giovedì 4 settembre 2014

Dragonero vol.15: Intrighi a corte


Dopo i catastrofici eventi che hanno intressato il Vallo, motivo per cui Lord Stark è partito per Approdo del Re, eventi che hanno coinvolto in prima persona Ian e il suo gruppo, è tempo per i nostri eroi di recarsi alla capitale dell'impero, Vahlendart, e riferire ai vertici la gravità della situazione. Così dopo essere salpati su una barca i nostri solcano le placide acque del Capitanfindusqualcosa, sprezzanti del pericolo di avere a bordo Gmor. L'orco per via del mal di mare sta facendo affondare l'imbarcazione con il suo vomito e butta allegramente in mare chiunque si lamenti della situazione. Durante il viaggio il gruppo fa una capatina nei pressi dell'isola cui ha sede la gilda dei tecnocrati, al cui centro spicca l'enorme torre fallica di Tectuendart, giusto il tempo per consentire alla sorella di Ian, Myrva, di avvistarli e raggiungerli a bordo con un piroscafo. E' da tempo che Myrva non compare nella serie, siamo contenti di constatare che indossa come sempre completini in lattice sadomaso come tutte le adepte di scienza tecnocrate del mondo di Dragonero. Il viaggio prosegue sereno fino a che, in procinto della capitale, i nostri assistono a una particolare celebrazione vahlendartiana, non dissimile al rito dell'acqua del Pò di bossiana memoria. Durante la celebrazione due sicari delle Lame Nere attentano alla vita del principe. Da lì gli eventi precipitano e Ian, privato dell'amorevole sgarbo di Gmor e della loro figlia adottiva Sera in quanto appartenenti a razze che non possono entrare a palazzo dovrà affrontare la più rischiosa delle sue avventure. Non i soliti orchi, draghi o non morti. Qualcosa di peggio. Due donne. Una lussuriosa sexy streghetta e una tecnoctrate amica di Myrva, che si è distinta nella gilda per aver creato sull'uniforme degli adepti una seconda cerniera a lampo per spogliarsi più in fretta. Due donne. Arrapate. Che vogliono vedere da vicino la spada brumata del nostro eroe. Ce la farà Ian a rimanere fedele al suo compagno orco? 
Nuovo spumeggiante albo di Dragonero. Un albo che si presenta benissimo sin dalla spettacolare copertina di Mattone, una tavola spettacolare, quasi vertiginosa. Una ghiotta occasione per vedere luoghi che fino ad ora sono sempre stati solo citati come la torre tecnocrate e la capitale. Vahlerdart è il fulcro dell'impero e in essa risiedono tutti i poteri politici, religiosi e militari, oltre che gli intrighi conseguenti, del mondo dei nostri eroi . In rapide carrellate rivediamo così volti noti e molti nuovi personaggi che sicuramente avranno un certo peso in un'ottica di lungo corso. Ugaulmente vengono gettate le basi di scenari ancora inesplorati. Il tema principale dell'albo deve ancora essere sviluppato a dovere nella seconda parte, in edicola dal 9 settembre, ma è accattivante. I testi vedono un Enoch in perfetta forma, molto abile nel gestire tanto le scene d'azione quanto quelle di natura più "piccante", eccelso nel farci scorgere con la giusta enfasi la grandezza di Vahlerdart. I disegni di Olivares atti alla descrizione della torre quanto della capitale sono da perdere il fiato, ma il lavoro del disegnatore è come sempre eccelso sotto ogni punto di vista anche in tutte le altre situazioni. Chiaro e preciso nel definire i personaggi e le loro azioni, abile nel gestire i chiaroscuri di cui si compone la seconda parte del fumetto. Un bel numero.
Talk0

Nessun commento:

Posta un commento