daugerthy (che aspettiamo su "Divergent" ad aprile, dietro il pasticciato "Biancaneve e il cacciatore" e accreditato per "G.I.Joe 3"). Nel cast “umano” fa bello sfoggio di sé, nel ruolo della reporter April O'Neill (classica icona sexy, castana con frangia e occhi scuri prosperosa, con le poppe strizzate sensualmente nella sua tutina gialla... ma io guardavo le tartarughe o lei? Non rimembro bene...), la sublime ninfa conosciuta al mondo come Megan Fox, creatura ultraterrena che fece la fama (vera) dei Transformers nonostante non brilli esattamente di doti recitative (ma chissene...). A vestire il casco metallico e i muscoli del cattivissimo Shredder, leader dei ninja del Piede, è stato chiamato il bravissimo (e imponente) William Fichtner, mentre il mitico Danny Woodburn, uno degli attori nani più celebri (a me ha fatto impazzire in "Babbo Bastardo" e "Io, me e Irene"), vestirà gli appropriati panni del maestro-mentore delle tartarughe guerriere, Spliter. Il cast è ricco e comprende anche Will Arnett, Whoopi Goldberg (mi pare sia la non vedente che c'era anche nella serie), Abby Elliott ("E alla fine arriva mamma"... ci siamo capiti).

Le tartrughe saranno interpretate (e non ho chiaro se si tratti o meno anche di motion capture) da Pete Ploszek (attore ancor in erba), che brandirà le katane di Leonardo, Noel Fisher (visto anche in "Twilight" come il Vampiro Vladimir, ma anche in "Final Destination 2" e in molti altri telefilm) che brandirà i nunchaku di Michelangelo, Alan Ritchson (già Aquaman di Smallville) che sarà Raffaello e sventaglierà i suoi sai e Jeremy Howard che infine sarà Donatello e le darà con il suo bastone (attore bruttino a cui fanno sempre fare zombie, mostri spaziali e addetti della posta alieni e pluribracciuti come in "Men in Black 2").
Purtroppo, per gli amanti dei mitici avversari delle tartarughe ci sono brutte notizie. Niente Bebop e Rocksteady! 
Non ci saranno e mancano già!!
Io che sono nato a metà del settanta ho vissuto appieno la mania delle tartarughe ninja, anche se ero già grandicello per i pupazzi. Ricordo quando nel bar vicino alla scuola fece la comparsa il cabinato della Konami con quattro stick e una grafica che, per allora, era davvero da fuori di testa

Poi me le sono ritrovate in un numero di Savage Dragon come guest star (era pubblicato su Spawn, etichetta star comics) e ho scoperto delle tartarughe più cupe, underground, estreme. Non mi sono negato neppure i mitici film, che non ricordo così brutti ma ho tanta paura a rivederli e rimanere deluso (all'epoca ero un fan e, ripeto, la grafica del videogame visto qui sopra era ai tempi qualcosa di galattico). Ricordo comunque che alle medie mi regalarono una cassetta di Vanilla Ice...
E quando con il secondo film delle tartarughe uscì questo pezzo ero gasato a palla:


Ecco cosa succede se non conosci abbastanza in fretta i Led Zeppelin... ed ecco perché è meglio tenere certi film nello scrigno dei ricordi...
Ma torniamo a noi!Torniamo al trailer.
É in pratica un film dei Tranformers con le tartarughe al posto dei robot. Stessi palazzi che esplodono, stessi rallenty, stesse scene estreme un po' alla Call of Duty (la scena sulla neve pare modern warfare 2... ma sappiamo lo smodato amore di Bay per il genere militaresco) stesso Bay pompo-classico. Ma le nuove tartarughe digitali sono uno spettacolo puro, dinamiche, cariche di dettagli, perfino “realistiche”. Ci hanno messo una vita a mostrarcele in movimento e devo dire senza se e senza ma che ne è valsa la pena, i nuovi personaggi spaccano e Bay è come se avesse già i miei soldi per biglietto, versione home video e magari qualche pupazzo (magari Lego). La Fox è esattamente la gnocca che deve interpretare, in pratica è perfetta anche se muta. 

Fichtner nei ruoli da villain è fantastico e da lui non mi aspetto mai niente di meno che la sua performance in "Drive Angry". Ci sono le battute già nel trailer, speriamo siano tante e divertenti. Ma può Michael Bay rifare Transformers con le tartarughe? Può farne un film da 196 minuti, di cui 186 di azione forsennata e 8 di gag alla Vanzina, musica sparata a manetta e dieci miliardi di inquadrature al secondo come suo solito? Ripeto, non dico che sia un male e potremmo potenzialmente vedere il film di arti marziali più tosto del secolo, ma forse non mi sarebbe dispiaciuto un approccio meno urlato, magari anche meno figo e di impatto, magari come quello utilizzato da Del Toro su Hellboy, dove alla velocità di azione corrisponde anche un po' di introspezione (che magari sarà presente pure qui, sto parlando per presupposti facilmente smentibili a posteriori). Perché in fondo si parla di eroi reietti, che vivono nelle fogne e sono allenati da un maestro che ha perso la sua umanità mutandosi in un topo. Dei paria, ma con un codice morale, anche se di fatto non tutti disciplinati allo stesso modo, tutti allievi modello di una tradizione e onore che la città di superficie ha perso. Un aspetto crepuscolare che i cartoni animati giocoforza mettevano in soffitta, inquadrando più che fogne grossi cartonati di pizza, ma un aspetto che nell'opera originale c'è e sarebbe brutto perdere anche qui, tra mille bellissimi botti e botte.


Il film ci interessa. Seguiremo con passione il suo percorso fino alla sala. E saremo più che contenti di premiarlo se merita. 
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