Attendevamo
la conferma della data con trepidazione. Finalmente è arrivata e IL gioco di
calcio più atteso di sempre dalla nostra micro-redazione si paleserà davanti a
noi. In genere i giochi di calcio li gioco a distanza di ere geologiche. Vado a
mente: Konami Soccer del 1985 per Msx 1, Sensible Soccer del 1992 per Amiga
500, Libero Grande del 1997 per Psx, Fifa 2012 con in copertina Del Piero (strano regalo di Gamestop, gioco usato di cui avevano un magazzino pieno e
regalavano anche senza alcun acquisto) e Fifa 2014 per Ps4 (perché era in
omaggio con una console, con il bundle di Call of Duty Advanced Warfare
esaurito nella tornata natalizia). Non è che non abbia poi mai provato PES,
Kick Off e figli o Super Sidekicks per Neo Geo, il fatto è che sono negato per
questa tipologia di genere in sé. Non capisco come si passi la palla e il
giocatore si trasferisce a controllare il player che la riceve, non mi è chiaro
come gli altri mi tolgano la palla con classe e se io faccio lo stesso faccio
fallo, non becco un tiro in porta. Nel calcio digitale sono una pippa e nelle
partitelle con gli amici mi mettevano in difesa, dove in genere mettevano le
pippe. È Gianluca l'esperto calcistico, di giochi come di calcio giocato, con
un fiero passato e presente nei campi di calcetto. L'altro ieri mi hanno detto
che Toto Schillaci non gioca più nella Juve e ci sono rimasto malissimo. Ma
Captain Tsubasa è altra roba, è "cultura", uno dei 3 o 4 principali
cartoni animati con un po' di seguito plurigenerazionale in Italia. Oggi c'è il
remake che piglia i nomi originali giapponesi, ma questo è e rimane nei cuori
l'immarcescibile Holly e Benji, anche se i nostri eroi si chiamano come il
ministro dei trasporti cinesi Furgoncin. E allora eccoci pronti a plaudire per
il tiro della tigre dell'ora diversamente chiamato Mark Lenders, a godere dei
preziosismi tattici dell'ora diversamente chiamato Julian Ross, ad esultare per
la catapulta infernale dei calciatori un tempo noti come i fratelli Derrick.
Non è che mancassero in passato giochi sul cartone animato un tempo chiamato
Holly e Benji, ma erano roba strana giapponese, più simile a dei giochi di
ruolo tattici che a un Fifa e che in Europa, dove tutti vogliono solo Fifa,
non ha mai importato nessuno per paura non se li cagasse nessuno. A dire il
vero oltre a pareti di comandi tattici in giapponese stretto, questi giochi
erano anche un po' "minimal", stile i gdr del 1991 alla Champions of
Krynn. Oggi invece Bandai e Namco investono duro e vogliono portarci un gioco
di calcio bellino da vedere e abbastanza "giapponese" per super-colpi
vari, sulla riga immagino (mai giocati) degli Inazuna Eleven di Level 5.
Tattico ma spettacolare, un po' come Dragon Ball Fighterz, ma con in mente alla
base PES al posto di Street Fighter.
Nota:
questo è quello che speriamo, un altro discorso è arrivare a giugno e avere la
conferma che sarà un gran gioco. Ma le good vibration, frutto di una
grossa e mirata campagna promozionale, ci sono tutte e i nostalgiconi che erano
bimbi ai tempi della prima messa in onda un pensiero o due ce lo stanno
facendo. I gameplay finora rilasciati consigliano prudenza ma l'entusiasmo è
palpabile, la grafica quella giusta e la colonna sonora incalzante, che
accompagnava lo scollinare della metà campo (in Holly e Benji c'era sempre una
specie di montagna sulla metà campo), è proprio lei. E giù lacrime.
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