martedì 15 aprile 2014

Dark Souls II - L'arte zen di andare oltre le apparenze

Sono il più tosto fracassa-zombie del creato
Alla fine della Florida vita di PS3 e XBOX 360 (ma c'è anche per pc), ecco giungere un ultimo regalo per gli appassionati di videogame più duri e puri. Il gioco definitivo, il più cupo, maledetto, appagante, epico e brutale titolo della acclamata serie "Souls", direttamente dalle manine orientali dei geni della From Software. From ha dato i natali ad Armored Core e con i Souls ha confermato la sua fondamentale e vincente linea di pensiero: giochi creati per piacere ai suoi videogiocatori-fans. Magari giochi non per tutti, magari non quelli esteticamente più all'avanguardia, ma giochi in cui batte un cuore, realizzati con tanto amore e che quando sanno colpire un target diventano bisogni irrinunciabili, priorità nelle sessioni di gioco abituali. Ho amici, player della vecchia guardia che amavano i giochi Psygnosis per Amiga, che per ps3 hanno giocato per mesi solo a due giochi: Demon's Souls e Dark Souls. E in giro ci sono tanti giocatori così, persone felici di acclamare questo nuovo granitico viaggio nel mondo delle ombre. Anche la stampa di settore acclama e noi non possiamo che tuffarci.
Giunge finalmente il tempo di indossare nuovamente i panni di un eroe maledetto e calarci in uno dei più spaventosi inferni visivi di sempre. Un reame in cui caracollare smarriti alla ricerca di una debole via d'uscita, sicuri del fatto che dietro ogni angolo ci aspetta inesorabile la morte.


Già gasati dal trailer? Scorre forte in voi la musica gotica metallara? Vi state pettinando da emo e pitturando di nero le unghie? Non distraetevi! Siete pronti a sferrare qualche pugno a dei mucchietti d'ossa per ricordare loro chi è troppo il migliore? Bene! Ma siete convinti di non aver dimenticato qualcosa prima di iniziare?

Bene, eccoci al vero punto della questione, croce e delizia dell'intera saga Souls. Un gameplay tosto, difficile da domare, per alcuni sulla carta, a tavolino, assolutamente proibitivo. Piattaforme piccolissime dalle quali cadere nel vuoto a non finire, armi che si rompono, vicoli ciechi, energia che cala ogni volta che si muore, un modo scomodo e difficile per accumulare esperienza, il più misero e patetico dei nemici che, preso di luna storta, è in grado di sconfiggervi in un secondo. Tremendo! Questo gioco non è per fruitori frugali, ma per chi è tenace, chi sa prendere la vita con filosofia, chi accetta di confrontarsi in una sfida che prima che contro un videogame è contro se stessi, chi è abbastanza pazzo e innamorato. Tremendo, ma bellissimo. Negli anni i videogiochi si sono un po' livellati verso il basso in quanto a difficoltà. Tanto per venire incontro a giocatori meno esperti, quanto per seguire una impostazione di lavoro che fa di loro più dei film interattivi fruibili a catena che sfide di abilità. Una campagna - film dura poco e si può gettarsi sul nuovo acquisto, comprare nuove mappe senza accorgersi che quello che davvero varia sono pareti colorate diversamente e poco più. Una volta i giochi da sala duravano 20 minuti, ma arrivare alla fine di quei venti minuti era questione di mesi di impegno e dedizione. Pensate a Pac-man, due o tre oggettini colorati su schermo nero, nessun filmato, il gioco più immenso di sempre. La saga Souls punisce chi non mette dedizione nel gioco, osserva e punisce il giocatore che ha cessato da tempo di essere tale per essere uno pseudo-zombie che pigia tasti a caso nell'attesa del nuovo filmato. Ma game over dopo game over scoprirete che tutte le insidie si possono aggirare con una certa attenzione, che le armi di cui disponiamo ci rendono effettivamente più forti dei nostri avversari, che i tasti parata e schivata hanno una loro importanza di utilizzo (pertanto cercatevi uno scudo come prima cosa, almeno all'inizio), che gli strumenti per curarsi si trovano, che "si può fare". Non arriverete presto a padroneggiare il gioco, anche perché è veramente lungo, ma morte dopo morte inizierete a sorridere di voi e delle vostre disattenzioni. 
Analizziamo ora altre due o tre cosette su questo gran titolo. Vediamo di capirlo un po'...
1) L'Editor: Certo un difetto, un difetto non così grosso ma che comunque si intravede, è l'editor dei personaggi, da sempre una cosa infima. Non tanto il fatto che ci siano poche classi, tutt'altro, quanto l'aspetto puramente grafico del medesimo e le sue nefande influenze sul gioco finale. Intendiamoci, passerete il 90% del gioco coperti da un'armatura integrale o con il corpo decomposto da una strana maledizione. Ma prima o poi vi toccherà ripensare all'editor, vedi quelle poche volte che sarete sani o magari impersonerete tra le mille classi di gioco proprio quella dell'esiliato-derelitto, che va in giro "ignudo"e armato di clava. Ecco quindi che succede.


