domenica 1 marzo 2020

Sonic - il film: la nostra recensione!




In un mondo fatato e verdeggiante dominato da echidna barbarici vive un porcospino blu superveloce di nome Sonic. Per fuggire da una situazione particolarmente "spinosa", il nostro eroe, ancora piccolo e paffutello è costretto a utilizzare un portale magico a forma di anello dorato che di colpo lo trasporta nella piccola cittadina di Green Hill, nella provincia americana. Trovato riparo in una tana da lui arredata in modo figo, Sonic passa i primi anni a leggere i fumetti del supereroe Flash e a spiare la piccola realtà cittadina, trovando come modello di vita "l'uomo delle ciambelle" (James Marsden), lo sceriffo locale. Ma un giorno la solitudine lo "manda in palla" in tutti i sensi e dopo essersi messo a correre in tondo a velocità sempre più elevata Sonic irradia una scarica di energia che manda in black-out tutta la contea, attirando l'attenzione del governo. Per questo un giorno arriva a Green Hill un "man in black" molto particolare, Robotnik (Jim Carrey) che inizia una caccia all'alieno su tutta la zona facendo uso di un esercito di buffi robottini a forma di uova di sua invenzione. "L'uomo delle uova" (Eggman) è vicino alla sua preda, ma Sonic riesce a nascondersi nel capanno dello sceriffo e diventare presto suo amico. Insieme partiranno alla ricerca di un anello dotato in grado di mandare il porcospino blu in un nuovo più sicuro e... con colline piene di funghi (Mushroom Hill). 


Dopo una post-produzione burrascosa esce nelle sale il film ispirato alle gesta di uno dei più amati personaggi dei videogame. L'aspettativa di vedere Jim Carrey impersonare un ruolo interessante come il cattivissimo villain ultra-tecnologico Ivo Robotnik era alta, la trama intuibile dai trailer faceva presagire un film orientato al pubblico dei più piccoli, gli effetti speciali in genere sembravano carini. Tutto più o meno viene confermato alla fine della visione, con il lato positivo che nel secondo tempo mi sono addormentato meno volte che per il soporifero Detective Pikachu. Jim Carrey è immenso, il suo Robotnik è una specie di Ace Ventura passato al lato oscuro con tutti i tocchi più stronzi di Hank di Io, me e Irene. Marsden è così biondo, buono e con gli occhi azzurri che sembra la versione umanizzata di Sonic, cosa che annoia dopo tre minuti. Tika Sumpter è una gnocca che non finisce più a cui hanno dato un ruolo da veterinaria giusto coreografico e poco partecipe, ma che piacerebbe a Tarantino e ci fa dimenticare la sua pallossissima e sulfurea Michelle Obama di Ti amo presidente (film che ogni tanto torna nei miei incubi). Il resto del cast è un po' mortificato in particine, per lo più buffe, ma risultano comunque molto divertenti i personaggi di Neal McDonough, Adam Pally e Natasha Rothwell. Se la storiella dell'amicizia tra poliziotto e porcospino rivaleggia per profondità con gli intrighi della Melevisione ed è onestamente da martellate sui coglioni, gli effetti speciali legati alla super velocità (che strizzano un occhio o due alle incarnazioni cinematografiche di Quick Silver più che a Flash) come gli scontri colorati contro i robottini di Robotnik (dal sapore Yattaman), sono decisamente il piatto forte, allontanano la negatività relativa al prezzo del biglietto. Al di là di eccessi di melassa, considerato il target "da bambini" e se siete pure costretti ad accompagnare un pargolo in sala, il film scorre, ci si diverte con moderazione e appaiono già intriganti finestre aperte sui prossimi capitoli, che speriamo più adrenalinici e meno "bambinosi".
Il film di Sonic non è esattamente un inno alla velocità psicotropa propria di certi livelli del videogame, tra slot-machine, flipper e colori fluo. C'erano probabilmente più sostanze psicotrope sul set di Super Mario a dirla tutta. Ma può essere un buon cavallo di Troia per avvicinare un bambino ai vecchi giochi per Megadrive, che un papà un po' nerd non deve sottovalutare. 
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