lunedì 8 gennaio 2018

Jurassic World 2: il regno distrutto: il trailer....



 Ok, non ce la faccio davvero... Avevo le migliori intenzioni del mondo, ma non ce la faccio. Questo film mi sta già antipatico. È l'idea di base a urtarmi, sempre che il film giri tutto intorno all'idea espressa in questo trailer.  Il motivo del mio astio ha radici forse nel fatto che non ho mai preso per il verso giusto tutto questo franchise pieno di dinosauri e bambini. Quindi probabilmente errore mio. Colin Trevorrow aveva confezionato per me un Jurassic World dalla trama idiota, con personaggi idioti e dinosauri demenziali. Poi il tutto era infiocchettato da effetti speciali e alla fine ti divertivi pure, ma se ti fermavi sei secondi a decodificare quello che avevi visto, apriti cielo. Per lo meno c'era di fondo una critica gustosa alla società moderna. Viviamo in un posto in cui se crei i dinosauri dall'ambra condita con sprema di rana dopo tre mesi la gente si annoia e vuole che la stupisci creando mostri spaziali invisibili. Perché creare davvero come attrazione dei mostri che possono diventare invisibili? Non basterebbe  fregare i turisti dicendogli che c'è un mostro invisibile senza crearlo? Non costerebbe meno? No, perché il film non sarebbe così una arguta metafora sulla follia capitalista! Vedete quanto era profondo il lavoro di Trevorrow? Un'isola/parco gestita da psicolabili estranei a misure di sicurezza di cui probabilmente dispone il vostro benzinaio, in cui centinaia di turisti viaggiano circondati da dinosauri dentro stupide palle da criceto e solo una persona (stupida) sa usare e possiede un elicottero per scappare. Un posto da sogno dove trovi un militare che vuole insegnare a un velociraptor a scovare i talebani, uno scienziato che crea la vita come scegliesse il colore del cesso di casa sua, una donna in carriera che si fa tutto il film sui tacchi alti e un T-rex che senza un perché salva la vita alle persone come Batman. Non sembrerà raffinatissimo, ma c'è la satira dietro! Satira per chi poi, visto che il core business qui sono sempre i cosi... i nani... i maledetti mocciosi? Sarò una merda, ma ho sempre guardato questi film con la sotterranea speranza di vedere qualche dinosauro divorare esseri umani dopo averli smembrati male. E questa saga più volte mi ha accontentato e cullato in questa perversione. Ma qui il sangue non mi basta. Qui i nostri eroi vanno sull'isola con un gruppo di soccorso veterinario per salvare gli animali preistorici da un'esplosione vulcanica. Lo fanno per un dovere sociale perché come dice Malcom (Jeff, perché l'hai fatto? te le pagavo io le bollette!!!) noi, avendoli creati, abbiamo delle responsabilità verso di loro. 


E se il suo mantra di "la natura troverà il suo corso" fosse vero, io ho paura. Una paura maledetta. Perché già me li vedo, gli amanti degli animali che, una volta che il pericolo è scampato, portano i loro cuccioli del jurassico al centro commerciale. Tu sei lì, insieme ad altre trecento persone a fare compere, indifeso, a guardarti i nuovi arrivi in dvd. Poi arriva un tizio che ti guarda come una merda solo perché non possiedi un dinosauro come lui e subito il suo velociraptor alza la zampa e rilascia effluvi urinari su di te e una pila di stagioni quattro di Arrow. E se poi ci rimani male  per questa "dimostrazione di affetto" sei un mostro che odia i dinosauri e il suo padrone ti fa una foto, ti tagga su facebook e ti mette così all'indice. Perché tu non capisci e non ami. Perché tu sanguini (mentre non dovresti!!!) quando il velociraptor vuole solo giocare e per attirare la tua attenzione ti stacca una mano con i denti. Perché piangi se un brontosauro ti caga nel giardino undici tonnellate di roba fumante sopra le tue rose. Perché ti metti il vix vaporub quanto vai a trovare un amico e la sua casa sa tutta del suo rettile squamoso, pareti e cibo compresi. I dinosauri ci guardano, ma non tutti siamo pronti perché siamo meno evoluti di loro. E io, a vedere nel trailer per l'ennesima volta un T-rex che salva degli umani, vomito. Scusatemi, ma vomito. E me ne frego se il sogno di Spielberg era accarezzare uno di quei cosi. Perché quei così, per legge, anche se sono estinti, dovevano in quel momento staccargli un braccio. E tutto drammaticamente mi torna. Bajona è stato scelto per fare un disastrar movie come The impossibile e non per le sfaccettature di un Sette dopo Mezzanotte. Un disaster movie con cuccioli di dinosauro dagli occhioni grandi come il velociraptor "Blu", il migliore amico di Star Lord. Io volevo gli ibridi, gli uomini - dinosauro, magari dei Neandertal rettileschi venuti fuori da qualche ambra unita a sperma di rana. Volevo i miscugli tipo i draghi a nove teste, magari gestiti meno ad minchiam dell'indomitus rex. Qui invece siano tornati ad una Greenpeace del dinosauro, che già trovavo assurda in Jurassic Park il mondo perduto, espandendo il concetto. Certo tutto sarà per Trevorrow una sagace metafora di come noi ci comportiamo con gli animali e la natura. Ma questi non sono gattini e i loro denti aguzzi  meritano più dignità. Non è che un triceratopo visto che è erbivoro si trasforma in automatico in un mini pony.
Ribadisco, tutto quello che ho scritto finora può essere smentito  in sala in modo anche clamoroso. Troverò comunque più persone che vorranno trascinarmi a vederlo con la forza e so che se il film alla fine saprà divertimi come Jurassic World non sarà una serata sprecata. Ma questo trailer mi da al momento solo bad vibrations. Come sempre, sarò felice di sbagliarmi. 
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Uno spunto narrativo per il prossimo film? 

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