Ecco, quello riportato sopra è il tremendo editor di base. Un campionario di facce da fessi e pettinature pazzesche dal quale è pura utopia ricavare qualcosa di lontanamente decente senza stare a limare, limare, limare. Alza il naso, vai giù di zigomi, allarga la mascella e voilà...


La foto sopra illustra cosa avrete ricavato dopo svariate ore di editing folle cercando di trovare la combinazione non rivoltante. Un risultato discreto, non c'è che dire. Direi, un mito senza tempo.


Siccome non si è sessisti qui, si può anche avere la variante femminile. Ma stiamo sul classico e scegliamo la classe del ramingo-sfigato-esiliato-ignudo per vedere come stiamo.


Perfetto. Ora possiamo iniziare la nostra avventura. Ovviamente se sperate di trovare subito l'armatura figa, quella che si vede in copertina o nei trailer, dovrete prima penare un po'... In ogni modo scegliendo la classe "mago" va un po' meglio..

Appunto... Come non detto... Ma non fate caso all'esteriorità, un vero guerriero è puro spirito.

2) Quella faccenda delle anime. In Dark Souls 2, come nel resto della serie, la moneta sonante sono le "anime", palline bianche che rilasciano i corpi dei nemici sconfitti. Le anime servono per comprare oggetti curativi e armi, riparare le medesime (quando avrete trovato al fabbro le chiavi per aprire la sua fucina, disperse per il mondo, prima di aver rotto tutto il vostro arsenale... programmatori sadici...), ma anche per salire di livello, condizione necessaria per  non defungere a nastro e potersi equipaggiare con oggetti che richiedono certe abilità (ci sono anche nemici che vi abbassano le abilità ovviamente, che credevate!).



Le abilità vi saranno offerte dalla donna velata sulla spiaggia della piccola cittadina dal nome impronunciabile che fa da base alle vostre avventure. Come sempre la suora appare loschissima e chiederà uno sproposito per fare evolvere il nostro eroe, una somma di anime che da "eccessiva" passerà rapidamente a "folle". In tutto questo mercanteggiare di anime sarete quindi felici di sapere che le anime non si possono raccogliere da qualche parte, ma si portano sempre con sé. Caso vuole che quando un nemico, anche uno piccolissimo o semplicemente uno scivolone su terreno sdrucciolevole faranno comparire la scritta "sei morto", il nostro eroe perderà tutte le sue anime raccolte. Nello specifico svariate milionate di anime se ambite a comprare qualcosa di carino. Ma ecco la soluzione! Basterà tornare nell'esatto punto della dipartita con quello che è a tutti gli effetti un personaggio semi zombie con metà dell'energia di base (che diventa ancora la metà della metà se non ci si cura con l'effige...) per riavere indietro parte delle anime perse. Così nella scampagnata scoprirete anche che dei lombrichi possono essere più forti di voi.  Morirete dalle risate quando a un passo dal recuperare le anime verrete ignobilmente uccisi con il risultato di aver perso per sempre le anime di prima, in quanto alla nuova ripartenza la "macchia della dipartita" conta solo le anime che avevate nella vita precedente, cioè poco-nulla. Prestate quindi la massima attenzione a tutto, non sottovalutate i nemici e imparate ad usare il joypad con una mano sola e toccare ferro con l'altra. Certo potreste pensare di massacrare nemici scarsi e fare incetta di anime facilmente. Peccato che il gioco vi conosca e dopo un po' non vi farà più apparire avversari-materasso. In alternativa con una magia potrete ripristinare in una zona i mostri smarriti, che ovviamente saranno di un livello mille volte superiore alle mezze seghe di prima e vi faranno una cesta così.


