sabato 14 dicembre 2013

Orfani – vol.2 “Non per odio ma per amore”



Passato. Prosegue l'addestramento degli Orfani presso il campo Dorsoduro. Molti non ce l'hanno fatta nella recente missione di sopravvivenza all'aria aperto. Juno piange la perdita del fratetto Hector, che ha sacrificato la sua vita anteponendosi tra loro e un orso. La ragazza nutre profondo rancore e si allena con il massimo dell'impegno per riuscire un giorno a essere abbastanza forte per uccidere il comandante Nakamura, da lei ritenuto responsabile dell'accaduto. Il comandante cerca di alimentare questo odio, comprendendo il potenziale della ragazza; vuole che attraverso l'odio forgi il suo carattere per diventare un'arma perfetta.
Presente. Continua l'attacco al pianeta alieno. Iniziano a moltiplicarsi i dubbi sul nemico e sulla loro misteriosa struttura cristallina. L'orfano Scout, che si scopre essere Jonas, chiede al comandante di procedere per una missione di pattugliamento accompagnato da Angelo, che si scopre essere prorpio Juno. I due arriveranno molto vicino a un'inquietante realtà, in inferiorità numerica ed esposti al nemico. I due ragazzi pertanto decidono che, qualora riuscissero a scampare, daranno una svolta alla loro vita.

Secondo appuntamento con il fumetto block-buster di Recchioni, con ai disegni Bignamini e ai colori di Leoni. Si rinnova il piano temporale sfalsato tra passato e presente e si approfondiscono ulteriormente i rapporti tra i personaggi. L'atmosfera generale omaggia qui grandemente la riduzione filmica di Starship Troopers, tanto sul piano dell'addestramento che riguardo alla vita sugli incrociatori spaziali del tempo presente. Ci sono riferimenti che arrivano fin nei dettagli delle uniformi militari e i fan della serie ne saranno di certo estasiati. Finalmente ci viene data la possibilità di indugiare, fugacemente, sotto le corazze dei nostri protagonisti ed è una svolta interessante che non riduce di una pagina l'azione continua per la quale si contraddistingue questa testata. I segreti sul mondo alieno si infittiscono e danno luogo anche a un paio di tavole spettacolari. C'è un colpo di scena che potrebbe avere interessanti conseguenze sull'economia del racconto e mutarne la forma, ma ci riserviamo di appurarne l'effettiva portata di lungo corso. I disegni sono sempre molto belli, anche se iniziano a venire al vostro recensore alcuni dubbi. Le strutture extraterrestri come la caratterizzazione attuale degli alieni sono peculiari, originali ma poco accattivanti, languono un po' di fascino e ad essere proprio bastardi si ha per ora l'impressione che la razza umana stia combattendo contro una razza di orsetti gommosi. 
Siamo gli alieni gommosi!!
Anche le suit ultra-dettagliate degli orfani quando si accompagnano ai quod fanno un po' l'effetto di giocattoli a causa di una errata rappresentazione scenica. A queste perplessità grafiche si insinua stronzamente pure qualche effettivo dubbio sulla bontà della caratterizzazione di alcuni personaggi, che pericolosamente stanno in bilico tra il drammatico e il ridicolo; è una sensazione ancora subcutanea, grazie al cielo, speriamo che chi di dovere ci stia attento. Secondo numero con più ombre che luci e dove la narrazione frenetica davvero fa rimpiangere rimi narrativi più compassati. 
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