Ai tempi di Bor,
padre di Odino, i guerrieri asgardiani hanno dovuto combattere la
minaccia degli elfi oscuri, una belligerante razza di bastardi spinti
dalla brama incolmabile di portare l'intero universo verso la
tenebra. Naturalmente gli elfi le presero, e ne presero tante, ma
qualcuno (il rancoroso Malekith interpretato dall'incolore
Christopher Eccleston) si salvò, meditando vedetta per un secolo o due, mentre la loro
principale arma, che è sempre marvellianamente una fonte di energia
distruttiva, veniva dagli asgardiani nascosta nel posto più
improbabile dell'universo, la Terra. Giorni nostri. La missione degli
Avengers per liberare New York dall'invasione dei Chitauri capitanati
da Loki (Tom Hiddleston, sempre bravissimo) è andata a buon fine e
ora il belligerante infingardo fratellastro di Thor (Chris
Hernsworth, sempre biondo) gode di una suite nelle prigioni
personali di Odino (Anthony Hopkins sempre compassato, ma nei momenti
di veglia dal pisolino quotidiano abbastanza reattivo), schifato da
tutti ma sempre amato dalla madre adottiva Frigga (Rene Russo,
commovente).

Secondo
appuntamento con le avventure che vedono nominalmente Thor come
protagonista, anche se c'è subito da dire come il film Avengers
rappresenti un tassello importante e irrinunciabile che fa da ponte
tra la prima e seconda pellicola. Se in Iron Man 3 gli eventi di
Avengers si avvertono ma con una certa distanza, l'intero cast del
primo Thor è stato letteralmente stravolto dalla pellicola sui
vendicatori. Alla regia troviamo Alan Taylor, tanta gavetta nella HBO
dietro la macchina da presa, da Sex'n'The City ai Soprano al recente
Games of thrones e già accreditato come regista nel 2015 per il
nuovo Terminator. Il film è più “grosso” del primo in termini di
combattimenti, effetti speciali e drammaticità, ma non rinuncia del
tutto a gustosi siparietti comici e al divertimento generale (da
sempre anima dei comic-movie Marvel, aspetto che la DC dovrebbe
imparare a copiare). Gli attori sono perfettamente in parte e il
film riesce abbastanza a ritagliare qualcosa di significativo anche
per i personaggi che sono relegati ai ruoli più marginali come i tre
guerrieri (Fandral interpretato dal belloccio e simpatico Zachary
Levi, Volstagg intepretato dal granitico Ray Stevenson - uno dei
nostri attori preferiti amato anche in The Punisher, G.I. Joe la
vendetta, King Arthur - e per finire il terzo guerriero Hogun,
interpretato da Tadanobu Asano che arriva, dice una battuta e va
via), Sif ( Jaimie Alexander, sempre bellissima) e il mitico Heimdall
(interpretato da Idris Elba, stra-amato da noi in Pacific
Rim e Prometheus, anche se in quest'ultimo fa una parte un po' del
cacchio... ma pur sempre rocciosa!).

Tirando le somme. Il secondo
film di Thor funziona bene quanto il primo, ma forse soffre di
eccessiva bulimia tematica senza mai diventare travolgente nelle singole parti. Appaiono a ogni modo divertenti sia le
scene di natura guerresca che si svolgono per lo più ad Asgard e
dintorni che le scene più prettamente sentimentali e comiche che si
svolgono sulla Terra. A fatica anche la bella love story tra Thor e
Jane trova i suoi spazi e questo è decisamente un bene per
l'economia della storia e della serie. Assolutamente spettacolare
Skarsgard nella su demitizzazione di attore serio, una prova che non
può che rimandare alla strepitosa performance di Ben Kingsley sul
Mandarino in Iron Man 3. I film della Marvel continuano a dimostrarsi
stupende giostre animate per tutta la famiglia,divertenti e leggeri
ma carichi della giusta tensione per appassionare anche il pubblico
più grandicello. Thor 2 è divertente, magari non a livello di
Avengers per mille motivi, ma comunque un film che fa passare con
piacere il tempo della visione e che più di una persona amerà
collezionare in home video. In attesa del Soldato D'inverno, Marvel
prosegue la sua cavalcata gloriosa nei cinema.
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