Non sono morto, sto solo riposando...
3) I Falò della felicità: C'è un'ombra di calore in questo mondo brutale. Sono i falò di bivacco. Qui è possibile riposarsi, inventariare, recuperare vita e ricaricare la fiaschetta exius di vita-extra. Da qui è possibile anche teletrasportarsi da un falò all'altro (nel primo Dark Souls si poteva fare solo da un certo punto in poi... un rigurgito di umanità da parte dei programmatori?). Piccola, insulsa controindicazione. Ogni volta che ci si siede a un falò vengono ripristinati tutti e dico tutti i nemici dell'area. Così se avete "rubato una meta" potrete avere tutto il tempo di pentirvene
Fortuna che dal casco non si nota che sto piangendo..
4) I simpatici amici della rete: Inutile girarci attorno, una delle cose più fiche della serie souls è la rete. Potrete tranquillamente giocare anche offline (questo vi permetterà agilmente di perdervi per ore e ore in lande sconosciute senza sapere dove andare ovviamente), ma così facendo vi perderete chicche come scritte lungo il sentiero create da altri utenti con lo scopo di autarvi o deridervi, ombre-fantasma di altri giocatori che stanno affrontando le vostre stesse peripezie e, ciliegina, l'interazione con gli alti utenti, magari raminghi-diseredati-ignudi come voi!
ora ti meno e poi con l'erba medica che ho in mano mi curerò pure
Questi possono aiutarvi nelle vostre quest contro boss coriacei, farsi i cavolacci loro o invadere il vostro mondo, uccidervi, derubarvi, schernirvi. Mi raccomando siate gentili e utilizzate i comandi per interagire con loro, prodigandovi in inchini di ringraziamento e incitamenti vari. Non è detto che tutti vogliano uccidervi! Infatti a seconda di un particolare "patto con la divinità" offertovi dal responsabile locale di zona sarà possibile che vi troviate dalla stessa parte di chi vorrebbe uccidervi, con il risultato che non potrà invadervi. E per lui dover cambiare credo potrebbe essere una seccatura. Dark Souls è anche catechismo...

5) La chiave del successo: Prendete tutti questi aspetti sopra menzionati per quello che effettivamente sono. Sfide. La serie Souls è nata esclusivamente per appagare i propri fruitori, coloro che sapranno passare sopra alle mille insidie, prenderle per stimoli e non frustrazioni. Questi fortunati, credetemi, sono i giocatori più felici del mondo e risparmiano un sacco di soldi nell'acquisto dei game. Se vi va bene e siete pronti all'impegno, ci giocherete per mesi e morte dopo morte, trionfo dopo trionfo, vi sentirete davvero dei campioni. Perché il gameplay è accattivante, i comandi semplici e intuitivi, il divertimento e appagamento sempre presente. L'atmosfera c'è, la trama è tenebrosa quanto basta, le situazioni fighe si sprecano. E non pensate per partito preso di essere pippe e di saper giocare solo agli fps! Venite anche voi a divertirvi e diventare veri campioni del pad!


Ad ogni modo, attenti agli attacchi alle spalle...

Talk0

4 commenti:

  1. Ho accumulato fin'ora circa 8 ore di gioco, saranno anche poche, ma sto rimpiangendo Dragon's Dogma, Nerabisso incluso.. E si che anch'io sono stato un fan dei giochi di Psygnosis ai bei vecchi tempi dell'Amiga e dei floppy. Marcello

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    1. Ciao Marcello! Eh, i bei giochi del passato ; ) Shadow of the Beast 2 era davvero crudele ^_^ ma io ho pianto anche per Blood Money e perfino per Agony (nonostante non fosse impossibile)!!
      Per essere tosto, Dark Souls 2 è tosto. Ma il primo Dark Souls era pure peggio e il fatto di potersi teletrasportare da subito tra i falò di una comodità assurda : D
      Se hai già accumulato otto ore orami sarai sgamatissimo, per me non ti manca molto tempo prima di raccogliere i frutti di tanta fatica, diventando semi-invinciibile. Quindi i consigli che posso darti non li troverai sconvolgenti, sono sempre i soliti. Dedicare un po'di tempo all'esplorazione (ma solo fino a raggiungere un falò per poi esplorare bene i dintorni), cambiare spesso armi e armature (se un boss può stenderti con un colpo solo, puoi affrontarlo anche nudo e guadagni mobilità)non puntare subito ad arrivare al nuovo boss, ripassare spesso nelle zone dove i mostri rilasciano più anime, prendere in considerazion e di farsi aiutare evocando un cavaliere. Non arrenderti comunque, il gioco saprà ripagarti di tanta fatica! Ciao! Talk0

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  2. Niente da fare, questo DSII sarà anche stato votato come il miglior gioco di tutti i tempi, ma dopo 10 giorni e almeno innumerevoli morti ho preso il disco e l'ho rimesso nella sua custodia. Quando mi incazzo invece che divertirmi, c'è qualcosa che non va, quindi è meglio cambiare prima di rovinare il bello che ci devo trovare in un gioco... il divertimento. Dark Souls II mi ha dato tutto escluso il divertimento, e questa sensazione l'ho percepita fin dall'inizio, e nella mia ludoteca, si prende di diritto l'ultimo posto. Lo presterò a chi mi sta davvero sulle palle. Marcello

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  3. Niente, se non ti piace non insistere : )

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