martedì 3 marzo 2020

Il virus che ci fa sentire più soli


È iniziata la seconda settimana di questa strana quarantena che colpisce in modo diretto o indiretto tutto il nostro Paese e nello specifico la Lombardia, dove viviamo. I bambini sono a casa da scuola, università chiuse, una sorta di coprifuoco dopo le 18.00 che fa calare le serrande dei bar, cinema e musei chiusi, eventi rimandati di mesi, fine settimana ai centri commerciali bloccati, ristorazione in crisi, un po' tutti gli esercenti in crisi, turismo annientato, zone rosse, mascherine finite... Mille dubbi, mille paure più o meno fondate, anche per via di una informazione mai cosi schizofrenica, imprecisa, bipolare al punto che nel giro di un paio d'ore passa dal "va tutto quasi bene", al "non finirà mai". Nel caos c'è chi riesce a fare Smart-working senza andare in ufficio, chi coglie l'occasione per stare con i propri bambini e con i genitori, chi prova a vivere più o meno sereno con le raccomandazioni sulla profilassi divulgate dagli esperti. Ci si prova, anche se la tentazione di stare inchiodati alla TV H24 sul canale delle notizie in tempo reale è sempre presente, spesso nociva.
È per questo che è importante in questo momento, oltre a stare vicino alle persone che abbiamo più care anche solo con una telefonata. Adempiuti gli impegni di lavoro, "impegnarsi nel tempo libero".  Leggere un libro o un fumetto messo da parte, riscoprire qualche film in dvd, spolverare un videogame comprato e mai scartato, ascoltare musica. Voletevi bene e tenetevi strette le persone più care. Ascoltate le news ma non lasciate che vi ossessionino in negativo, vivete un giorno per volta, cercate di essere felici e sereni almeno per un paio d'ore, magari tre. È normale sentirsi arrabbiati, impotenti, soli contro il mondo. Usate gli hobby come valvola di sfogo e non dimenticate che avete amici (spero più reali che virtuali). Prendere a calci Bison in Street Fighters, sparatevi di fila Raid e Raid 2 con Iko Uwais, mettete in cuffia al massimo Dark Side of The Moon dei Pink Floyd. Forse sarà la prima volta che giocherete a un Dragon Quest o un Dark Souls (si trovano anche online sul PlayStation Store, Steam e X-Box a poco prezzo), forse scoprirete Dario Argento (Raiplay, che è un servizio gratuito, ha a catalogo la sua intera filmografia o quasi), forse è tempo di rileggere Dragon Ball
Non so quando questa situazione finirà. Magari con la fine della quarantena ce ne dimenticheremo tutti, prenderemo il virus come una normale influenza stagionale, forse più strong della media. Magari ci sentiremo davvero fuori solo a maggio, tipo il 9 in celebrazione del Goku Day. Più in là non riesco a guardare ma spero bene per tutti. Un abbraccio ai nostri lettori che vivono nelle zone più a rischio e un sentito grazie a tutte le persone che ogni giorno si alzano dal letto per far funzionare il nostro paese, specie dove è facile essere esposti maggiormente, lavorando a testa bassa e spesso senza riconoscimenti. 
Qui faremo il possibile per allietarvi anche qui sul blog, con le nostre fesserie solite. 
Vi vogliamo bene.
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