mercoledì 4 marzo 2020

I am Spank - la nostra recensione del nuovo fumetto di Chemello, Furini e Massaggia per Noise Press



Ai bambini piacciono i pupazzi e  qualche adulto eccentrico non dispiacciono i pazzi. Così, per scherzo e per gioco, qualcuno prende un pupazzo e lo si trasforma in pazzo. È la triste storia di Spank, coniglio di pezza beniamino dei bpiù piccoli, unita a quella del giovane attore che lo interpreta negli spettacoli per bambini. Un rapimento, una sostanziosa quantità di droghe psicotrope sparate in corpo e la maschera di Spank il coniglio attaccata per sempre al viso del suo interprete, con una colla chimica. E il pupazzo diventa pazzo, un giochino sadico, ad uso personale di sollazzo. Prima richiuso, ingabbiato e sfatto, Spank troverà forse la via di fuga per tornare nel suo mondo. Ma tornerà anche la mente?
Veloce, sporco e cattivo, in bianco e nero e blu malato alla Traffic di Soderbergh, arriva sul mercato per gli amici di Noise Press questo strano Spank. Un piccolo noir, forse un'origin story per dirla come nei fumetti di supereroi, di sicuro un attestato di bravura nell'arte del thriller a fumetti, che colpisce per l'idea originale e tiene il lettore attaccato fino alla fine, desideroso di leggerne ancora e al contempo scosso, ferito, con gli incubi. Lo stile grafico non cerca il conforto visivo, la coolness dei mille "conigli mannari" dei videogame e manga giapponese. Spank è sporco, è spaesato, ha occhi vuoti e tanta violenza in corpo. È un freak che si abbandona al lato più animalesco, che strappa le facce con le unghie, è un uomo morto e rinato come qualcosa di totalmente diverso. È angosciante e decisamente non adatto a un pubblico di impressionabili. È profondamente calato dal punto di vista visivo nell'underground e non si concede dettagli non legati ad angoscia, terrore, senso di impotenza. I am Spank è una storia"sgradevole", nell'accezione corretta che dovrebbe trasmettere la narrativa horror,  colpisce per immagini e testi e "te la porti a casa", ci ripensi, ti dispiace per la strana creatura che ti ha fatto incontrare. 


Davvero bravi  gli autori coinvolti, tutti  provenienti da quella promettente realtà editoriale online che è Dayjob Studio. Hanno confezionato un horror senza fronzoli e paiettes, dritto, sincero, anti-spettacolare, crudo, ruvido. Duro come un pugno in faccia, I am Spank ci trascina in un viaggio senza ritorno verso la follia. Un viaggio in cui non esistono eroi e in cui i cattivi non vengono sempre puniti. 
Arrivato su Facebook nel 2013, nel 2015 I am Spank ha fatto incetta di premi prestigiosi come la migliore autoproduzione, agli Audaci Awards, e la migliore opera di scuola americana, agli Indie Comics Awards. È quindi fantastico che ora, grazie a Noise Press, tutti possiamo gustarci questa piccola perla dell'horror indie. 
Di Federico Chemello e Massaggia consiglio anche il romantico e tragico  Restiamo Sdraiati qui per sempre, edito da Shockdom. Di Chemello e Furini, sempre per Shockdom, trovate anche il dramma a sfondo scolastico Dieter è morto. Sono opere successive a I am Spank, sempre pervase dal thriller, legate tra loro per rimandi tematici. Se vi piacciono le storie oscure ed entrate nel mood giusto leggendo una di queste opere, vi verrà voglia di leggerle tutte e già vi anticipo che ne vale la pena, che è stata una bella scoperta. 
Noise Press riporta in vita I am Spank e se vi piacciono le storie indie inquietanti ed horror dovreste provarlo. 
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